La Scheggia è la più alta cima posta tra la Val Vigezzo e la Valle dell'Isorno/Fenecchio; la cresta sommitale è divisa da un caratteristico intaglio chiamato la finestra, frequentemente salita per il panorama che offre e il facile accesso per la cresta sud-sud-est dall'Alpe Anfirn - Alpe Forno e anche per la cresta sud-ovest passando dal Pizzo Locciabella 2340 m.
In questa occasione la salita è avvenuta dal selvaggio versante del Rio Fenecchio, percorso lungo e faticoso oltre che per il notevole sviluppo anche per il dislivello, di circa duemila metri.
Da Pontetto si segue il percorso per l'Alpe Nezza (vedi questa pagina), il tratto per giungere all'inizio del sentiero che sale a Nezza è sempre disagevole, ed è ulteriormente peggiorato (alcune frane), dopo l'ultima visita...
Dall'Alpe Nezza 1034 m. si sale lungo la dorsale boscosa incontrando altre baite e numerosi terrazzamenti che fanno intuire come poteva essere questa zona un tempo, Nezza era uno degli alpeggi più importanti della zona, a 1217 m. si trovano i ruderi dell'Alpe Foiata e si continua la salita seguendo quando visibili, le tracce di passaggio degli animali che, come spesso accade, indicano il giusto percorso.
Per raggiungere il punto quotato 1576 m. sulle mappe si raggiunge il filo di cresta salendo un ripido pendio erboso e superando un tratto esposto (questo è il tratto più impegnativo della prima parte della salita), il percorso alterna tratti boscosi e salti di roccia, che sul versante sinistro (nord-ovest), precipitano verticali nella valle del Rio Fenecchio.
Si arriva sui prati del punto quotato 1738 m. dove iniziano i larici, e con belle vedute panoramiche si sale preferibilmente sul versante destro della cresta seguendo le tracce degli animali e uscendo sul dosso a quota 2065 m. dove ci si affaccia sull'ampio fornale sottostante la Scheggia.
[Dal colle a 2065 m. si può scendere nel fornale sul versante nord della Scheggia e salire alla cresta dal largo canalone visibile nella foto 34, o anche salire verso la Cima del Quadrello lungo il suo versante nord-est; percorsi più "tranquilli" rispetto alla cresta, che è più impegnativa ma anche più interessante...]
Proseguendo la cresta diventa rocciosa, i primi risalti [foto 23] si possono superare direttamente e poi si passa sul versante destro (ovest) dove con percorso esposto si raggiunge un canalino [foto 25 e 26] dove la neve può rimanere a lungo, che si risale direttamente oppure (come in questa occasione, non avendo portato i ramponi), sul fianco e uscendo sulla pietraia che porta verso la sommità della Cima del Quadrello (cima non segnata e non quotata sulle mappe), di fronte si vede la Scheggia, che però appare ancora lontana...
Si raggiunge la cresta del Pizzo Locciabella 2340 m. e si sale aggirando eventualmente sul fianco alcuni risalti, lungo il percorso si passa davanti allo sbocco di tre canali che scendono sul versante di Fenecchio, il terzo in particolare, più largo, sembra una facile via alternativa per raggiungere questa cresta dal versante nord, e si giunge infine sulla cima della Scheggia a 1466 m.
Per la discesa (che si intuisce molto lunga, come la salita...), si segue la cresta Pizzo Locciabella, Bocchetta di Cazzola, Monte Loccia di Peve, Monte Alom, Croce di Rovareccio, Cima la Sella, Alpe Pescia e si scende a Masera.
[Si possono trovare comunque percorsi alternativi di discesa più corti, ad esempio dal Monte Loccia di Peve si va sulla cresta Monte Margineta - Monte Mater e si scende verso Druogno].
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