Dopo le precedenti visite, da Crevoladossola a Pontemaglio (link), e da Chioso a Premia (link), per completare la visita delle zone a fondovalle della bella e interessante Valle Antigorio, rimaneva ancora il tratto intermedio, da Premia a Pontemaglio...
Per la logistica non ci sono problemi utilizzando il servizio di autobus della valle; se si giunge in zona in auto, la si può lasciare a Pontemaglio e salire con l'autobus di linea fino a Premia.
Naturalmente è un giro da fare con calma, dedicando del tempo per visitare i vari nuclei, abitati e non, alla ricerca di particolari e angoli interessanti... limitarsi a seguire il percorso indicato dai cartelli segnaletici, senza andare a "curiosare" tra i paesi (e non solo), avrebbe poco senso in un giro come questo...
LINK : Comune di Premia
Giungendo a Pontemaglio in auto, si può parcheggiare presso la fermata autobus sulla sponda destra idrografica del Toce, oppure (come in questa occasione, con Fiorenzo), dietro la Chiesa di Pontemaglio dove si arriverà al ritorno.
In questa occasione non siamo partiti dal "capoluogo" (avendolo già visitato in precedenza), ma dalla frazione Piazza (fermata autobus prima della discesa).
Si traversa la frazione e poi si segue per un tratto la strada asfaltata (i tratti percorsi sull'asfalto, sono stati veramente pochi in questo giro...), giungendo alla frazione di Rozzaro 780 m. e dopo la visita al villaggio, dalla strada statale si seguono le indicazione per l'Oratorio di San Bernardo, nascosto nel bosco; interessante la visita all'Oratorio (che aveva anche funzione di ospizio per i viaggiatori diretti ai passi di confine della Val Formazza, la sua costruzione risale al XIII secolo a cui seguirono vari interventi nei secoli successivi.
Tornati a Rozzaro seguiamo la mulattiera che traversa nei prati verso la frazione Pioda che si è rivelata molto interessante e piacevole da visitare; spicca, dietro la casa della "Società di Mutuo Soccorso delle Cinque Ville di Premia", una costruzione settecentesca riccamente decorata, nei pressi la costruzione col camino di foto 39, normalmente chiusa, contiene il forno del pane e al piano inferiore un interessante frantoio che si può ammirare guardando tra le inferriate.
Dopo la visita a Pioda si esce dal paese verso i prati seguendo i cartelli indicatori, in alto si vede la frazione Cresta (suggestiva, in questa occasione, la visione del Corno Cistella innevato sullo sfondo), con piacevole percorso nei prati ancora ben tenuti si giunge alla Cappella di foto 52 e a un bivio, sulla destra (ovest) si va verso Baceno (qui, in verità, il cartello che indica la nostra meta successiva, punta anch'esso verso Baceno...), comunque si prosegue in discesa verso la strada statale che si traversa, iniziando così la discesa verso la piana di Verampio.
Si scende lunga una tranquilla mulattiera che passa da Balmacore e arriva a superare il Torrente Devero su un ponte, giunti sulla larga piana, facciamo una breve deviazione per ammirare le famose marmitte dei giganti, poi
riprendiamo la traversata verso sud deviando verso il Toce per vedere da vicino la Centrale Enel di Crego progettata (come la vicina Centrale di Verampio), dall'architetto milanese Mario Portaluppi, e costruita nel periodo 1917/1919 quando il Portaluppi aveva solamente 25 anni...
(A fianco della Centrale, la palazzina liberty dove alloggiavano i tecnici... lo stile è identico a quella di Cadarese, ma questa appare in rovina, e attualmente è affisso anche il cartello vendesi...).
LINK : Piero Portaluppi
Proseguendo lungo la piana si arriva alla Centrale Enel di Verampio, costruita negli anni 1910/1912, la Centrale Ettore Conti (Ettore Conti, conte di Verampio fondò nel 1901 la Società per Imprese Elettriche Conti & C che fu la prima in Italia a realizzare trasporti di energia elettrica a grandi distanze : Link
Si prosegue la traversata lungo la mulattiera sottostante la strada asfaltata, e si giunge a Braccio Dentro e poi a Braccio e a Crodo (Crodo e alcune sue frazioni, le avevamo già visitate in precedenza, vedi questa pagina), qui seguiamo una variante al percorso "ufficiale" di fondovalle, salendo alla frazione Emo dalla quale lungo una mulattiera che traversa il piccolo Rio d'Oro e scende alla frazione Vegno, poi in breve si scende alla strada statale e si traversa su un ponticello il Toce per portarsi ad Alpiano Superiore (località di partenza di un più impegnativo giro verso il Monte Larone, link).
Un tratto lungo il versante sinistro idrografico del Toce, e ritorniamo brevemente un'ultima volta sul versante opposto, a Rencio per vedere il "Castello" di Rencio, interessante costruzione posta su un enorme blocco di roccia, ormai diroccata; una delle varie fortificazioni costruite in Ossola per controllare il territorio : Link
Ritornati nuovamente sul versante sinistro idrografico del Toce, si passa presso le poche abitazioni di Gianzana 418 m. e lungo i tranquilli prati (concimati di recente...), ritorniamo a Pontemaglio.
Tempo per questo giro, circa 7 ore incluse soste e divagazioni.
Marzo 2017 - Difficoltà E
immagini ↑→
immagini ↑→