Viste le previsioni che danno un meteo incerto con qualche possibilità di pioggia, con Fiorenzo pensiamo a un giro breve, ma comunque interessante visitando una zona nuova per entrambi, dove si trova il tranquillo e appartato Lago Cramec.
Si percorre tutta la bella Valle Antigorio fino al villaggio di Foppiano 939 m. il primo nucleo abitato della Val Formazza; poco dopo l'abitato, superato il Toce sul ponte, si trova sulla destra una stradina sterrata (parcheggio in uno spiazzo sulla sinistra, proprio di fronte alla stradina).
Si sale sulla stradina che è usata per accedere a una delle cave di serizzo di questa zona, si cammina per quasi 1 ora e mezza sulla sterrata (sotto la quale è interrata la linea ad alta tensione...), giunti a un bivio, la strada più larga prosegue sulla sinistra verso la cava tuttora in funzione, si segue invece la stradina sulla destra (segni di vernice su un grosso masso) che prosegue verso un'altra cava ormai in disuso [foto 10].
Si sale sulla sinistra e dopo la scalinata di tronchi e una baita, il sentiero traversa proprio sul bordo superiore della cava dove si trovano ancora delle attrezzature abbandonate, in seguito, lasciato ogni segno dell'attività estrattiva, si continua per poi traversare il Rio Cramec e proseguire sul versante opposto che conduce al bel poggio dell'Alpe Croce 1643 m.
Il sentiero risale ripido tra la vegetazione per poi traversare sulla sinistra lungo una cengia [foto 22] ritornando così nella valle del Rio Cramec, si continua con qualche saliscendi e alla fine, seguendo il sentiero che passa sopra la condotta dell'acqua si giunge all'Alpe e al Lago Cramec 1981 m.
Qui vale la pena proseguire la salita per raggiungere il laghetto superiore (in verità non è un vero e proprio lago, ma merita comunque una visita, specialmente nel periodo estivo quando si possono ammirare gli eriofori...).
Il sentierino segnalato (ometti e segni di vernice rossa), sale di fianco al Lago di Cramec sulla destra prima del ponticello, in questa occasione lo abbiamo percorso al ritorno, per la salita invece, dopo aver contornato buona parte del lago, siamo saliti direttamente sulla giavina [foto 36 e 37] verso sud, percorso più ripido ma più diretto e veloce.
La conca superiore 2167 m. la si raggiunge dall'alto scendendo tra le pietraie, qui una doverosa sosta ammirando le fioriture presenti e i disegni della natura tra l'acqua e la vegetazione presente, in alto la cresta rocciosa del Madone 2748 m. il Pizzo Quadro 2793 m. e il Corno di Cramec 2729 m.
Ritorno per la stessa via sotto qualche piccolo scroscio di pioggia che però non ha creato problemi...
Tempo per la salita, poco più di 3 ore.
Luglio 2015 - Difficoltà E/EE
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