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Pizzo dei Croselli e dintorni...


 Pizzo dei Croselli 2709 m. e dintorni...



 Piedilago - Cristo - La Colla - Alpe Ferruccia - Scatta dei Croselli - cresta sud della quota 2674 m. - cengia superiore - Pizzo dei Croselli - quota 2690 m. - Passo del Groppo - Alpe Groppo - Alpe Busin - (San Rocco) - Piedilago.

 Domodossola > Valle Antigorio > Premia > Piedilago.

 

 Dopo qualche tempo, ritorno in Valle Antigorio per una visita alla zona dei Croselli; un giro in programma da parecchio tempo, e finalmente c'è stata l'occasione, complice anche il periodo di bel tempo di questo inizio di ottobre 2017.

aureola....

 Sempre piacevole tornare in Valle Antigorio... personalmente la preferisco rispetto alla blasonata Val Formazza, qui la montagna appare più "completa" e genuina in tutti i suoi aspetti, non ci sono solo le cime ma anche i sentieri, gli alpeggi, una natura in buona parte ancora intatta... e non ultimo c'è il fatto che molte zone in Antigorio sono veramente poco frequentate dagli escursionisti (la maggioranza dei quali sembra che cerchi di evitare le fatiche dei maggiori dislivelli che questa zona a volte richiede...), e questo è un "valore aggiunto"...

 

 Con Andrea partiamo dal parcheggio di Piedilago e andiamo verso il sentiero per La Colla passando dalla piccola frazione di Cristo 754 m. e dalla sua Cappella (è possibile anche proseguire per un tratto con l'auto dopo il ponte sul Toce, lungo la stradina sulla sinistra fino al cartello di divieto di transito, dove si vede il cartello indicatore per La Colla).

 Si sale lungo il bel sentiero segnalato che porta alla piccola dorsale panoramica di La Colla 1422 m. dove il sentiero prosegue traversando in salita verso la Valle del Rio d'Autin, e traversa il suo ramo sud; il percorso prosegue salendo la ripida costa erbosa tra la vegetazione portandosi al pianoro dell'Alpe Ferruccia 1755 m. (Alpe Saruccia o Alpe Croselli sulle mappe più recenti, vedi anche questa pagina).

 Il sentiero traversa il riale sulla sinistra e poi riprende la salita, la traccia nel prosieguo diventa sempre meno visibile, e bisogna cercare i segni di vernice ormai scoloriti (sono presenti anche dei tagli), in questa occasione abbiamo "mancato" i ruderi dell'Alpe I Croselli che si trova intorno ai 2000 m. essendo risaliti più sulla destra (sud) nelle vicinanze delle pareti rocciose; su questo versante, una volta usciti dalla vegetazione e sopra i 2000 m. non c'è un percorso obbligato per la risalita, salita che porta prima ad un piccolo pianoro sassoso, e poi alla Scatta dei Croselli 2463m. fino a qui, circa 3 ore e mezza.

Link alla cartina ↓
mappa

 Alla Scatta ci si affaccia sul versante opposto con vista sugli estesi pascoli della Valle Cravariola; si prosegue salendo la cresta verso nord all'inizio ripida con qualche roccetta, e poi diventa erbosa e quasi pianeggiante; si prosegue in direzione della quota 2674 m. (che in questa occasione, trascuriamo, magari si salirà in un prossimo giro da queste parti...); in basso si vede una prima cengia erbosa, ma non è quella che intendiamo seguire, si sale sopra alle roccette della foto 27 dove inizia il traverso sulla cengia superiore.

 Dopo un primo tratto erboso si trova anche un ometto, e in seguito una traccia di passaggio di animali traversa sotto le rocce; col terreno in buone condizioni (asciutto e in assenza di ghiaccio), il percorso non presenta problemi, solo qualche tratto su terreno instabile (la roccia dei Croselli non appare molto salda....), e si giunge al colletto tra la cima principale e la quota 2690 m. (che qualcuno chiama Cima Lucia); la cengia inferiore vista all'inizio, traversa verso il canale sottostante questo colletto.

 Questo percorso sulla cengia pare sia stato utilizzato dagli alpigiani in passato, come collegamento relativamente facile tra la Scatta dei Croselli e il Passo del Groppo (il traverso sul tranquillo versante opposto della Cravariola, è ostacolato dalla cresta sud-est del Pizzo dei Croselli).

 Al termine del traverso, saliamo il canalino di rocce instabili visibile nella foto 39 che porta su un piccolo colletto della cresta dove si trova un ometto (questo punto si raggiunge più comodamente dal versante opposto che abbiamo poi seguito in discesa al ritorno); si salgono le roccette fino alla base di una paretina di roccia giallastra dove, passando sulla destra, si può traversare su una cengetta esposta il versante ovest della montagna.

 In questo tratto siamo "accompagnati" da una curiosa e insolita nube a forma di anello... (personalmente, è la prima volta che vedo una simile conformazione), non era però "naturale", ma generata dal passaggio e dalle evoluzioni di un aereo militare Svizzero.

 Ci sono comunque delle situazioni particolari, in cui una nube simile viene generata naturalmente.

 In verità prima del traverso, c'è stata un poco di incertezza, perchè la breve descrizione sulla Guida dei Monti d'Italia, non è proprio chiarissima al riguardo... comunque traversiamo su terreno ricoperto di detrito (le condizioni in questa occasione erano buone, con terreno asciutto e assenza di ghiaccio), e si arriva presso un canalino che non si raggiunge, ma si risale sul suo fianco fino a una selletta erbosa, in questa zona giunge un facile canalino erboso dal versante Cravariola [foto 47], che è il percorso più facile per questa cima, lo si può raggiungere traversando dalla Scatta dei Croselli.

 Un ultimo tratto su roccette porta sulla panoramica cima del Pizzo dei Croselli 2709 m. verso nord si vedono le cime del Pizzo Quadro, la Corona di Groppo e il Corno di Cramec, visitato in un giro precedente (link), la giornata limpida permette di ammirare un gran numero di montagne, fin verso le cime dell'Oberland Bernese; da Piedilago alla cima, poco meno di 5 ore.

 Scendiamo ritornando lungo il percorso di salita (era possibile e più tranquillo, ritornare verso la Scatta, ma l'interesse di questo giro era più che altro il percorso della cengia, e perciò sembrava "naturale" proseguire la traversata verso il Passo del Groppo come facevano ai tempi...

 Prima però si può salire alla quota 2690 m. (chiamata a San Rocco, Cima Bancürà) che, se la giornata è limpida, è un ottimo punto panoramico sul versante di Groppo e il fondovalle di Antigorio; dopo una rilassante sosta (da qui si può vedere bene il percorso della cengia e quello per salire al Pizzo dei Croselli), scendiamo verso il Passo del Groppo 2513 m. già visitato durante il ritorno dal Corno di Cramec, e scendiamo lungo il percorso segnalato (vernice bianco-rossa), verso lo sperone dell'Alpe Groppo 2017 m. sempre molto bella questa zona... nonostante ci fossimo già passati (personalmente, è già la terza volta...); l'ultima volta eravamo passati di qui al ritorno dalla visita alla remota e misconosciuta Alpe Leur (link), più o meno nello stesso periodo.

 Dall'Alpe Groppo scendiamo lungo il sentiero segnalato che traversa il canale del Rio Usella e scende al bel dosso dell'Alpe Busin di sopra 1696 m. si continua passando presso gli altri due nuclei di Busin, poi dall'Alpe I Bochi 930 m. (vedi anche questa pagina), e si arriva sul fondovalle nei pressi di San Rocco che però non si raggiunge, ma si continua lungo la tranquilla stradina sul versante sinistro idrografico del Toce che in circa 45 minuti, riporta a Piedilago.

 Tempo per questo giro, circa 9 ore e mezza.

    Ottobre 2017 - Difficoltà EE/F

 
   

 Giugno 2018 - Visita all'Alpe I Croselli :

 Ritorno (con Fiorenzo) per una breve escursione verso la zona dell'Alpe I Croselli, zona che era stata solo "sfiorata" durante la precedente salita verso le cime della soprastante cresta.

 Partiamo in una giornata con previsioni meteo poco favorevoli, e consapevoli che (come previsto), arriverà la pioggia... da Piedilago traversiamo a Cristo e dopo aver superato il Rio Alberò saliamo lungo la ripida dorsale che porta alla Colla (nel tratto in cui il sentiero traversa lungo una cengia, c'è stato quasi uno "scontro" con un camoscio che arrivava in senso opposto... eravamo faccia a faccia a poco più di un metro, l'incontro più "ravvicinato" mai avuto fin ad ora...).

 Arriviamo così al bel dosso panoramico de La Colla 1422 m. (arriviamo alla Colla, seguendo nell'ultimo tratto, il sentiero originale [foto 1], che sale sul fianco nord; ora normalmente si passa sul "davanti", ma un tempo, in particolare per gli animali che proseguivano per I Croselli, si poteva evitare di passare dalle baite della Colla...).

  Seguiamo il sentiero segnalato (ma i segni di vernice, a parte quelli sugli alberi, sono ormai nascosti dalla rigogliosa vegetazione...), comunque sono ben evidenti i tagli dei rami lungo il percorso, si passa dall'Alpe Ferruccia 1755 m. (che su alcune mappe è erroneamente indicata come I Croselli...), e poi, incontrando camosci, stambecchi e anche una marmotta, continuiamo sui versanti superiori fino ad arrivare all'Alpe I Croselli a 1950 m. (la quota riportata da alcune mappe, di 2053 m. non è corretta... in questo caso, risulta più affidabile la vecchia carta IGM che riporta per I Croselli la quota 1917 m.).

 In realtà, I Croselli sono una serie di piccoli ricoveri e balmette, e non erano presenti baite come negli alpeggi "normali"... appena arrivati inizia a piovere, e allora scendiamo subito incontrando lungo il percorso anche una bella fioritura di Primula farinosa...

 Per questo giro, circa 5 ore e mezza. Difficoltà EE

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dorsale ondulata...

Pizzo dei Croselli...

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