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Canale di Koustu, Bocchetta del Craco, Cima il Craco...


 Alagna, Val d'Otro, Gender, Saccu Bode, Alpe Tailly, sentiero per la Sella di Costa, in d'Koustu, canale di Koustu, Bocchetta del Craco, Corno d'Otro2, Cima il Craco, Corno d'Otro 2494 m. in d'Koustu, Alpe Tailly, Alagna.

 

 Dopo una settimana dalla precedente visita alla Bocchetta del Craco sulla cresta tra la Val Vogna e la Val d'Otro, ritorniamo in zona (questa volta salendo dalla Val d'Otro) "ispirati" dalla vista di una suggestiva e interessante traccia di animali (vedi l'immagine sottostante) che confermava la possibilità di un percorso sul versante nord nell'impervio canale di Koustu.

le tracce di sentiero notate durante la precedente visita alla Bocchetta del Craco...
le tracce di sentiero notate durante la precedente visita alla Bocchetta del Craco...

 Con Andrea partiamo di buon ora da Alagna Valsesia / Im Land ca. 1200 m. in una mattinata meteorologicamente poco incoraggiante (inizialmente tempo ben più "brutto" del previsto...), e saliamo in Val d'Otro lungo il (molto frequentato) sentiero 203 e al bivio, continuiamo a sinistra verso Gender 1625 m. dove si prosegue lungo l'itinerario 203a per i Laghi Tailly.

 Passando dal pianoro di Saccu Bode (o Pian dell'Asino) il sentiero continua con bel percorso verso il soprastante poggio dove si trova la bella Alpe Tailly 2085 m. luogo molto piacevole e panoramico dove spicca in particolare il vicino sperone del Sender-houre; la baita è stata ristrutturata nel 1997, la posizione dell'alpe sul bordo del precipizio, è oggettivamente "pericolosa" per gli animali e le persone, e per questo (non è chiaro se sia vero o solamente una delle tante "leggende" del passato...) si diceva che qui i bambini che giocavano all'aperto venivano legati dagli alpigiani in modo da evitare che cadessero nel precipizio...

Alpe Gender e d'Sender Houre...
Alpe Gender e d'Sender Houre...

 Durante la salita (ma meglio al ritorno, dato il miglioramento del meteo) si poteva notare il versante che sale ai Corni d'Otro e il canale di Koustu, e si vedevano altre due possibili opzioni di accesso al canale, naturalmente la più logica era dal basso con percorso però monotono e scomodo per la presenza della bassa vegetazione (oltretutto bagnata in questa occasione), mentre un'altra possibilità più interessante potrebbe essere seguire una sorta di rampa che sale sul versante sinistro orografico del canale e che passa da alcune piccole giavine (vedi la foto 21 della prima galleria e (più chiara), la foto 45 della seconda galleria), ma la fitta vegetazione e la giornata "bagnata" ci fanno preferire la ricerca di un accesso al canale dalla costa sopra il baitello dei cacciatori di in d'Koustu.

Alpe Tailly e d'Sender Houre...
Alpe Tailly e d'Sender Houre...

 Dall'Alpe Tailly continuiamo lungo il sentiero 203a fino a un bivio non segnalato dove traversiamo sulla sinistra lungo una traccia inerbita naturalmente meno evidente rispetto a quelle che sale ai laghi, il sentiero rimane comunque sempre visibile anche se la vegetazione risulta piuttosto invadente (e anche molto "bagnata" in questa occasione...); questo era (è) il sentiero 203f che porta alla Sella di Costa sulla cresta tra il Corno d'Otro e la Punta Balmone, sentiero non più mantenuto come riporta la relativa scheda sul sempre ottimo sito del CAI Varallo : Link.

 A questo proposito, una curiosità relativa a questo sentiero "abbandonato" è il fatto che lungo il tratto percorso in Val d'Otro non abbiamo visto alcun vecchio segno di vernice residuo, mentre sul versante Val Vogna (versante ben più impegnativo e non descritto sulla scheda del sentiero 203f), sono ancora presenti alcuni vecchi segni di vernice scoloriti...

salendo nel canale di Koustu...
salendo nel canale di Koustu...

 Proseguendo la traversata superiamo il Rio Tailly che a monte scende con una bella cascatella e saliamo sempre in traversata il versante, più avanti la traccia praticamente scompare e bisogna cercare i numerosi ometti presenti, in ogni caso con buona visibilità non ci sono problemi e si punta alla costa sulla sinistra (grosso ometto all'inizio della stessa) dove si trova, sul fianco della stessa costa, il baitello dei cacciatori (chiuso) di in d'Koustu 2150 m. presso un minuscolo laghetto; intanto arriva una fitta nebbia che per un momento ci fa temere per il proseguimento dell'escursione... ma fortunatamente poco dopo inizia a diradarsi, e la situazione meteo poi migliorerà ulteriormente nel corso della giornata.

 Dal baitello saliamo sulla sinistra verso la dorsalina (passando presso una piccola piodata dove sono stati infissi dei fittoni che sostengono alcune pietre (foto 38), non è chiaro lo scopo di questo, forse dei paravalanghe ? se fosse così avrebbe comunque una logica visto che è l'unica piccola zona totalmente rocciosa del versante...), cercando il punto migliore per scendere sul più dirupato versante opposto verso il canale, e lo troviamo un poco più in alto sulla costa, scendiamo (foto 42) e più in basso proviamo a dare una occhiata sulla destra al versante a fianco del canale (foto 44), ma è troppo rischioso e si vede dalle minime tracce che anche gli animali preferiscono altri percorsi...

uscendo dal canale di Koustu verso la Bocchetta del Craco...
uscendo dal canale di Koustu verso la Bocchetta del Craco...

 Scendiamo ulteriormente sulla sinistra (foto 43) dove finalmente a fianco della giavina, troviamo una traccia che scende il ripido (e scivoloso in questa occasione) versante, ancora un breve traverso e siamo nel canale di Koustu; saliamo seguendo una ben visibile traccia di animali inizialmente senza particolari difficoltà a parte qualche tratto ripido, dopo un tratto che poggia sulla sinistra arriviamo al tratto più interessante e spettacolare della salita, la traccia sale sulla destra a una panoramica costa intermedia, un breve traverso e poi si risale (o direttamente sulla costa, oppure sul ripido pendio sulla destra), in seguito un ulteriore traverso (foto 70) e infine arriviamo al tratto di sentiero notato la settimana precedente, un ultimo passaggio per accedere a una piccola cengia rocciosa (foto 75) e sbuchiamo finalmente alla Bocchetta del Craco 2445 m. al sole... fino a qui dalla partenza, circa 5 ore.

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 Giunti per la seconda volta alla Bocchetta del Craco, era l'occasione per salire l'ultima cima che ancora mancava della cresta dei Corni d'Otro, la Cima il Craco (toponimo riportato sulla Mappa Rabbini), la più bassa ma anche la più impegnativa; saliamo lungo la cresta verso nord alla bifida cima del Corno d'Otro2 2485 m. scendiamo poi dall'intaglio tra le due cime gemelle per poi traversare in direzione della cresta successiva che seguiamo inizialmente senza particolari difficoltà, poi visto che l'anticima appariva piuttosto impegnativa, la aggiriamo salendo alla cresta dal versante Val Vogna e l'ultimo tratto roccioso si supera con un passaggio "aereo" non difficile ma appunto esposto, e siamo sulla sommità della apparentemente ben poco visitata, Cima il Craco 2463 m. cima che dalla Val d'Otro non si nota, mentre è più evidente dalla Val Vogna, la cresta scende poi inizialmente accidentata verso la sottostante Cima Mutta.
la cresta verso la Cima il Craco...
la cresta verso la Cima il Craco...
 (Sulla cima si nota una curiosa roccia "a punta" che vista da lontano sembrava quasi un "ometto di vetta" ma è troppo grossa e pesante per essere stata posizionata in quel modo da un umano...).

 Scendiamo tornando alla base della cresta del Corno d'Otro2 che però non risaliamo avendo visto una lieve traccia nell'erba che traversava il versante Vogna (versante piuttosto ripido), in questo modo il percorso è più sbrigativo e torniamo così alla Bocchetta del Craco da dove, dopo un ultimo sguardo al canale risalito, ripetiamo il percorso seguito la settimana precedente (Link) poggiando sulla sinistra e salendo alla cima principale di questa zona, il Corno d'Otro 2494 m. (Andata e ritorno dalla Bocchetta del Craco alla cima omonima, circa 1 ora e mezza incluse soste e divagazioni).
salendo sulla Cima il Craco...
salendo sulla Cima il Craco...
 Una pausa su questa panoramica cima (che ormai conosciamo bene, per Andrea è già la terza volta che sale qui...) e scendiamo direttamente (percorso più sbrigativo rispetto al passaggio dalla Sella di Costa) il versante ovest tornando al baitello di in d'Koustu da dove torniamo ad Alagna lungo il percorso seguito in salita.

 Per questo giro, circa 10 ore incluse soste e divagazioni.

 Percorso impegnativo (EE/F) - Agosto 2022
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sulla Cima il Craco, vista verso i Corni d'Otro...
sulla Cima il Craco, vista verso i Corni d'Otro...
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