Migiandone, Bufferun, Alp dal Tesci, Pass del Vadet, Capanna Legnano, Alpe Ecalti, postazione della "Bandiera", Bocchetta del Balum, Alpe Balum, Alpe Corn d'la Tola, Alpe Zeder, Grefa, Curtet, Migiandone.
Ritorno dopo parecchio tempo sulla montagna di Migiandone per una escursione avente due obiettivi principali, l'Alpe Ecalti, l'alpeggio più "alto"
tra i numerosi alpi di Migiandone e anche l'ultimo che ancora rimaneva da visitare, e il traverso in quota sui versanti dell'alto Vallone del Rio Blet sui ripidi pendii che salgono alla Cima delle Tre Croci, traverso che passa da una caratteristica postazione isolata della Linea Cadorna, postazione con vista "strategica" sul fondovalle dove si trova Migiandone, e dove è stato posto (e regolarmente mantenuto) un tricolore (bandiera le cui origini risalgono piuttosto lontano nel tempo, nel 1797 : Link).
la panoramica postazione della Bandiera...
Inusualmente in numerosa compagnia, con Andrea, Carlo, Corrado (itinerAlp), Francesco e Nuvola, partiamo da Migiandone presso la Chiesa Parrocchiale di S. Ambrogio (qualche possibilità di parcheggio, ma si possono lasciare i mezzi in luoghi più favorevoli a seconda di quale percorso si prevede per la discesa...); per raggiungere l'inizio del percorso seguito in questa occasione per l'Alpe Ecalti (percorso che, alla fine, non è molto consigliabile visto il genere di terreno... una alternativa più "comoda" è quella di scendere dall'alto, dalla dorsale nelle vicinanze di
Rossombolmo), si può salire sia dal sentiero segnalato A21 oppure lungo un percorso più "selvatico" e interessante (a chi piace questo genere...) che già conosciamo e che passa dal Bufferun, l'Alp dal Tesci, il Pass del Vadet e Pacusboda dove si raccorda con l'A21, per questo vedi i giri relativi al versante di Migiandone sulla pagina della : bassa Ossola...
al Pass del Vadet...
Dopo una breve pausa panoramica sul prato presso la
Capanna Legnano 1287 m. (la ventosa giornata era molto limpida), seguiamo il percorso segnalato fino alla grande vasca di raccolta dell'acqua, presso la quale lasciamo il sentiero per traversare in salita nella faggeta portandoci sul versante nord della costa
Punta Fenore -
Rotahorn, "girato l'angolo" continuiamo nel previsto ambiente imboscato e a tratti scomodo, in cerca di un possibile vecchio sentiero che traversava verso
Ecalti.
Troviamo a tratti una traccia ma il percorso è spesso poco evidente, specie inizialmente... più avanti bisogna tenersi abbastanza in alto per superare un largo
canale e superata la zona sottostante il
Rotahorn appare per un buon tratto quello che poteva essere il vecchio sentiero, che forse scendeva dalla dorsale a monte sulla sinistra, proseguiamo fino ad arrivare in vista della sottostante larga cengia erbosa (già notata da lontano durante i giri precedenti), dove si trovano ruderi di
Ecalti.
all'Alpe Ecalti...
Scendiamo al piccolo e panoramico pianoro dove troviamo i ruderi dell'
Alpe Ecalti 1515 m. una sosta mentre osservando il versante da risalire, si notava lontano in alto, la presenza della bandiera, nei pressi è presente anche una piccola balma con davanti un massiccio tavolino in sasso.
Toponimi...
In questo caso le origini Walser del nome Ecalti sembrano essere chiare, deriva dal termine in dialetto vallesano antico "akku" che significa "angolino"... per altri alpeggi di Migiandone invece abbiamo constatato che venivano chiamati dalla gente del posto con toponimi riferiti ai nomi dei proprietari o di chi li caricava, come Alp d'la Marianna, dal Pin, d'la Aneta, d'la Camilla, Cà del Meneghin...
Riprendiamo la salita
con percorso tutto sommato piacevole e anche in ambiente interessante, per la presenza di formazioni rocciose, raggiungiamo così la tranquilla dorsale nelle vicinanze dell'
Alpe Rossombolmo continuiamo la salita della dorsale che porta alla soprastante
Cima delle Tre Croci (
Link1 e
Link2), giunti nei pressi di un grosso masso (il secondo che si incontra salendo) e di una piantina con legata una bandella foto
55 (bandella che non rimarrà certo lì per sempre...) inizia il traverso verso la postazione della Bandiera.
Notiamo che il sentiero è stato ripulito e per questo risulta piuttosto evidente (grazie a chi ha fatto il lavoro...) e con percorso interessante e anche piacevole traversa il versante, raggiungiamo passaggio obbligato (foto
59/
62) con un tratto attrezzato (cordino metallico e pontegge) porta a un canale dove c'è una presa d'acqua, si prosegue poi in leggera salita e in breve si arriva alla bella e panoramica postazione con la
Bandiera 1690 m.
alla Bandiera...
Dopo una doverosa piccola pausa alla comoda postazione, un vero e proprio
"balcone" sulla sottostante impervia
Valle del Rio Blet,
riprendiamo la traversata lungo il percorso che rimane sempre abbastanza visibile anche se meno evidente rispetto alla prima parte, troviamo altri tratti attrezzati con dei predellini e un corda penzolante e dopo un ultimo tratto imboscato in salita sbuchiamo sulla tranquilla e panoramica costa che divide i versanti del
Blet e dei
Drosoni.
scendendo verso la Bocchetta del Balum...
Uno sguardo sull'invitante e comodo percorso che scende ai
Drosoni (a cui dobbiamo rinunciare perchè allungherebbe ulteriormente un giro già di per sé lungo...), ci portiamo in basso all'ultima selletta della cresta per poi "rituffarci" sulla destra nell'imboscato versante del
Vallone del Blet (dove non era del tutto certo che si potesse scendere tranquillamente...), ma guardando bene il versante man mano che si scendeva cercando il percorso migliore arriviamo alla base del canalino che sale alla
Bocchetta del Balum ca. 1600 m. che raggiungiamo prima di continuare la discesa, visto il poco dislivello (sempre bella la vista della cresta da questo stretto intaglio, qui eravamo già passati nel 2019 per poi scendere sul versante di Anzola :
Link).
Per questo giro, circa 10 ore.
Settembre 2024 - Difficoltà
EE (percorso a tratti "scomodo"...).
immagini ↑→
predellino...