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Dalla Val Gronda alla Sassolenda per il Colle del Canarisun...


  Dalla Val Gronda alla Val Sassolenda

   Per la Bocchetta di Canal Rossone (
Colle del Canarisun...)

 

 Una escursione del luglio 2020 "recuperata" dopo un paio d'anni, l'avevo accantonata sia perchè non si era raggiunto l'obiettivo previsto (la cima della Punta Ventularo), e anche perchè si era svolta quasi interamente nella nebbia fitta che ha nascosto quasi del tutto il panorama, ma dopo avere raggiunto successivamente la cima nel mese di ottobre 2022 ( : Link) lungo il versante opposto, tornando a rivedere le immagini raccolte nel 2020 ho visto che alla fine alcune foto erano comunque meritevoli nonostante la nebbia, in particolare i fiori "bagnati" facevano la loro bella figura...

linguaccia...
linguaccia...

 Con Andrea, Dario, Francesco e Stella partiamo da Rassa entrando (sentiero 261) in Val Gronda passando dalla Cappella presso il bivio per la Val Sassolenda (sentiero 262 da dove poi ritorneremo), arriviamo nella zona di Goreto dove si trovano le indicazioni (foto 6) per il meno frequentato e a tratti poco evidente sentiero 261b che sale il versante sulla sinistra idrografica della Val Gronda.

 Passiamo dall'Alpe Stüa 1492 m. e poi dall'Alpe Campo 1710 m. dove si inizia a notare la notevole fioritura presente su questi pendii prativi, dopo aver salutato una anziana mucca a cui era rimasto un solo corno continuiamo la salita nella nebbia sempre più fitta in un ambiente veramente molto "bagnato" (ma eravamo già fradici per il tratto percorso in precedenza); il percorso da seguire non era molto evidente ma arriviamo comunque all'Alpe Cossarello 2090 m.

ragnatela bagnata...
ragnatela bagnata...

 Dall'Alpe Cossarello (qui bivio col sentiero 261c per il Passo della Rossa) continuiamo la salita lungo il percorso 261b poggiando prima sulla destra per poi traversare alti sopra il canale del Fosso Dirupato (che naturalmente non vediamo, la visibilità era di alcuni metri...) per poi raggiungere infine la stretta Bocchetta di Canal Rossone 2430 m.

 Qui nonostante le condizioni quasi proibitive, con Andrea proviamo comunque a salire lungo la cresta ovest del Ventularo (non avendola mai vista in precedenza, altrimenti credo proprio che non avremmo nemmeno tentato...), arriviamo fino al tratto più affilato dove la visibilità ha permesso per un momento di vedere i pendii erbosi finali per la cima, ma a questo punto non valeva la pena rischiare in quel modo sui traversi con erba bagnata che si prospettavano, e torniamo così alla bocchetta.

Val Sassolenda...
Val Sassolenda...

 Dal Colle del Canarisun (così era chiamato localmente il passaggio, come riportato sulle vecchie indicazioni presenti al bivio per la Sassolenda alla Cappella dei Riveit, vedi l'immagine in fondo a questa pagina), raggiungiamo il Lago grande di Scarpia 2277 m. e all'incrocio col sentiero 262 della Val Sassolenda; scendiamo passando nelle vicinanze del Lago piccolo di Scarpia (praticamente invisibile in questa occasione...) raggiungendo l'alpeggio più "alto" del Comune di Rassa, l'Alpe Laghetto 2219 m.

 Dall'Alpe Laghetto si scende ripidamente nella valle e siamo così nella zona in cui la ormai celebre fioritura della Val Sassolenda si mostra in tutta la sua bellezza (bagnata, in questo caso...), fioritura che avevamo già notato durante la prima visita in questa zona, sempre traversando dalla Val Gronda lungo uno di quei percorsi quasi dimenticati ( : Link).

Aquilegia...
Aquilegia...

 Continuiamo la discesa traversando a valle dell'Alpe Sassolenda ancora caricata (incrociamo anche le mucche al pascolo), poi più in basso passiamo dalla bella Frazione Piana e infine lungo la mulattiera, giungiamo al bivio con la Cappella dei Riveit e in seguito si ritorna a Rassa.

 Per questo giro, circa 9 ore e mezza incluse le divagazioni.

 Luglio 2020 - Difficoltà EE

immagini ↑→  




prati fioriti...

prati fioriti...

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indicazioni...
indicazioni...
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