Una escursione lungo il percorso del "nuovo sentiero" G37 che dal Rifugio Somma Lombardo al Lago del Sabbione sale al versante dove si trova l'appartato Lago di Ban occidentale e poi alla cresta del Pizzo del Costone, scendendo infine alla zona dove si possono ammirare le singolari e interessanti formazioni di marmo saccaroide, alcune delle quali sono state chiamate "Guglie Bianche del Lebendun" (vedi sul sito del rifugio : Link).
Si tratta di un percorso interessante e per il momento meno frequentato rispetto a quelli presenti sul versante opposto del Lago del Sabbione (ma è prevedibile che in futuro la frequentazione aumenterà...), naturalmente sarebbe preferibile compiere la traversata scendendo (o salendo) dalla zona del Vannino, per questo servirebbero due auto, oppure si potrebbe fare pernottando in uno dei rifugi presenti lungo il percorso, partendo presto è comunque possibile compiere un anello in giornata con partenza e arrivo dal Lago di Morasco utilizzando il Passo di Nefelgiù, naturalmente mettendo in conto l'ulteriore dislivello per la risalita al passo... (Una visita recente in zona del luglio 2024 a questo : Link).
Sul versante a ovest della dentellata cresta delle cime di Ban dove sale il percorso, la neve può rimanere fino a tarda stagione e questo può essere di aiuto durante la traversata delle vaste e poco comode pietraie, ma nel contempo può rendere più delicati e impegnativi altri tratti del percorso; tenere conto anche del fatto che, se non si fa la traversata (come in questa occasione), sono presenti due risalite da compiere al ritorno, una alla cresta del Pizzo del Costone, e l'altra dal Lago di Ban occidentale al costone del Pizzo del Vallone.
Un sentiero evidente si trova solo nel primo tratto e poi anche nel passaggio della cresta del Pizzo del Costone, sono comunque presenti i classici segni di vernice e numerosi ometti, rimane però poco consigliabile in caso di nebbia...
Con Daniela (interessata a questo percorso), torniamo in Val Formazza un anno dopo l'ultima visita (al Blinnenhorn : Link), partenza dal parcheggio a pagamento di Riale 1743 m. salendo al Lago di Morasco e poi lungo il frequentato sentiero G39 che porta ai rifugi Mores e Somma Lombardo presso il Lago del Sabbione 2463 m. poco più di due ore fino al Rifugio Somma Lombardo 2568 m. poco prima del quale sale sulla sinistra (indicazioni), il sentiero G37.
Il sentiero sale traversando nel contempo il ripido versante che precipita verso il lago sottostante, in questo tratto la traccia è ben evidente e si sale raggiungendo il costone ovest del Pizzo del Vallone a circa 2738 m. (bel panorama), e inizia la discesa verso il sottostante Lago di Ban Occidentale, qui la traccia diventa intermittente ma con buona visibilità non ci sono problemi di orientamento, sono comunque presenti ometti e segni di vernice, e si arriva al Lago di Ban occidentale 2617 m. fino a qui da Riale, circa 3 ore, da qui in avanti fino alla cresta, bisogna seguire i segni di vernice e i numerosi ometti.
Si contorna il lago sulla destra e poi inizia la salita sulla estesa pietraia che in alto sarà coperta da alcuni più comodi nevai, sulla sinistra si vede l'affilata cresta delle cime di Ban, dalla più alta, il Corno di Ban 3028 m. la cresta prosegue verso sud passando dalle due cime dei Gemelli di Ban 2949/2946 m. fino alla Punta del Ghiacciaio di Ban 2975 m. sono cime attraenti viste da lontano ma la roccia, in prevalenza calcescisti, è pessima e le cime sono raramente visitate (a parte la Punta del Ghiacciaio di Ban, quella di più facile accesso, sulla quale ero salito più di 25 anni fa provenendo dalla Punta Lebendun...).
Continuando la salita si vede sulla destra (ovest) il dirupato crestone del Pizzo del Costone, mentre sul versante opposto notiamo quel poco che rimane del piccolo
Ghiacciaio occidentale di Ban la cui superfice, libera dalla neve, è "costellata"
di grossi massi, nei pressi si trova anche un piccolo laghetto; superata la giavina, su terreno più comodo si arriva alla bocchetta 2890 m. tra le due cime del Pizzo del Costone e la Punta del Ghiacciaio di Ban, dove ci si affaccia sul versante del Vannino (vista ostacolata in parte dalle nuvole in questa occasione, ma i due laghi, Sruer e Vannino erano ben visibili in basso), sulla destra si vede la zona di rocce chiare da raggiungere.
Una traccia risale la cresta sud del Pizzo del Costone 2950 m. fino a una selletta posta a poca distanza dalla sommità, qui un sentierino scende ripido il versante opposto raggiungendo così la zona di interesse, si traversa sulla dorsale (che si trova a monte del Ghiacciaio del Costone), passando tra le interessanti e variegate rocce di marmo saccaroide (ci vorrebbe un geologo per meglio comprendere quello che si sta vedendo...), si passa in seguito su una zona ricoperta da una sorta di polvere bianca, probabilmente l'ultimo stadio di degrado di queste rocce, infine si vedono sulla destra le ormai "famose" Guglie Bianche del Lebendun... la Punta Lebendun 2935 m. si vede poco più lontano verso ovest; fino a qui dalla partenza, circa 4 ore e mezza.
Ritorno lungo il percorso seguito all'andata.
Tempo per questo giro, circa 8 ore e mezza incluse le soste.
Difficoltà E/EE - Agosto 2021.
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