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Cima delle Tre Croci...

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 Dalla Punta di Migiandone alla Cappella del Buon Pastore e la Cima delle Tre Croci con le sua fortificazioni della Linea Cadorna.

 

 Ritorno sui versanti della montagna tra Ornavasso e Migiandone per una visita alla Cappella del Buon Pastore e la Cima delle Tre Croci con le sue trincee della Linea Cadorna, una facile anche se relativamente lunga escursione (specialmente se si parte come in questa occasione, dalla Punta di Migiandone), piacevole e interessante sotto vari aspetti, molto panoramica nella parte alta.

sulla cresta verso la Cima delle Tre Croci...
sulla cresta verso la Cima delle Tre Croci...

 Con Daniela partiamo appunto dalla Punta di Migiandone 208 m. (molte possibilità di parcheggio sul largo sterrato presso i cannoni) posta tra l'abitato di Migiandone e la piana di Ornavasso; il percorso non necessita di descrizioni dettagliate, in particolare per la salita, mentre per il ritorno (se si vuole compiere un consigliabile percorso ad anello), può esserci qualche incertezza se non si conosce già la zona, scendendo al Boden conviene seguire le indicazioni (cartelli) del "km verticale" una delle classiche corse in salita piuttosto comuni in montagna.

la mulattiera che sale dalla Punta di Migiandone...
la mulattiera che sale dalla Punta di Migiandone...
 Saliamo lungo i comodi tornanti della mulattiera militare che conduce al Forte di Bara dove continuiamo sulla sinistra lungo la sterrata fino a trovare (sulla destra) i cartelli indicatori del nostro percorso (la sterrata che traversa il versante verso la strada asfaltata che sale al Santuario del Boden, la percorreremo poi al ritorno); continuando la salita si trovano le deviazioni per l'Alpe Cuna e un interessante sentiero che traversa verso l'Alpe Bach e il Boden (percorso durante una precedente visita : Link), proseguendo invece la salita incontrando una distesa di profumatissimo Aglio ursino, poi passando dalle Alpi Solitudine e Barumboda il percorso compie un relativamente lungo traverso sul versante di Migiandone raggiungendo i ruderi di Pacusboda con le sue balme, prima di ritornare verso la dorsale (su questo versante traversiamo una notevole distesa di Veratro, pianta che somiglia alla Genziana, ma il Veratro è tossico...), e raggiungiamo il panoramico prato presso la Capanna Legnano 1287 m.
al Forte di Bara...
al Forte di Bara...
 La salita prosegue e arriviamo al bacino di raccolta dell'acqua, qui seguendo la condotta si arriva al bosco di abeti e salendo a tornanti sulla sinistra si arriva alla Cappella del Buon Pastore 1531 m. (sempre piacevole questo luogo molto panoramico), dove si vede la cresta est della Cima delle Tre Croci (cresta che poi prosegue verso il Massone); continuiamo lungo il sentierino che sale la dorsale passando presso l'Alpe Rossombolmo, più in alto la mulattiera militare (in buona parte ormai "nascosta" dall'erba) raggiunge la zona delle fortificazioni della Linea Cadorna che visiteremo con più calma poi al ritorno.

 Passiamo prima presso una grande Croce per poi arrivare alla panoramica cresta percorrendo la quale in breve arriviamo sulla Cima delle Tre Croci 1872 m. mentre le nuvole si stanno ormai addensando, ma la visibilità rimane comunque buona e permette di ammirare il notevole panorama, in particolare verso le cime della dirimpettaia Valgrande...

(Avendo tempo a disposizione si può anche proseguire lungo la cresta verso il Massone, come fatto in una precedente occasione nel 2015 : Link).
salendo alla Cima delle Tre Croci...
salendo alla Cima delle Tre Croci...
 Un breve sosta e scendiamo tenendoci più o meno sul filo della cresta così da vedere da vicino le trincee delle fortificazioni della Linea Cadorna, per poi tornare alla Cappella del Buon Pastore dove ci soffermiamo (con maggiore comodità), più a lungo; scendiamo per il primo tratto lungo il percorso seguito in salita, poi seguendo sempre le indicazioni del km verticale passiamo dal nucleo di case ristrutturate di Pogalti e più in basso dei ruderi di Wooscht e Farbey, per infine scendere alla stradina asfaltata presso San Bartolomeo da dove proseguiamo per il Santuario del Boden (meta piuttosto rinomata e frequentata, come visto in questa domenica di tempo discreto).

 Dal Boden scendiamo lungo la stradina asfaltata (da segnalare una bella fioritura di Aquilegia atrata proprio a bordo strada...), fino al tornante della cava di marmo dove imbocchiamo la sterrata che traversa in piano il versante tornando così al Forte di Bara da dove scendiamo alla Punta di Migiandone.

 Per questo giro, circa 9 ore e mezza incluse soste e divagazioni.

 Maggio 2024 - Difficoltà E
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una trincea della Linea Cadorna...
una trincea della Linea Cadorna...

vista verso la cresta dei Corni di Nibbio...
vista verso la cresta dei Corni di Nibbio...
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