[Vedi anche la pagina : Alpe Nezza]
Nella solitaria e appartata Valle del Rio Fenecchio, nelle vicinanze della congiunzione di questo torrente con l'Isorno, sul versante sinistro idrografico sale la Valle del Bianco; una zona impervia dove erano presenti alcuni alpeggi ora naturalmente abbandonati.
I pochi sentieri sono ancora presenti e visibili, solamente nella parte iniziale, vicino al Rio Fenecchio, non sono facili da individuare anche a causa degli eventi alluvionali che hanno interessato questa zona in passato, in particolare l'alluvione del 6/10 agosto 1978 che ha causato gravi danni e che ha avuto l'epicentro proprio nell'area tra la Val Vigezzo e la Valle del Rio Fenecchio; in quella occasione è stata anche distrutta la centrale (ora ricostruita), che si trova alla congiunzione del Fenecchio con l'Isorno.
Da Pontetto di Montecrestese si segue la strada che porta alla Centrale Ceretti, poco prima di arrivarci si sale sulla destra per raggiungere il vecchio canale dell'acqua che percorre questo versante [foto 1], a un certo punto si trovano tracce e segni di vernice che salgono sulla destra, in seguito il sentiero diventa più evidente e sono presenti radi segni di vernice azzurra che si troveranno lungo tutto il percorso.
Si passa dalle baite di Mondei a 534 m. (alpeggio segnato ma non nominato sulle cartine), con le baite ancora in discreto stato; si prosegue traversando il canale del Rio di Mondei, e poi il sentiero sale ripido raggiungendo una costa che si risale, si arriva a un piccolo spiazzo panoramico (sulla sinistra una traccia porta ad una presa dell'acqua), si continua lungo la dorsale per raggiungere dopo un traverso, l'Alpe Cola a 966 m. di fronte ai ruderi alcune belle piante di noce.
Salendo sui prati a monte delle baite si ha una buona visione della Valle del Bianco, e, nel periodo che precede la ripresa vegetativa, si possono individuare alcune baite sul versante opposto, si tratta di Solada, che si raggiunge seguendo il sentiero che entra nella valle per traversare il Rio Cola.
Raggiunte le prime baite dell'Alpe Solada a circa 1030 m. si prosegue in diagonale e si arriva al secondo nucleo di Solada.
Il sentiero prosegue ancora a mezzacosta, a un certo punto si vede sulla sinistra un segno di vernice azzurra che indica il punto di discesa nel bosco (molto ripido), si scende e più in basso si ritrova la traccia che continua la discesa a tornanti lungo la dorsale; in seguito il sentiero diventa sempre più evidente (questo è l'unico percorso possibile su questo versante, i lati di questa dorsale non sono percorribili...); si incontrano dei ruderi [foto 31] e si continua lungo il bel sentiero che presenta diverse vedute panoramiche sulla bassa Valle dell'Isorno, verso Altoggio e Naviledo, e verso la Cima Lariè ed il Pizzo Albiona.
Giunti vicino al fondovalle, si incrocia una traccia che traversa il versante, e la si segue in direzione sud per poi scendere nell'ampio solco del Rio Fenecchio; dopo un tratto sui massi del torrente, ci si porta sulla sinistra idrografica cercando la traccia (seguire i segni dei tagli dei rami), che porta nei pressi della Centrale Ceretti.
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