Ritorno in Valle Anzasca (dopo qualche tempo...) dove ci sono ancora numerose "cose da fare" e luoghi da visitare; in questa occasione per un giro interessante e piacevole alla ricerca di un alpetto piuttosto "misterioso" che è riportato solo sulla Mappa Rabbini, dal nome abbastanza enigmatico, Sassnágiu... su cui abbiamo fatto alcune ipotesi, come un qualche riferimento alla parete rocciosa sottostante al poggio su cui si trova, ma non vi è nulla di certo... (Durante un giro successivo in Valle Anzasca abbiamo parlato col gentile proprietario dell'Alpe Cortflec, che è stata l'unica persona incontrata che era a conoscenza del nome di questo alpetto, e il toponimo dialettale con cui è conosciuto è Sassnág...
Questo alpetto, chiedendo informazioni ad alcune persone incontrate vicino a Madonna, sembra sia sconosciuto anche alla gente del posto... ma naturalmente può essere che venga chiamato con un altro nome, si tratta comunque di un alpetto abbandonato e dimenticato da lungo tempo...
Questa escursione è stata anche l'occasione per provare l'impegnativa e panoramica traversata del Vallone del Rio di Meggiana, da Camugher a Sarcera, per la Pioda Bianca; una idea che avevamo avuto durante i giri verso il Pizzo Castello osservando questo complicato e interessante vallone, da notizie raccolte in loco sapevamo solamente che bisognava passare nella zona della caratteristica roccia chiara chiamata Pioda Bianca, e alla partenza di questo giro parlando con due gentili signori del posto, veniamo a sapere che fino alla Pioda Bianca traversano le capre (per cui ci dovrebbe essere una traccia), e in zona ci va anche il pastore per portare il sale per gli animali... (in questo genere di escursioni naturalmente si parte con un programma, ma bisogna sempre essere "aperti" a possibili varianti e divagazioni...).
(La vecchia carta IGM in verità riporta un sentiero che traversa il vallone, che va dall'Alpe Ceresole fino al versante sud del costone di Camugher, e lo raggiunge intorno ai 920 m. e avevamo anche provato a traversare da Ceresole, ma un "muro" di rovi bloccava letteralmente il percorso...).
Con Andrea saliamo a Cimamulera e a Madonna fin dove termina la strada asfaltata
(poche possibilità di parcheggio vicino alla Chiesetta), e seguiamo il percorso della "Strà Granda" della Valle Anzasca (Link) fino all'Oratorio di San Carlo Borromeo dove sulla destra (nord) si trovano inizialmente dei segni di vernice rossa che portano a salire il versante dove si devono superare numerosi vecchi terrazzamenti.
Si segue la vernice solo per un breve tratto, poi si sale cercando i passaggi che
permettono di superare i muri dei terrazzamenti; in pratica si sale vicino al "confine" tra i territori dei Comuni di Castiglione e Piedimulera (un tempo invece, ad est era territorio del Comune di Cimamulera); più in alto si incrocia una traccia che traversa e vale la pena seguirla verso est per vedere la bella e interessante baita del Groppo (Grup) a 711 m. (riportata ma non nominata sulla IGM), dove si
vedono diverse incisioni, alcune apparentemente piuttosto "datate".
Dal Grup si sale poggiando sulla sinistra (ovest) tenendo come riferimento la carta IGM dove è riportato il confine comunale e anche la posizione (senza nome né quota) dell'alpetto di Sassnágiu che raggiungiamo a ca. 810 m. dopo un tratto abbastanza "scomodo" e ripido che superiamo cercando le tracce di passaggio degli animali; scendendo dai ruderi verso sud, ci si porta su un bel poggio panoramico con vista sulla Valle Anzasca (siamo sopra le rocce che si vedono, in alto, sulla foto 18).
Il programma di questa escursione era "aperto" a varie possibilità a seconda del terreno incontrato, e a Sassnágiu visto il terreno favorevole, decidiamo di provare a salire direttamente a Camugher, e infatti
troviamo anche vaghe tracce di un vecchio sentiero (la regola che gli alpeggi erano tutti collegati tra di loro, è quasi sempre corretta...).
Saliamo seguendo preferibilmente le tracce degli animali (che in questo giro sono state certamente di grande aiuto..), e poggiando a sinistra (ovest) ci portiamo sulla panoramica dorsalina posta sul versante est del canale del Rio Meggianella, in alto, sul versante opposto, si vede una parete rocciosa; con bel percorso saliamo fino alla fascia rocciosa che sorregge il pianoro di Camugher dove il vecchio sentiero continua lungo un canalino sulla sinistra (foto 42 e 43), prima però traversiamo
brevemente verso est verso un poggio panoramico dove si vede il versante sinistro idrografico del Vallone del Rio di Meggiana, versante che poi traverseremo.
Dopo gli ultimi scalini del vecchio sentiero giungiamo ai primi ruderi (è possibile che qui ci fosse una teleferica in passato), e poi, poco più in alto, al pianoro dell'Alpe Camugher 1099 m. dove osserviamo ancora il complicato e interessante Vallone del Rio di Meggiana e si nota, lungo il versante sin. idrografico una intermittente traccia di sentiero che traversa verso il centro del vallone sopra alla caratteristica roccia chiara della Pioda Bianca; l'osservazione permette di farci alcuni riferimenti da raggiungere durante il traverso, come la cascata sopra la Pioda Bianca, e la piccola frana successiva, rimane l'incognita del tratto sul versante destro idrografico (che è anche quello che, osservato in passato dalla via normale per il Pizzo Castello, appariva più complicato e impegnativo...), ma visto l'orario favorevole, e la bella e tiepida giornata, valeva la pena provare in questa occasione prima che arrivi la neve e il gelo nelle settimane successive...
Dal pianoro traversiamo in leggera discesa e troviamo subito una lieve traccia di animali che si è rivelata molto utile... poco più avanti si traversa
in salita (siamo sopra a un salto), per poi scendere traversando il complicato versante, giunti su un costone secondario si scende sulla destra per un canalino (passaggio
obbligato), per raggiungere il bosco sottostante dove la traccia risale, qui invece scendiamo ancora per poi traversare sotto una paretina
oltre la quale si giunge a un altro passaggio obbligato che permette di scendere (ripido) e raggiungere la cascata sopra la Pioda Bianca.
Si prosegue cercando la traccia che vedevamo dall'alto (traccia che però, una volto in loco, appare meno evidente...), traversiamo alla piccola frana dove si trova il "portasale" per le capre, e da qui in avanti il percorso è più evidente e si trovano anche i classici tagli col falcetto; si continua superando alcuni canalini, e guardando indietro ci si rende conto di
quanto sia impervio il versante che scende da Camugher...
Dopo aver superato il più profondo canale del Rio Comunale si traversa ancora
uscendo presso le baite allineate di Sarcera), e sul sentiero segnalato che si segue in discesa tornando a Madonna.
Tempo per questo giro, circa 6 ore.
Percorso impegnativo - Novembre 2019
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