Una panoramica escursione lungo il versante destro orografico della bella Val Bianca già visitata in precedenza, vedi le pagine dell'Alpe Vallar 1971 m. e Alpe Lavazzero (link), e del Casetto Era (link).
Il percorso sale verso le due cime "minori" del Pizzo Vallar e del Pizzo Ciapè, cime minori ma non per questo meno interessanti... anzi, è una di quelle escursioni che si apprezzano proprio per l'ambiente solitario e appartato in cui si svolgono...
In questa occasione, usando i mezzi pubblici, sono partito da Pontegrande, se si giunge in zona in auto (e si prevede il ritorno alla località di partenza), conviene naturalmente partire da Barzona.
Da Pontegrande 523 m. si sale tra le strette viuzze del paese seguendo Via Barzona (cartelli indicatori e segni di vernice), la bella mulattiera in breve porta a Barzona 688 m. dove si segue il percorso verso l'Oratorio della Madonna del Sassello 951 m. qui si sale seguendo le indicazioni per Cresta.
Si arriva all'Alpe Cresta 1129 m. dove il percorso prosegue salendo sulla dorsale boscosa e passando vicino all'Alpe Cingora 1283 m. posta sulla sinistra; la traccia risale sempre nel bosco, poi si trova qualche punto in cui si ha qualche bella vista panoramica verso il versante opposto della Valle Anzasca, e anche sull'impervio versante dove si trova la Miniera dei cani (link).
Il percorso è sempre segnalato dai classici segni di vernice, ma a volte non è sempre evidente, comunque non ci sono problemi di orientamento, basta seguire sempre la dorsale aggirando eventualmente qualche punto ripido.
Salendo si esce dal bosco e il panorama si apre anche verso il versante opposto della Val Bianca, e naturalmente verso la testata della valle; sulla destra si vede l'Alpe Vallar 1769 m. (da non confondere con "l'altra" Alpe Vallar, posto di fronte sul versante opposto, link).
Proseguendo lungo la dorsale erbosa si trova qualche tratto ripido, la traccia diventa poco evidente e anche i segni di vernice sono più radi; giunti su una prima crestina, si vede di fronte il versante finale che porta alla cima [foto 40], in questa zona, ma ancora di più durante la discesa sotto il Passo Vallaretto, si poteva ammirare una notevole fioritura di Genzianella ramosa...
Giunti sulla crestina si traversa verso nord e si arriva sulla cima del Pizzo Vallar 2275 m. proseguendo la cresta scende verso il più basso Pizzo Ciapè, la crestina non è banale, e viste le attuali precarie condizioni fisiche, ho preferito scendere sulla pietraia sul fianco della cresta dove si trova una lieve traccia [foto 49] che porta verso la cima del Pizzo Ciapè 2186 m.
Per il ritorno, se si deve tornare a Barzona si può scendere all'Alpe Lavazzero e seguire il sentiero che riporta a valle (vedi la parte finale di questo giro), in questa occasione invece ho traversato verso sud al Passo Vallaretto 2121 m. (zona già visitata, però diversi anni fa, in uno dei primi giri in montagna...).
Il versante del Vallaretto è molto ripido, ciò nonostante diverse baite erano state qui costruite sfidando le possibili slavine, la più alta a 1995 m. è stata recuperata nel 2012 diventando un bivacco aperto agli escursionisti che risalgono questi ripidi versanti.
Il sentiero segnalato scende a superare il Rio di Roletto e continua verso l'Alpe Troggione 1350/1405 m. da dove si può anche scendere verso Vanzone, in questa occasione ho invece seguito il percorso per Ronchi, Roletto, Ronchi fuori e Battiggio (fermata bus) a fianco della strada della Valle Anzasca.
Tempo per questo giro, 7/8 ore.
(Per la salita al Pizzo Vallar, circa 4 ore).
Settembre 2016 - Difficoltà EE
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