Visita al Blinnenhorn, la cima più elevata della Val Formazza che, per questa ragione e per la facilità del percorso (in estate e in assenza o quasi di neve), è forse la montagna più visitata della zona, e per questo non ha bisogno di molte presentazioni.
Anche questa montagna come molte altre di questa zona, è costituita da calcescisti (caratteristica che le rende più adatte a gite invernali), che a volte rendono i percorsi poco piacevoli a causa del terreno friabile e instabile, percorsi che sono comunque normalmente agevoli, i calcescisti si erodono facilmente, e lungo il versante di salita del Blinnenhorn hanno raggiunto uno stato di metamorfismo avanzato, e a tratti il terreno si presenta come un misto tra sabbia e terra, interessante la vista del versante ovest poco sotto la cima (foto 40), un versante che, prima di precipitare, si presenta piuttosto "appuntito"...
Ritornando dopo parecchi anni nella zona del Lago del
Sabbione, si nota come il ghiacciaio che un tempo scendeva fino al lago, si è ulteriormente e inesorabilmente ritirato, vedi ad esempio questa pagina sull'evoluzione del ghiacciaio di Hohsand meridionale aggiornata al 2019 : Link
La costruzione della diga nel 1953 con la conseguente formazione del lago, ha naturalmente contribuito ad innalzare la temperatura media del luogo, al link seguente si possono trovare interessanti informazioni sulla diga e la sua costruzione, e anche due interessanti documentari realizzati da un (allora giovane) Ermanno Olmi, con il caratteristico "stile" di quell'epoca... : Link
Con Daniela (interessata a questa cima), partiamo poco oltre Riale 1731 m. (in questa occasione la strada che sale al Lago di Morasco era chiusa, e per questo bisogna calcolare almeno
mezz'ora in più di cammino), costeggiato il lago (che si presentava molto tranquillo alla mattina presto, solo pochi pescatori
presenti, mentre al ritorno una rumorosa moltitudine di gitanti affollava la zona...), si sale lungo il sentiero posto sul versante nord del Rio del Sabbione.
(Il sentiero G39 ha "ufficialmente" sostituito il vecchio sentiero che saliva più vicino al canale del torrente, sentiero sconsigliato perchè ritenuto pericoloso, ma se le condizioni sono buone è forse preferibile al "nuovo" percorso il quale, in particolare se seguito in discesa, si presenta obiettivamente abbastanza scomodo e disagevole...).
Raggiunto il pianoro a circa 2200 m. si supera il rio e si continua alti sul versante destro idrografico raggiungendo il Rifugio Cesare Mores 2515 m. e il Lago del Sabbione 2463 m. (fino a qui, circa 2 ore dalla partenza), traversata la diga si prosegue sul largo sentiero che in un bell'ambiente raggiunge il Rifugio Claudio e Bruno 2710 m.
Saliti al pianoro a monte del rifugio si lascia la traccia che traversa e poi sale al Rifugio 3A 2960 m. per continuare lungo la più evidente traccia che sale molto ripidamente in questo primo tratto, poi più in alto il percorso diventa più vario e gradevole mentre il panorama si apre sempre più verso la moltitudine di montagna circostanti.
Proseguendo la salita ci si affaccia sulla parte terminale del Ghiacciaio del Gries e si prosegue sulla sinistra nelle vicinanze della cresta (foto 34) dove la traccia prosegue sulla destra (foto 36) raggiungendo infine la sommità del Blinnenhorn a 3373 m. fino a qui cica 4 ore e mezza.
In questa occasione ritorno lungo l'itinerario di salita, ma naturalmente sono possibili delle varianti, ad esempio salire al Rifugio 3A e poi scendere lungo il sentiero G41a al Pian dei Camosci,
pianoro che può essere raggiunto anche dalla diga del Sabbione per il sentiero G41.
Tempo per questo giro, circa 10 ore (in questa occasione naturalmente procedendo la dovuta calma al ritorno, in modo da apprezzare il più a lungo possibile la limpida e gradevole giornata...).
Difficoltà E/EE (in estate e in assenza, o quasi, di neve...).
Agosto 2020.
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