Dopo circa un mese dall'ultima visita in Valbella ritorniamo sulla cresta che dal Sasso Alto continua verso la Cima delle Locce ( : Link al giro precedente), questa volta raggiungendo la cresta lungo un percorso diverso, che sale direttamente a monte di Valbella superiore lungo la Valle del Rio Riale, e che alla fine si è rivelato il tratto forse più interessante del giro.
Da informazioni raccolte sappiamo che ai tempi risalivano questo versante per raggiungere anche gli impervi pascoli del Meale di S. Antonio posti sul versante opposto della dorsale del Sasso Alto, e infatti nel tratto iniziale abbiamo trovato tratti ancora evidenti del vecchio sentiero...
Con Andrea partiamo da Valbella superiore 855 m. in una giornata piuttosto grigia in attesa di un previsto miglioramento che però (come spesso accade), è arrivato quando l'escursione stava ormai volgendo al termine...
Durante le passate escursioni in Valbella passando dall'abitato di Valbella superiore avevamo sempre traversato il paese lungo il sentiero 580, questa volta seguiamo invece il sentiero 581 che sale a monte dell'abitato entrando nella conca del Rio Riale (così è nominato sulla mappa catastale, in verità con apparente poca fantasia...), entriamo in una tranquilla faggeta seguendo i segni di vernice che portano al guado del torrente che però non superiamo, ma lasciamo il sentiero segnalato qualche decina di metri prima del guado salendo il versante sulla destra idrografica del rio.
Dopo un primo tratto si trovano vaghe tracce del vecchio sentiero che saliva entrando nel contempo nella valle, e si raggiunge un successivo interessante tratto dove si traversa su roccette scure dove si trovano alcune tacche nella roccia scavate per facilitare il percorso, mentre l'ambiente è dominato (sulla destra) dalla soprastante cima del Sasso Negro che
raggiungeremo poi lungo la via del ritorno.
Al termine delle roccette scompare anche la traccia del sentiero, e ci si affaccia su una sorta di largo canale laterale dove si prosegue sempre traversando in salita cercando di seguire il percorso più logico, non ci sono particolari difficoltà a parte la ripidezza dei pendii, tutto questo versante è chiamato, sulla mappa catastale (e anche localmente...), Frugaroi; poi con bel percorso panoramico saliamo a raggiungere la crestina soprastante presso l'affilato spuntone che avevamo già ammirato il mese precedente, salendo dal versante opposto passando dall'Alpe Cangello e dall'Alpe Mucci : Link.
Proseguiamo salendo a fianco delle rocce sopra il colletto presso lo spuntone, per poi raggiungere la dorsale dove, sul versante Valbella, scende il Meale di S. Antonio, e si
arriva al Sasso Alto 1536 m. (in questo tratto vengono alla mente le suggestive immagini qui raccolte durante la precedente visita, quando la galaverna aveva messo in mostra i suoi "artistici" effetti... : Link).
Mentre la visuale (nonostante la foschia) si apre in particolare verso le zone della Valbella che ormai si può dire che ben conosciamo, continuiamo lungo la cresta che sale alla soprastante Cima delle Locce, che nel tratto terminale si presenta rocciosa e piuttosto impegnativa, un tratto che si può aggirare su entrambi i fianchi ovest e sud salendo su versanti ripidi che richiedono attenzione, due possibilità che abbiamo entrambe testato in questa occasione; i percorsi sono intuitivi e si svolgono in gran parte su erba e roccette (queste ultime presenti in particolare sul versante sud), si trova una saltuaria traccia di animali lungo i percorsi.
Sulla Cima delle Locce 1594 m. si ammira la cresta che prosegue verso la Razzarola, cresta che appare piuttosto impegnativa e che lasciamo ad altri più "capaci" (AGGIORNAMENTO : dopo quasi un anno da questa visita, siamo tornati in zona per raggiungere, salendo dal versante Valbella, questo tratto impegnativo della cresta, vedi : questa pagina); dopo una breve sosta su questa panoramica (non in questa occasione) cima, scendiamo lungo il percorso della "via
normale" a questa montagna, la crestina sud-est che scende alla Sella dell'Oca 1374 m. dove transita il sentiero 564 che da Sabbia sale al Colmetto di Cevia (percorso alternativo rispetto al più frequentato sentiero 561).
Dalla Sella dell'Oca la mappa catastale riporta un sentiero che traversa verso ovest terminando presso il torrente principale della valletta del Rio Saccora, un sentiero il cui scopo sembra proprio quello di raggiungere l'acqua, mentre non è chiaro chi potevano essere ai tempi gli
utilizzatori... (una ipotesi è che ci fosse qualche miniera nelle vicinanze).
Il sentiero è ancora ben visibile e si stacca dal percorso segnalato 564 nel punto dove si trova il cartello di foto 59, raggiungiamo in breve il canalino dove scende l'acqua e dove termina il sentiero, proseguiamo naturalmente la traversata (il prossimo obiettivo è raggiungere la Sella del Tossico...), e più avanti si trova una lieve e vaga traccia di animali che aiuta nella progressione, si traversa sotto una roccia caratteristica che può fare da riferimento (foto 63) e saliamo infine alla Sella del Tossico 1377 m. nelle vicinanze del Sasso Negro che naturalmente vale la pena di salire, e così proseguendo verso sud raggiungiamo l'interessante e caratteristica cima del Sasso Negro 1407 m. da dove in particolare si ha una bella visione del variegato versante che scende a Valbella superiore.
Tornati alla Sella del Tossico scendiamo nella valle del Rio Riale che avevamo risalito in mattinata sul versante opposto; inizialmente, poco sotto la cresta troviamo due inaspettati ruderi, si tratta dell'Alpe Scarpie (non riportata sulle mappe), traversiamo in discesa con percorso libero (non abbiamo trovato sentieri evidenti), e raggiunta una dorsalina intermedia la seguiamo per un tratto in discesa prima di traversare decisamente verso destra (nord-ovest) superando il torrente in un punto favorevole, per poi continuare la discesa raggiungendo così il versante e la zona percorsa in salita.
Per questo giro, circa 6/7 ore.
Aprile 2022 - Difficoltà EE
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