Visita con Andrea a una zona poco frequentata a cavallo tra Antigorio e Formazza, la conca dei Laghi Creil nascosta sul versante sud-est del Monte Giove.
Un percorso vario e interessante, visitando ambienti molto variegati, dagli ombrosi boschi che salgono verso i pochi ripiani erbosi, poi i ripidi prati dove scorre il riale che scende dalla conca dei Laghi Creil, la vista della bella cresta dei Corni di Foppiano e del Pizzo Martello (salito in precedenza, vedi questa pagina), poi le pietraie e le interessanti rocce poste sul versante che sale alla cresta est del Monte Giove, dove si possono incontrare gli stambecchi, e infine il panorama che si può ammirare dalla cima (se si ha la fortuna di trovare la giornata giusta...).
(vedi anche la pagine della salita per la : via normale).
Usciti dalla galleria che dopo Foppiano sale in Formazza, si giunge a Fondovalle (località Fracchie), a 1219 m. si segue a piedi per un tratto la vecchia strada che scende verso i tornanti e poi si trova sulla destra la stradina che traversa verso Antillone 1249 m. passando prima dall'omonimo laghetto.
Giunti alla Chiesetta di Antillone si segue il sentiero (cartelli) che traversa verso Vova, dopo una decina di minuti si arriva a un grosso masso [foto 10] al bivio del sentiero che sale all'Alpe Crorel di sotto (questo è il toponimo corretto dell'Alpe alla Scala riportato sul masso e sulle cartine...); il percorso è segnalato dai classici segni di vernice e la traccia è abbastanza evidente, solo in un tratto subito dopo aver salito un canalino, il sentiero si perde un poco tra l'erba e le felci, qui non bisogna salire, ma si traversa in piano verso sinistra dove, nel bosco, si ritrova la traccia.
Si arriva a una bella balma chiusa da un muro [foto 12], qui bisogna traversare sulla sinistra, e poi entrando nel bosco si ritrova la traccia [foto 15] che continua a salire per giungere al bel pianoro dell'Alpe Crorel di sotto 1788 m. (Alpe alla Scala), qui bella vista sulla cresta che dal Pizzo Martello prosegue ai Corni di Foppiano, vista che ci accompagnerà per un buon tratto del percorso.
Si sale sul prato alle spalle dell'alpe e vicino al bosco si ritrova la traccia che prosegue la salita, poi si esce dal bosco dove si trova l'ultimo segnavia [foto 21], qui si continua a salire avendo come riferimento il costone visibile nella foto 22 dove si vede una fascia di roccia orizzontale più chiara, salendo in quella direzione si arriva a un canalino poco accentuato e, traversandolo dove si trovano delle roccette, si ritrova il sentiero che traversa su una cengia e poi sale per superare il costone.
Si continua sui ripidi prati con percorso non obbligato, su un pianoro si trova il rudere di un baitello (l'Alpe Crorel di sopra), costruito al riparo da un grosso masso, si supera il rio e si risale sulla sua destra idrografica.
Molto bello questo tratto del percorso... sui verdi prati dove era ancora presente una bella fioritura (dovuta alla presenza dell'acqua), tra cui numerosi piante di aglio, e la vista della bella cresta sulla sinistra.
Qui scende il torrente che sulle mappe è chiamato Rio di Foppiano, toponimo che però non ha alcun riscontro tra la gente dei paesi della valle... da loro è invece chiamato Rio di Crorel, nome riportato anche sulla Mappa Rabbini...
Più in alto si traversa nuovamente il rio per poi salire a un altro ripiano [foto 45 46 e 47], seguendo gli ometti si prosegue verso il ripiano superiore dove iniziano le pietraie ed in seguito si giunge al primo dei Laghi Creil, sempre seguendo gli ometti si arriva ai due laghi superiori (un altro più piccolo è presente più in basso, ma in questa occasione era asciutto).
Qui terminano le segnalazioni, per proseguire verso la cima del Giove siamo saliti prima sulla sinistra tra grossi blocchi e nevai residui passando vicino alle belle pareti che sostengono la piatta cresta sud del Giove [foto 56 e foto 70 vista dall'alto], continuando poi sulla destra in direzione delle pietraie che scendono dalla cresta est del Monte Giove [foto 61 e 63].
In questa occasione abbiamo raggiunto la cresta intorno ai 2900 m. disturbando il riposo di una famigliola di stambecchi che stazionava in loco... altri stambecchi si vedevano traversare saltellando tranquillamente sulle franose cenge sopra i precipizi del versante nord della montagna [foto 68].
Seguendo la cresta di sfasciumi e aggirando uno spuntone, si arriva in breve sulla cima del Monte Giove 3009 m. notevole punto panoramico anche a causa della sua posizione centrale, in questa occasione le nuvole in arrivo (come previsto), hanno un po' limitato la visuale, che comunque è stata migliore rispetto alle due visite precedenti, quando la cima era immersa nella nebbia...
Per il ritorno, abbiamo seguito il sentiero della via normale, poi traversato verso il Lago Busin inferiore e quindi seguito il sentiero segnalato che passando dall'Alpe Giove 2159 m. scende nella bella conca dell'Alpe Vova, poi scendendo sulla stradina si trova sulla sinistra (cartelli), il bel sentiero che traversa nel bosco e ritorna ad Antillone.
Tempo per la salita, circa 5 ore.
Per il giro descritto, circa 9 ore.
Difficoltà EE - Agosto 2015
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