Ritorno sulla cresta delle Cime di Pozzuoli, dopo una prima visita alla sommità posta a est (Il Segnale : Link), e una successiva visita alla cima più elevata situata più a ovest rispetto alla cresta di Pozzuoli (la Punta Turiggia : Link), era tempo di provare a raggiungere la montagna più rappresentativa di questo variegato e anche dirupato crestone, la quota 2701 m.
L'idea di salire dal versante di Pozzuoli Grande è arrivata durante la bella è suggestiva traversata tra i versanti di Pozzuoli Grande e Maiotta ( : Link), superando l'impervia cresta sud-est della Cima 2701 m. quando durante il percorso avevamo traversato il canale che sale alla Cresta di Pozzuoli raggiungendola proprio nei pressi della cima, e che sembrava percorribile...
Naturalmente l'escursione è stata "studiata" anche consultando le foto raccolte nel tempo durate le visite in zona e le usuali foto aeree Svizzere, dove si erano notate alcune zone adatta a un percorso che permettesse di raggiungere il canale traversando dalla Porta di Pozzuoli senza dover perdere
eccessivamente quota; in fondo a questa pagina una immagine della montagna con disegnato il percorso approssimativo seguito.
(Naturalmente è possibile raggiungere questa cima anche seguendo la cresta con percorso più impegnativo, per il quale l'unica visita documentata presente in rete è quella di Adriano : Link).
Con Andrea partiamo dal parcheggio presso il Bacino dell'Alpe dei Cavalli presso Cheggio seguendo per un tratto il percorso che costeggia il lago fino al bivio dove, sulla sinistra, sale il sentiero segnalato C32 che, passando dall'Alpe Fraccia e dall'Alpe Curtvello raggiunge il Colle della Forcola 1914 m. (le baite dell'Alpe Forcola superiore si trovano pochi metri più a valle sul versante opposto; fino a qui dalla partenza, circa 1 ora), lasciamo il sentiero segnalato per traversare e poi salire il versante sulla destra (ovest) che dopo aver traversato la zona boscosa dove la traccia del vecchio sentiero è ancora ben visibile, raggiunge gli estesi prati superiori che si traversano in salita (per questo tratto vedi anche le precedenti escursioni verso la zona di Pozzuoli Grande).
Raggiunta la sempre suggestiva cengia che conduce al passaggio della "Porta di Pozzuoli" vediamo di fronte la cima da raggiungere, ma prima bisogna scendere nel fornale di Pozzuoli Grande verso la grande giavina (come fatto nella precedente visita per la traversata al versante di Maiotta : Link), raggiunto il bordo superiore della giavina, saliamo il versante per poi traversare a sinistra salendo in un punto favorevole (passaggio non obbligato), verso una dorsalina che avevamo individuato durante l'avvicinamento.
Continuiamo a salire e nel contempo a traversare, puntando alla zona con le due piccole piodate lisce visibili durante l'avvicinamento dalla Porta di Pozzuoli (e visibili anche dalle usuali foto aeree), avevamo notato due possibilità per traversare in quella zona, una sorta di striscia erbosa che traversava in salita tra le due piodate (opzione seguita poi al ritorno), oppure un traverso a monte della piodata superiore, in questa occasione all'andata scegliamo quest'ultima opzione.
Proseguiamo cercando il passaggio migliore (foto 37) che più avanti permette di affacciarsi al suggestivo canale principale notato in precedenza sia durante la traversata verso il versante di Maiotta, ma anche dalle immagini aeree; raggiunto il canale lo risaliamo trovando inizialmente dei tratti piuttosto "rocciosi" ma che si superano agevolmente in quanto sono presenti vari appoggi e appigli (in questa occasione il terreno era anche in buone condizioni, essendo in gran parte asciutto), più in alto (foto 47) poggiamo sulla destra lungo una cengia erbosa e più in alto si sale più tranquillamente lungo diversi "tornanti naturali" con erba, e infine si sbuca sulla cresta a fianco dello zoccolo sommitale della cima dove si vede in alto il "bastone" di vetta.
Un ultimo tratto in salita, ripida ma senza particolari difficoltà, e siamo finalmente sulla Cima di Pozzuoli 2701 m. dove la giornata discreta permette di ammirare un bel panorama circolare (solo la cresta principale di confine era in parte coperta dalle nuvole in addensamento), fino a qui dalla partenza, circa 4 ore e mezza; verso ovest la cresta continua verso la Punta Turiggia raggiunta in un precedente giro ( : Link ), verso sud il bel versante che sale dall'Alpe Turiggia (e più in basso si vedeva anche la zona di Maiotta), verso nord i dirupati e instabili versanti che scendono verso le giavine a monte dei Laghi di Pozzuoli ( : Link ), verso nord-est la cresta continua verso l'agevole cima de Il Segnale ( : Link ), e infine, verso sud-est l'affilata e suggestiva cresta che separa i versanti di Pozzuoli Grande e Maiotta, cresta impegnativa di cui non ho trovato informazioni riguardo una possibile sua salita.
Una breve pausa su questa remota e veramente poco frequentata cima, e torniamo alla selletta posta alla sommità del canale di salita, da dove diamo una occhiata al primo tratto di cresta in direzione nord-est che però appare piuttosto impegnativo (almeno per le nostre capacità... foto 66), e così scendiamo lungo il percorso di salita nel canale, giunti nei pressi del tratto roccioso diamo una occhiata sulla sinistra dove troviamo un percorso "alternativo" che permette appunto di evitare la zona più "impegnativa" e più in basso ci raccordiamo col percorso seguito all'andata.
Un ultimo sguardo al bel versante roccioso sulla destra orografica del canale percorso, e traversiamo il versante sopra il fornale di Pozzuoli Grande, questa volta puntando alla striscia erbosa che traversa tra le due piodate (dalle foto aeree e guardando da lontano, la striscia appare piuttosto evidente, ma una volta in loco non è poi così chiaramente visibile...).
Puntiamo al versante a monte della grande giavina cercando così di non perdere quota per poi dover risalire se dovessimo ripetere il percorso dell'andata, saliamo così il ripido pendio che permette di arrivare alle giavine superiori (con un percorso non troppo comodo), una volta raggiunto il pendio superiore non rimane che traversare in direzione dell'accesso alla cengia della Porta di Pozzuoli, da dove torniamo a valle lungo il percorso seguita all'andata; inizialmente, traversando lungo la cengia, abbiamo anche un bell'incontro con un'aquila che volteggiava poco più in basso, mentre giù in fondo naturalmente spiccava il Lago di Antrona da dove si ascoltava fin quassù della musica a tutto volume, ognuno "vive" la montagna a suo modo...
Per questo giro, circa 9 ore.
Settembre 2023 - Difficoltà EE/F
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