Cima Olocchia
2336 m. (e dintorni...)
Valle Anzasca > Ceppo Morelli.
Dopo le varie escursioni in
Valle Olocchia e dintorni, era giusto salire sulla cima omonima... la
Cima Olocchia, una sommità secondaria (in verità poco definita...), della cresta nord-est del
Pizzo Tignaga.
In questa occasione raggiunta però salendo dal versante opposto, da
Ceppo Morelli per
Val Tignaga (percorso più "comodo" e veloce se si arriva in
Valle Anzasca con i mezzi pubblici; una piacevole escursione in una bella giornata dove, in alto e all'ombra, erano presenti la prima neve e i primi tratti ghiacciati della stagione.
(Vedi anche la pagina sul
Monte Roncastello salito successivamente :
link)
Dalla piazza della Chiesa di
Ceppo Morelli si sale per un tratto lungo la strada della
Valle Anzasca per poi scendere sulla sinistra per una stradina che porta nei presi del bel ponte ad arco sull'
Anza; sul versante opposto del torrente si sale seguendo la bella mulattiera (cartelli indicatori), che, passando dall'
Alpe Piana di Ceppo Morelli 1172 m. dopo il ponte sul Torrente Tignaga si
prosegue salendo nel bel bosco ombroso verso la Cappelletta di
Courgil 1374 m. in
Val Tignaga.
Si continua in falsopiano passando il cancello che impedisce agli animali di "fuggire" dalla valle (la presenza degli animali, cavalli in particolare, permette di mantenere agibili i sentieri della
Val Tignaga, che altrimenti, nella parte medio bassa, diventerebbero parecchio disagevoli da percorrere...).
Si arriva a un bivio (a destra si sale a Corte di sopra), si continua sulla sinistra traversando il
Torrente Tignaga e si sale all'
Alpe Corte di sotto 1513 m. (la zona è sempre piuttosto "paludosa"...), si continua salendo al ripiano superiore giungendo a
Cascinone 1798 m. (
Alpe Cascinon d'Chili sulla Rabbini), di cui rimangono solo dei ruderi; il percorso segnalato prosegue sulla destra verso il
Passo del Laghetto, percorso che in questa occasione ho seguito per un tratto, poi ho risalito con percorso libero verso la cresta poggiando sulla sinistra (est).
Link alla cartina ↓
In una giornata limpida (come in questa occasione) non ci sono problemi di orientamento, e il percorso è piacevole e panoramico, viceversa con nebbia o scarsa visibilità possono esserci difficoltà per orientarsi; giunto sotto i risalti della cresta, ho traversato sulla sinistra (est) portandomi verso il pendio (foto
25 e
28] che permette di accedere alla cresta.
Arrivato sul pendio da risalire trovo una traccia intermittente e segni di vernice bianco-rossa, è il percorso che dalla zona del
Passo Tignaga sale al
Pass di Umet (percorso che in verità, non risulta su nessuna delle mappe in mio possesso...); col terreno in buone condizioni si sale senza difficoltà alla cresta (in questa occasione la neve gelata presente ha richiesto un poco di attenzione in più, naturalmente i ramponi erano rimasti a casa...), e si giunge sulla cresta sopra la
Valle Olocchia.
Non è molto chiaro quale sia la
Cima Olocchia 2336 m. rispetto alle varie sommità di questo tratto di cresta (dovrebbe essere una delle due visibili nella foto
44), in ogni caso, per non sbagliare ho proseguito per un tratto lungo la cresta fino a un punto posto a una quota maggiore di quella riportata sulle mappe... Sulla cresta bel panorama circolare, sulla
Valle Olocchia e tutte le cime circostanti, zone ormai ben conosciute...
Ritornato al pianoro sottostante la cresta dove si trova un bel praticello circolare circondato dalle rocce, scende seguendo i segni di vernice (una traccia di sentiero in pratica non è quasi mai presente), fino a incrociare il sentiero che sale da
Girareccio verso il
Passo Tignaga, nei pressi del bel pianoro di
Piana Schcüma ca. 1920 m.
Visto che il sentiero che sale da Girareccio ancora non lo avevo percorso, scendo sulla sinistra nel bel bosco di larici verso il pianoro dell'
Alpe Girareccio 1655 m. (o
Girareggio... forse questo dovrebbe essere il giusto toponimo), già visitato in un giro precedente (
link); proseguo poi la discesa fino a
Laveggio 1366 m. corposo alpeggio posto in bella posizione panoramica, dove le baite sono state quasi tutte ristrutturate; a ricordo dei tempi passati, un pannello racconta la vita come si svolgeva all'alpe una volta.
Per leggerlo con più calma, o per chi non è ancora passato di qui, ecco il link al relativo file PDf :
Laveggio
Dopo una rilassante sosta sulla panchina panoramica, lasciando la zona soleggiata si scende nel bosco verso l'
Alpe Piana di Borgone 1117 m. qui traversando sulla sinistra (ovest) si può scende subito verso Ceppo, oppure si può continuare in discesa sulla destra verso
Borgone arrivando a incrociare il "Sentiero della Salute" che, con un lungo traverso verso ovest, riporta sempre a
Ceppo Morelli.
Tempo per questo giro, circa 7 ore.
Settembre 2017 - Difficoltà
EE
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