Una piacevole camminata nell'alta valle del Torrente Strona tra le piccole frazioni di Cellio e Breia, dove si può trascorrere qualche ora in un ambiente tranquillo e silenzioso, visitando i paesini dove sono evidenti i segni dell'abbandono (in qualche frazione gli abitanti sono in numero veramente esiguo...).
Come in altre occasioni, vale la pena deviare dal percorso segnalato per cercare qualche particolare interessante (e magari può anche essere l'occasione per imparare qualcosa di nuovo... come a esempio, a Cellio (foto 2), scoprendo che nella gerarchia della Chiesa Cattolica, esiste la figura del Penitenziere (Link), cosa che personalmente non conoscevo...).
La "base" del percorso è il sentiero 756 la cui relazione si può leggere sull'ottimo sito del CAI di Varallo (Link), e che è riportata in corsivo, più in basso nella pagina; visto che si tratta di un percorso relativamente breve, se il meteo lo permette, naturalmente vale la pena di includere qualche variante per visitare a esempio qualcuna delle altre frazioni di Cellio, che sono 25 (dal 1° gennaio 2018 Cellio e Breia si sono fusi in un unico Comune, e così le frazioni dei due paesi sono diventate ben 29...).
Con Daniela ed Enza partiamo da Cellio (parcheggio nella piazza principale oppure vicino al Municipio), in modo da poter fare anche una breve visita al paese, e anche perchè da informazioni reperite sul web doveva esserci una mulattiera che saliva a
Viganallo, partendo di fianco al Municipio (ma di questa non si è trovato l'inizio...). Comunque si sale senza problemi la poco trafficata strada asfaltata che in breve porta a Viganallo.
A Viganallo Superiore 627 m. nei pressi del locale Circolo, si prende la strada che scende a destra e, tagliato un tornante, si perviene alla Chiesetta dedicata a Tutti i Santi. In discesa, lungo la ripida mulattiera a fianco della chiesa, si giunge al torrente Strona (a destra un sentiero, oltre la cappella di S. Rocco, porta a Viganallo Inferiore) e lo si valica su di un ponte di imponenti lastre di pietra.
Sull'altro lato c'è il caratteristico fabbricato del Mulino Venuto 600 m. circa, ancora in buone condizioni, anche se da qualche anno abbandonato e che reca sul portale uno stemma e sui muri affreschi di soggetto religioso (incrocio con l'itinerario 754).
Si segue a destra la strada verso Sella e subito dopo la si lascia per percorrere sulla sinistra la vecchia mulattiera che seguendo il torrentello taglia i tornanti, si riprende la strada asfaltata per poche centinaia di metri fino alla chiesetta di Culagna 670 m. dedicata a S. Secondo, dove parte l'itinerario 756A per Valmonfredo che in questa occasione seguiamo fino alla solitaria Chiesetta della Madonna della Gallina (chiamata anche Madonna della Misericordia, forse qualche autorità ha pensato che occorresse un nome più consono...).
Ritornati a Culagna ci si incammina a sinistra, su di una sterrata che porta al serbatoio d'acqua, si supera un faggio maestoso e con salita più decisa si raggiunge la campagna di Merlera al bivio per Valmonfredo immettendosi sull'itinerario 750, dal breve tratto di campagna, bella vista fino al Monviso. A destra, in piano, si sbuca a Merlera 785 m. che si attraversa in lungo fino alla strada asfaltata nei pressi della chiesa di S. Bernardo, sovrastata da alcune cappelle della Via Crucis.
Poco prima, sulla piazzetta, si lascia l'itinerario 750. Si segue in salita la carrozzabile per un breve tratto fino quasi a Calderara 749 m. Poco prima si svolta a sinistra nei pressi di alcuni grossi castagni, e per una sterrata, dopo aver superato una lapide/ricordo dei partigiani, si sale alla Barca m 820 circa, intaglio sulla dorsale del Tre Croci di Merlera.
Si scende dapprima per sterrata poi, a destra, per mulattiera alla volta di Zagro 734 m. passando tra le case si raggiunge la piazzetta con la minuscola chiesa di S. Giovanni Battista e incrociando nuovamente l'itinerario 754. Si prende la strada a fianco della chiesa per portarsi poco dopo al dissestato ponte sul rio Galletto.
Si risale in breve alla campagna ed al paese di Piana dei Monti 790 m. in territorio di Madonna del Sasso, dove si incrociano gli itinerari 730 e T36. Attraversata la strada, ci si addentra tra le case dai bei colonnati e dalle soglie e dagli stipiti in pietra. All'uscita del paese, si scende allo Strona, che si supera su di un ponte nei pressi dei ruderi del Mulino Rosa.
Con una lunga salita si giunge a Cadarafagno 796 m. si sbuca sulla via centrale del paese e si prosegue a sinistra fino alla piazza (incrocio con l'itinerario 751); Proseguendo sulla strada in breve si raggiunge Breia con la sua imponente Chiesa di S. Giovanni Battista dal portico affrescato (come la Chiesa di Cadarafagno); qui il meteo cambia rapidamente (come da previsioni), e guardando verso il Monte Fenera (visitato in un giro precedente : Link), si capisce che la pioggia è in arrivo, allora conviene scendere a Cellio...
Da Cadarafagno si scende a sinistra la mulattiera lastricata a nuovo, lasciando a destra, nei pressi del lavatoio, il raccordo segnalato per Cellio. Per sentiero quasi in piano, su di un dosso nella campagna, si sbuca sopra Baltegora 767 m. e si scende per mulattiera fino alla chiesetta di S. Antonio Abate. Tenendo a sinistra, si arriva alla carrozzabile, oltre la quale, per mulattiera incassata in marcata discesa, si rientra a Viganallo Superiore 627 m. e infine si ritorna a Cellio.
Tempo per questo giro, 4/5 ore incluse soste e divagazioni.
Febbraio 2018 - Difficoltà T/E
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