Ritorno nella zona del Lago Cramec (link al giro precedente), questa volta con Andrea, ci arriviamo con un giro "largo" salendo prima nella valle dell'Alpe Foglia (il Vallone di Balmonella), verso lo storico Passo di Bosco (Guriner Furggu), poi seguendo la cresta fino al Passo della Stella, da dove si scende al Lago Cramec.
Il Passo di Bosco è il valico usato in passato dai Walser per fondare nel 1253 la colonia di Bosco Gurin, che è l'unico Comune del Canton Ticino di lingua tedesca.
Come spesso capita per i passi sulla cresta di confine, ogni versante ha il suo toponimo; un tempo per la gente di Foppiano era il Criner Furka, mentre per quelli di Bosco Gurin, era Stalden Furka (il nome walser di Foppiano è Unterstalden).
Da questo passo transitò (viaggiando da Formazza a Locarno), Horace-Bénédict de Saussure (considerato il fondatore dell'alpinismo), nel 1783...
Si percorre tutta la bella Valle Antigorio fino al villaggio di Foppiano 939 m. il primo nucleo abitata della Val Formazza; poco dopo l'abitato, superato il Toce sul ponte, si trova sulla destra una stradina sterrata (parcheggio in uno spiazzo sulla sinistra, proprio di fronte alla stradina).
Si sale sulla stradina che è usata per accedere a una delle cave di serizzo di questa zona (c'è anche un'alternativa, che abbiamo percorso al ritorno, e cioè un tratto della vecchia mulattiera; in salita l'inizio è segnalato da un ometto sulla destra), giunti a un bivio, la strada più larga prosegue sulla sinistra verso la cava tuttora in funzione, si segue invece la stradina sulla destra , e in seguito si trova il primo bivio per l'Alpe Foglia [foto 1] (ce ne sono altri due segnalati, lungo il percorso per il Lago Cramec).
Il sentierino all'inizio non è molto evidente, poi iniziando la ripida salita nel bosco, diventa un poco più visibile (il percorso è comunque segnalato dai classici segni di vernice bianco-rossa); si giunge sui prati dell'Alpe Foglia 1650 m. poi si prosegue per un tratto sul percorso dell'acquedotto, si supera il relativo casotto (circondato da tronchi), si sale un pendio dove il sentiero è ben evidente e si giunge a un colletto che accede all'ampia zona della Balma 1923 m. con la sua baita riparata da un enorme masso (un altro baitello è visibile un po' più in alto verso nord-ovest).
Sui prati della Balma, la traccia è quasi inesistente (dal che si deduce la scarsa frequentazione...), si sale comunque lungo il versante destro orografico del torrente, dirigendosi verso la strettoia del canale, che si risale sulla sinistra (qualche tratto ripido), per portarsi più a monte dove si può traversare comodamente il rio per poi continuare la salita sui prati.
Sulla sinistra si vede la conca dell'Alpe Bodme 2241 m. e più in alto, una bocchetta dove arriva il sentiero (frequentato), dal versante sottostante il Lago Superiore (questo è il percorso normalmente seguito dagli escursionisti per giungere qui, perchè si parte da Fondovalle che è a una quota più elevata rispetto a Foppiano...), si può raggiungere questo sentiero poggiando sulla sinistra, oppure (come in questa occasione), si sale direttamente sulla destra per giungere al laghetto e al Passo di Bosco 2323 m.
Sulla sinistra (nord) inizia la cresta del Pizzo Stella salito in una precedente occasione (link), saliamo invece lungo la dorsale erbosa sulla destra (sud-ovest), verso il Riztberg o Monte Rizo come veniva chiamato un tempo; il primo tratto è ripido ma senza difficoltà, raggiunta la cresta si incontrato tratti affilati di terreno misto di erba e roccette (la Guida dei Monti d'Italia dice che la montagna si sale facilmente da entrambe le dorsali, ma in verità quella che stiamo seguendo in salita richiede attenzione, in particolare se il terreno non è ben asciutto...).
Un tratto si può anche aggirare sul versante Italiano, poi tra le nebbie vediamo un segnale sulla cresta che fa pensare di essere vicini alla cima, ma non è così... si tratta di uno degli impianti a gas, per lo stacco artificiale di valanghe presenti su questa cresta, poco prima si trovano anche i relativi tubi posati lungo la cresta... questo per le piste da sci presenti sul versante svizzero.
Proseguendo su terreno più facile si giunge sulla cima del Ritzberg 2592 m. si scende poi la tranquilla dorsale successiva verso il Krameggpass 2518 m. la cresta continua verso La Starna dove si vedono gli altri impianti per il distacco delle valanghe, qui Andrea propone di dare una occhiata al versante Italiano per vedere se c'è una alternativa alla cresta (che non è certo molto invitante vista la presenza di tutti questi manufatti al servizio dell'industria dello sci...), e infatti troviamo una cengia erbosa che traversa il versante, solo nel tratto iniziale si trova un passaggio su roccette [foto 38], poi si prosegue con un percorso che alla fine è risultato interessante; si esce su terreno franoso dove conviene salire alla cresta, sul versante Svizzero si vedono le caratteristiche piodate della Starna e in breve si scende ai 2444 m. del Passo della Stella.
Dal passo si scende nel canale sottostante, il cui percorso non presenta difficoltà, poggiando prima sulla destra e poi direttamente nel canale; più in basso si scende traversando nel contempo verso destra; visto che eravamo in loco, era anche l'occasione per fare una breve deviazione verso l'alpetto senza nome a quota 2151 m. posto più a nord.
Si continua a scendere e a traversare verso destra in direzione di una dorsale poco pronunciata (senza scendere comunque sotto i 2170 m.), superata la dorsalina, si vede il praticello con i lavazz e la baita che in breve si raggiunge.
L'alpetto è ancora in discrete condizioni, qui si trova la traccia del vecchio sentiero che traversa verso il Lago Cramec, in alcuni tratti si trovano ancora i gradini, e sono presenti anche degli ometti che indicano il percorso.
Si scende infine al bel Lago inferiore di Cramec 1981 m. qui si torna a valle lungo il sentiero segnalato ( e anche ripulito recentemente, grazie come sempre ai volontari che si sono prestati...), si passa dall'Alpe Croce 1643 m. e si scende verso la zona delle cave uscendo sulla stradina sterrata di servizio.
A un tornante, sulla sinistra seguiamo il sentiero che evita la strada (scritta su masso), si scende nel bosco e più in basso si percorre la bella mulattiera nel tratto che è "sopravvissuto" alla
costruzione della strada, strada che si raggiunge più in basso (ometto), e si torna così al parcheggio a fianco della SS659.
Tempo per questo giro, circa 8 ore.
Luglio 2016 - Difficoltà EE
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