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Agnona, Guardabosone, Postua...


    Agnona, Bocchetto, Guardabosone, Postua, San Rocco, Madonna di Loreto, Pecciola, Fossati, Piana del Vecchio, Piancastello, Agnona.


 

 Una piacevole camminata da Agnona (frazione di Borgosesia) verso gli interessanti abitati di Guardabosone e Postua, visitando alcuni dei numerosi punti di interesse che si possono trovare in queste tranquille ed accoglienti località.

  Link : Comune di Postua   -   Comune di Guardabosone

Guardabosone, Monte Barone e il Badile...

 Con Fiorenzo partiamo dalla zona del Cimitero di Agnona 400 m. in direzione sud seguendo il percorso segnalato 724, si passa accanto alla Chiesa Parrocchiale di S. M. Annunziata (siamo nella zona delle Cascine di Agnona), e si continua lungo la stradina che traversa a monte dell'Ospedale di Borgosesia, stradina che in seguito diventa sterrata, dopo la Cappella di S. Martino si si supera il piccolo Croso Oraudo salendo poi al Bocchetto 451 m. il colle a minore quota tra quelli che permettono il collegamento tra la Valsesia e la Valsessera (in un giro precedente si era saliti invece alla Sella Bassa, uno dei colli a maggiore quota, Link).

 Dal Bocchetto si scende a superare su un ponte il Torrente Venenza (torrente che supereremo ancora in alto, lungo la via del ritorno, questo giro può così essere considerato come un periplo della Valle del Venenza...), e si risale verso Guardabosone che però non raggiungiamo direttamente, conviene prima seguire la sterrata che sbuca sulla strada asfaltata nei pressi dell'interessante Madonna del Carretto; prima di visitarla, seguiamo una deviazione sulla sinistra che porta all'Oratorio di Luppia che merita una visita per il panorama visibile da questo poggio, di fronte si vede Guardabosone, in alto il Monte Barone che domina questo territorio e sulla destra il Badile, entrambi imbiancati dalla neve caduta il giorno precedente.

 Si torna alla Chiesa della Madonna del Carretto (uno dei tanti nomi a volte curiosi e insoliti, dedicati alla Madonna, che si sono trovati in questi anni durante le escursioni...), molto bella la Cappella a pianta ottagonale riccamente decorata all'interno, su un fianco si legge una data 1716, e anche una sorta di "firma"... per tutti i manufatti e le costruzioni degne di nota a Guardabosone, sono presenti dei pannelli esplicativi.

 Sta al visitatore (a seconda del tempo disponibile e del suo reale interesse per certe cose), dedicare più o meno tempo per girare tra le vie dei paesi alla scoperta delle numerose cose interessanti presenti... Per escursioni di questo tipo si può fare una preventiva ricerca così da pianificare il giro prima di partire, oppure si può anche andare "alla cieca" e lasciarsi sorprendere da quello che si trova...

 Comunque da segnalare naturalmente la piccola ma importante Cappella del Giset, che tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo è stata l'unico luogo di culto della comunità di Guardabosone, perdendo naturalmente importanza dopo la costruzione della Chiesa nel sedicesimo secolo.

 Naturalmente d'obbligo una visita alla Chiesa Parrocchiale di S. Agata, riccamente decorata all'interno e con una interessante meridiana sulla facciata, ma forse la particolarità più "famosa" di Guardabosone è il suo nucleo medioevale, la parte più antica del paese che è stata recuperata e che risulta molto suggestiva...

 Dopo aver girato tra le vie del paese (non abbiamo certamente visto "tutto"...), saliamo all'estremità nord-ovest di Guardabosone dove si trova l'Oratorio dei Torni inaugurato nel 1630, qui continua il percorso 724 che traversa nel bosco verso la Cappella di S. Rocco a monte di Postua, ma conviene seguire questo sentiero solo se non si ha intenzione di visitare anche Postua, altrimenti è preferibile, come fatto in questa occasione, scendere a valle di Guardabosone e seguire la stradina che traversa sulla sponda sinistra idrografica del Torrente Strona e che raggiunge la frazione Riva di Postua.

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 Entriamo nella frazione Riva passando presso il piccolo Oratorio di S. Gottardo il cui interno non è visibile, ma il cartello in loco racconta che è presente un affresco del 1523 raffigurante la Madonna della Frutta (a conferma di quanto detto inizialmente riguardo le infinite attribuzioni collegate alla Madonna... il bell'affresco si è potuto ammirare al termine di una escursione a dicembre 2021, vedi : questa pagina), poi saliamo al nucleo principale di Postua seguendo la strada asfaltata che traversa il Torrente Strona sul ponte (sul versante opposto si vedono le frazioni Fucine e Naulina, che in questa occasione non abbiamo visitato), e si giunge in paese nei pressi della Chiesa Parrocchiale delle B. V. Assunta.

 Girando tra le vie di Postua si trovano diversi motivi di interesse, ed è piacevole lasciarsi sorprendere dai piacevoli e interessanti ambienti che si trovano (come in questa occasione, senza informarsi troppo sulle cose da vedere, la visita di Postua è stata ben più "remunerativa" e gratificante del previsto...). Comunque da segnalare l'antica e caratteristica Casa Piantello, e poi il Borgo del Burnell con la sua bella fontana, oltre ad alcuni edifici "storici".

il Burnell...

 Dalla vecchia Chiesa a monte del paese saliamo lungo la (molto ripida) stradina che, passando da Vigna, porta alla Cappella di S. Rocco (percorso 719, qui giunge anche il percorso 724 da Guardabosone); dal pianoro successivo ci sono due possibilità per tornare ad Agnona, il percorso più diretto segue il sentiero 719 che passa da Ruse Rosse, in questa occasione facciamo invece un giro più "largo" seguendo il sentiero 724 che sale nel bosco verso nord.

 Si passa nella zona di Cerei (la mappa riporta anche una Cascina Ammazzalupo... ma non l'abbiamo vista), e la stradina conduce al Santuario della Madonna di Loreto 681 m. si continua ancora per un tratto sulla sterrata che poi si lascia per proseguire lungo il più piacevole sentiero che raggiunge la stradina dove giunge il percorso 718 che seguiamo in discesa (il 724 continua invece in salita verso l'Alpe Maddalene dove eravamo passati, al ritorno dal primo giro in questa zona : Link).

 La stradina traversa nuovamente il Torrente Venenza che qui è solo un piccolo ruscello (in questo punto saliva un sentierino verso Mirabello (che Fiorenzo ricorda di avere percorso in passato, ed è ancora presente un cartello indicatore in legno, ma i rovi cresciuti lo rendono invisibile, almeno nel primo tratto...).

 Si scende (ora siamo lungo il percorso 720) a Pecciola 780 m. dove, a valle delle baite e ormai seminascosta dalla vegetazione, si trova la Chiesetta in stato di avanzato degrado e non più recuperabile (il piccolo campanile però ancora resiste...), qui scende anche la vecchia mulattiera che ritorna alla stradina, sempre lungo il percorso 720 si arriva sul pianoro di Fossati e anche qui si trova una Chiesetta in stato di abbandono.

la Chiesetta abbandonata di Fossati

 Ancora un tratto sulla stradina che si può anche continuare a seguire, ma sulla sinistra si può scendere lungo il sentiero che porta alla grande costruzione presente alla Piana del Vecchio, una grande casa a tre piani ora immersa nel bosco, e rimane la curiosità di conoscere le ragioni per aver realizzato una costruzione di tali dimensioni...

 Proseguendo e tornati sulla stradina, poi si trova un bivio, scendiamo lungo il sentiero 719 che scende verso Agnona, si passa dalla "villa" Franzano circondata da un lungo muraglione (in alto si vede una sorta di "torretta" di avvistamento), si passa dalla località Piancastello e infine si ritorna ad Agnona nei pressi dell'antica Casa Comunale risalente al 1876 e della Chiesa di S. Michele Arcangelo, una breve visita tra le vie di Agnona (ora frazione di Borgosesia, fu comune autonomo fino al 1928), e naturalmente scendiamo a vedere il "famoso" Ponte di Agnona, un ponte a quattro arcate progettato nel 1779 dall'architetto Goyne la cui costruzione è terminata nel 1786; il costo fu di ben centomila lire, tutte a carico del Comune di Agnona che fino al 1907 riscosse i diritti di pedaggio.

 Tempo per questo giro, circa 7 ore. Difficoltà T/E

   Ottobre 2020.

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la Cappella alla Madonna del Carretto...


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