Ritorno sul versante dell'Alpe Groppo, già visitato altre volte, ma è sempre bello tornare qui, (naturalmente per tornare, ci deve sempre essere qualcosa "di nuovo" da vedere... perchè con tutti i luoghi che ci sono da visitare solamente in Ossola, per cui non basta una vita, sarebbe un peccato andare a ripetere cose già fatte...).
Lo spunto per questo giro, è stata la vista di una grossa rampa che sembrava permettere di raggiungere più direttamente la cresta vicino alla cima della Corona di Groppo, rampa osservata durante le due visite precedenti in zona, al Corno di Cramec (link), e alla cima dei Croselli (link) [foto 1].
Vista dal basso, la Corona di Groppo (nome assolutamente adatto a questa cima...), appare come una bastionata rocciosa non particolarmente interessante, ma salendo sulla rampa si rivela in tutta la sua imponenza... viene solitamente salita seguendo la cresta che la collega col Corno di Cramec, ma il percorso seguito in questa occasione si è rivelato più interessante.
Un ulteriore stimolo per ritornare ora in questa zona, è l'annunciato progetto Interconnector che prevede di far transitare, proprio sull'altopiano sotto la Corona del Groppo, una nuova linea elettrica ad alta tensione con naturalmente la posa dei relativi enormi tralicci....
Quando accadrà, avremo comunque il ricordo della visita in questa bellissima giornata, quando la zona era ancora incontaminata...
Si parte con Andrea e Francesco poco dopo il paese di Passo vicino al parcheggio (ca. 800 m.), dove solitamente si parte per salire alla bella zona di Salecchio, ma noi
andiamo sul versante opposto... si sale inizialmente lungo la stradina della cava seguendo il percorso segnalato per l'Alpe Groppo; dopo il sempre spettacolare passaggio del canale del Rivo di Nessina, si continua passando dalle baite di Pianezza di Nessina 1434 m. e Pianezza di sopra 1631 m.
Dopo il passaggio del Rio Pe di Pilone (in alto si può
ammirare la sua notevole cascata), il sentiero prosegue tortuoso in una zona con rigogliosa vegetazione che a volte può mascherare la traccia (in questo caso occorre attenzione se non si vede bene dove si poggiano i piedi, visto il terreno accidentato...).
Il sentiero si avvicina alla cresta che sorregge il caratteristico sperone del Groppo, e nel punto più vicino a essa, si nota una traccia di animali che traversa verso destra (sud) (che seguiremo poi al ritorno); il sentiero risale sulla sinistra (nord) il fianco dello sperone e giunge sul pianoro dell'Alpe Groppo 2017 m.
In questa occasione ci siamo portati anche sulla sua estremità verso ovest fino al punto in cui si vede, giù in basso, il paese di San Rocco; qui si nota un vecchio palo di legno dove molto probabilmente un tempo era presente una Croce, è questo l'unico punto in cui si vede San Rocco...
Dall'Alpe Groppo seguiamo per un tratto il percorso segnalato per il Passo omonimo, poi giunti sui pianori superiori proseguiamo con percorso libero verso l'altopiano soprastante; in alto incontriamo i primi nevai, si sale poggiando sulla sinistra dove il versante è più agevole, e si sbuca sul pianoro alla base della bastionata della Corona di Groppo (il bel laghetto visto durante il giro al Corno di Cramec è ora coperto dalla neve...).
Continuiamo in direzione della grossa rampa, in verità sulla sinistra se ne vede un'altra che sembra anche più "tranquilla" da salire, ma c'erano dei dubbi sulla parte alta (dubbi confermati poi in discesa, quando abbiamo cercato appunto di provare a scendere da lì...); i sassi della giavina iniziale sono instabili, ma si sale comunque senza problemi, più in alto il terreno
migliora ma è ricoperto di detriti e sassi, e occorre attenzione (anche perchè si rischia di provocare la caduta di sassi...).
Cercando il percorso migliore si sbuca sulla cresta dove si trova la neve (siamo comunque a inizio stagione), una breve risalita sulla destra (sud) e si giunge sulla cima della Corona di Groppo 2793 m. una breve sosta (mentre alcuni alianti sorvolano la zona), osservando il bel panorama circolare (in particolare verso il vicino Pizzo Quadro, una bella e singolare cima, invitante, ma non c'è tempo per andarci, si spera sarà per una prossima occasione...).
Scendiamo lungo la cresta che poi prosegue verso il Corno di Cramec, con l'idea di provare a scendere per la rampa più piccola osservata in precedenza salendo, ma giunti vicino al suo sbocco, nei pressi di uno spuntone sporgente [foto 60], vediamo che la rampa in realtà non raggiunge la cresta... continuiamo allora la discesa con il proposito di risalire poi al Corno di Cramec (anche se ci eravamo già stati), per poi scendere sui più tranquilli pendii del versante sud-ovest.
Dove la cresta diventa più accidentata, notiamo però la possibilità di scendere direttamente per una "scorciatoia" su terreno molto ripido ma senza particolari difficoltà; l'idea di utilizzare il vicino scivolo nevoso è stata subito abbandonata per le non buone condizioni della neve... su sassi instabili scendiamo infine sul pianoro sottostante e ritorniamo a valle lungo il percorso seguito in salita.
Giunti al sentierino vicino allo sperone che sorregge il Groppo, visto durante la salita, lo seguiamo per pochi minuti giungendo su un piccolo pianoro a ca. 1930 m. dove troviamo il rudere di un piccolo alpetto che non risulta su alcuna mappa, lo avevamo "scoperto" guardando le foto aeree della zona... l'alpetto risultava ancora visibile dal cielo perchè gli alberi sono abbastanza radi in zona; qui sembra esserci la possibilità (non verificato), di traversare sul fianco sud dello sperone di Groppo su cenge erbose, e raggiungere così il sentiero che sale dai Busin.
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