Ritorno sul versante che sale verso i Laghi Creil (vedi questa pagina), questa volta per visitare un altro di quei numerosi alpetti "dimenticati" presenti sulle montagne Ossolane, l'Alpe Malagrin... riportato ma non nominato sulle cartine.
E anche questa volta è l'occasione per recuperare i vecchi toponimi, quelli "giusti"... e pure in questa occasione la Mappa Rabbini si rivela affidabile, i nomi lì riportati corrispondono a quelli correntemente usati dalla gente del posto (interpellata in diverse occasioni), personalmente ritengo che i nomi usati dai locali siano sempre quelli corretti, e non le storpiature o "italianizzazioni" riportate sulle cartine, specie quelle più recenti...
Si parte da Fondovalle 1219 m. e passando da Fracchie si segue per un tratto in discesa la vecchia strada che saliva in Formazza lungo i tornanti delle Casse prima della realizzazione della galleria elicoidale; si giunge alla deviazione per Antillone che si raggiunge lungo la mulattiera.
Si passa vicino alla Chiesa dove attualmente (agosto 2016) sono in corso lavori di recupero della struttura, e si segue il sentiero segnalato per l'Alpe Vova, sentiero che si abbandona presso il masso che segnala la deviazione per l'Alpe Alla Scala (foto 5), alpe che si chiama in realtà Alpe Crorel di sotto...
Il sentiero a tratti è poco evidente, sono comunque presenti segni di vernice che aiutano nell'orientamento, in particolare nella prima parte, giunti in una zona con felci si traversa sulla sinistra in piano, in seguito la traccia riprende a salire nel bosco passando da una balma (foto 7 e 8), poi si continua nel bosco sulla sinistra della balma portandosi in breve ai prati dell'Alpe Crorel di sotto 1788 m. (Alpe alla Scala).
Qui bel panorama sulle montagne del versante opposto della valle (in questa zona erano presenti numerosi formicai, non ne avevo mai trovati in così gran numero...), bella vista anche sulle rocciose cime vicine al Pizzo Martello (link).
Portandosi vicino al bosco sulla destra, si trova l'inizio del sentiero segnalato (foto 16), che traversa tutto questo impervio versante; si scende prima a superare il largo canale del Rio di Crorel (Rio di Foppiano sulle mappe), per poi traversare verso il bosco successivo (foto 19) dove inizia una lunga cengia che permette di superare questo versante.
Il sentiero è evidente e non presenta difficoltà, bisogna comunque sempre tenere presente dove si sta camminando, e cioè a poca distanza da un gran salto nel vuoto...
Si giunge a un grosso larice con un segno di vernice quadrato (foto 37), qui sulla destra sale per circa 150 m. il sentierino (non segnalato), per Malagrin, la traccia è poco evidente e sono presenti solo pochi segni di taglio, ma il percorso si intuisce, giunti nelle vicinanze dell'alpe si trovano dei gradini (foto 39) in una zona dove grossi alberi caduti intralciano il percorso.
Si arriva così ai ruderi dell'Alpe Malagrin 1736 m. a fianco della prima baita, si vede ancora la sorgente dell'alpe, poco oltre, sopra a quello che rimane dei prati dell'alpetto, una balma.
Ritornati al sentiero segnalato si scende per poi traversare un canale roccioso generalmente asciutto (foto 51), si tratta del Rivo Malagrin, qui è presente anche un cavetto metallico (un
altro si trova più avanti in un tratto franoso), poi si continua con percorso sempre panoramico sul versante opposto e il fondovalle, portandosi verso il bosco alla fine della cengia e di questo bel traverso.
Un tratto nel bosco porta verso la zona dell'Alpe Vova, uscendo sulla stradina dove si incontrano le prime baite (foto 63 e 64), in estate qui la traccia è praticamente "invisibile"... comunque basta salire nel bosco sulla sinistra della foto 64 e la si ritrova.
Sceso per un tratto la stradina, al bivio segnalato per Antillone seguo questo sentiero che traversa il versante della montagna, giunto alla caratteristica roccia di foto 66 vale la pena scendere sulla destra per portarsi nella zona dell'Alpe Picanzolo ca. 1300 m. un alpeggio interessante, con le sue caratteristiche costruzione di pietra e legno e la sua Cappelletta posta sul bordo del precipizio che si vede dal versante opposto della valle.
Risaliti da Picanzolo al sentiero soprastante, si traversa ancora una volta il canale del Rio di Crorel e si ritorna ad Antillone e poi a Fondovalle.
(Per "localizzare" i luoghi visitati, vedi anche l'immagine in fondo alla pagina).
Tempo per questo giro, circa 5 ore (senza fretta...).
Immagini del 3 agosto 2016. Difficoltà EE
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