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I laghi e gli alpeggi della Valle Artogna...


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 Una visita alla bella Valle Artogna ammirata in precedenza solo dall'alto, dalla cresta divisoria con la Val Vogna durante le salite alle Punte del Cortese e del Tillio (Link) e al Monte della Meia (Link), vedi le immagini della terza galleria; una valle molto estesa che richiede tempi lunghi per una visita che arrivi almeno al lago più in quota o anche al soprastante Colle della Meia, ma la fatica è ripagata dalla visione dei suggestivi e grandiosi ambienti che si possono visitare.

laghi della Valle Artogna...
laghi della Valle Artogna...

 Con Daniela partiamo da Otra di Campertogno dove può essere problematico trovare posto al piccolo parcheggio se si arriva nel fine settimana e in "alta stagione" (in questa occasione piuttosto fortunosamente, con il parcheggio al completo, arriviamo proprio nel momento in cui un'auto sta lasciando libero un posto...); se si punta ad arrivare alla testata della valle e magari salire al Colle della Meia e alla Berretta del Vescovo, bisogna partire molto presto, in questa occasione iniziando a camminare verso le 07:30 non c'è stato il tempo per salire oltre l'ultimo lago, preferendo anche dedicare maggior tempo per la visita ai laghi e agli alpeggi.

Rosè...
Rosè...

 Si segue il percorso segnalato 271 (: Link) che dopo un breve tratto sulla stradina sterrata svolta a destra continuando lungo la mulattiera dove inizialmente si trova una roccia con incisioni che risalgono al 1682 (foto 4), in seguito si può ammirare guardando sul versante opposto della valle la bella Cascata del Tinaccio, proseguendo si passa presso i ruderi dell'Alpe Cascine e poi si supera il Torrente Artogna sul ponte portandosi così nella zona di Campello dove poco più avanti, si trova l'Oratorio della Madonna della Neve.

Torrente Artogna...
Torrente Artogna...

 Proseguiamo rimanendo sempre sulla sinistra idrografica della valle, passiamo dai nuclei di baite di Rosè 1265 m. 'l Ruzè e Banchelle 1287 m. 'l Banchèlli a tratti tra le piante, si notano a sinistra in basso alcune belle cascatelle del torrente, mentre in alto sul versante opposto si vede la zona dell'Alpe Vasnera (e il teleobiettivo permette di vedere anche la sommità della Sivella), poi in ambiente più aperto il sentiero arriva nei pressi dell'Alpe Canvaccia 1525 m. dove le mucche sono in procinto di salire agli alpeggi superiori (e il pastore ci avvisa di passare avanti altrimenti saremmo stati bloccati dalle mucche sullo stretto tratto di sentiero seguente...).

 Dopo Canvaccia si sale a traversare un canalino laterale e poi si trova un bel tratto di sentiero "costruito" che traversa su una cengia alto sul torrente, in ambiente sempre più aperto si sale nella valle raggiungendo una zona dove si vedono le tracce dell'incendio che risale a pochi giorni prima, passiamo presso la "Fontana dei Preti" e poi si vede in basso a sinistra l'Alpe Casere di sopra 1690 m. ancora utilizzata, proseguendo la salita si possono ammirare alcuni tratti dove il torrente scende in una suggestiva forra con cascate e belle pozze d'acqua.

Alpe Campo...
Alpe Campo...

 Mentre la Valle Artogna si "allarga" sempre più arriviamo all'ampio pianoro dell'Alpe Campo 1890 m. 'l Camp con numerose costruzioni, era l'alpeggio più "corposo" della valle (ma anche l'Alpe Giare ai tempi era certamente notevole), l'importanza dell'Alpe Campo è testimoniata dalla presenza della Chiesetta di Sant'Anna di cui rimane solo uno spettrale rudere; continuiamo la salita sempre sulla sinistra idr. e poggiando sulla destra mentre in lontananza spicca la cresta del Becco di Cossarello che appare affilata da questa prospettiva, saliamo al pianoro superiore dove si trova l'Alpe Erta 2083 m. e più avanti l'Alpe Scanetti 2129 m. Scanëit (dove si vede un bell'architrave con incisioni).

la bella Cappelletta dell'Alpe Giare...
la bella Cappelletta dell'Alpe Giare...

 Più avanti arriviamo all'ultimo alpeggio della Valle Artogna, l'Alpe Giare 2241 m. 'l Gari ("le zone ghiaiose" dove rimane una sola baita ancora in buone condizioni, mentre nei dintorni e poco più a monte, si vedono vari ruderi, ai tempi erano presenti quattro nuclei di baite (degna di nota la bella Cappelletta di foto 78); non lontano da Giare verso est, ma non visibile dall'alpeggio, si trova il bel Lago di Fondo che visiteremo poi al ritorno.

 Continuando il percorso arriviamo in breve al primo dei tre laghi più importanti della valle, il Lago di Mezzo 2279 m. 'l Lagh d'an Méss dove spicca, verso sud-est, la quota 2653 m. della cresta che poi prosegue verso la Berretta del Vescovo; costeggiando il lago il percorso segnalato sale (poco evidente) il versante ripido per poi traversare sulla destra aggirando una zona rocciosa, e poi si continua poggiando sulla sinistra verso la conca che racchiude il piacevole Lago di Cima 2424 m. 'l Lagh d'an Ciümma con la sua caratteristica isoletta.

 In zona si ascoltava la presenza di un gregge di pecore con i relativi cani di guardiania, ma fortunatamente erano nella zona sottostante la Bocchetta del Cortese, nel periodo estivo su questi pascoli ancora utilizzati, bisogna anche tenere conto di questo.

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 Dal Lago di Cima si vede il soprastante Colle della Meia, la puntina della Berretta del Vescovo (e naturalmente la cima più elevata della zona, il Monte della Meia salito nel 2020 : Link), ma non c'è il tempo per salire in questa occasione (altrimenti saremmo tornati veramente tardi a Otra), e allora dopo una breve pausa iniziamo la discesa tornando al sottostante Lago di Mezzo dove lasciamo il percorso segnalato per proseguire direttamente verso la zona del Lago di Fondo; una breve salita permette di affacciarci su un piccolo laghetto intermedio (piuttosto scenografico visti i bei riflessi presenti) chiamato Lago delle Rane sulla Mappa Rabbini, e poi scendiamo seguendo una vaga traccia in direzione del suggestivo Lago di Fondo 2225 m. 'l Lagh d'an Fund.
riflessi nel lago...
riflessi nel lago...
 Scendiamo a bordo lago e andiamo a dare una occhiata da vicino al caratteristico piccolo "scoglio" e qui si vede che è possibile traversare camminando sui sassi immersi nell'acqua (con attenzione e qualche equilibrismo...) e ci dirigiamo verso la caratteristica "penisola" che si protende nello specchio d'acqua.

 Dopo la visita al Lago di Fondo traversiamo verso ovest a una selletta tra le due cimette 2275 m. e 2283 m. dalla quale si può scendere al pianoro dell'Alpe Giare da dove riprendiamo il percorso lungo il sentiero segnalato 271.
Lago di Fondo...
Lago di Fondo...
 Infine, dopo una lunga discesa (lunga forse anche per la stanchezza che si faceva sentire...), torniamo a Otra di Campertogno concludendo questo bel giro in una delle valle più suggestive e piacevoli della Valsesia.

 Per questo giro, circa 11 ore incluse soste e varie divagazioni.

 Agosto 2022 - Difficoltà E/EE
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    Alcune immagini della Valle Artogna vista dalla cresta divisoria con la Val Vogna :
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Valle Artogna dal Monte della Meia...

Valle Artogna dal Monte della Meia...

Alpe Giare...
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