Una nuova piacevole escursione in Val Troncone per visitare alcuni alpeggi posti sul versante che sale alla cresta tra il Pizzo del Ton e il Pizzo San Martino, rinomate e frequentate cime sulla cresta di "confine" tra la Valle Antrona e la Valle Anzasca.
Con Fiorenzo partiamo dal Lago di Antrona che in questa occasione, verso la fine di settembre, si
presenta con dei riflessi nell'acqua più suggestivi del solito... saliamo al Lago di Campliccioli dove si vede che il livello dell'acqua è un po' più basso dell'usuale, e al termine del lago saliamo il versante seguendo le indicazioni (cartelli) per i sentieri C21 e C23, percorsi che sono in comune per il primo tratto fino al bivio dell'Alpe Torgna.
Dal bivio segnalato proseguiamo lungo il sentiero C21 per Valaverta che è anche il percorso usuale dalla Valle Antrona per salire al Pizzo San Martino; il sentiero sale nel bosco dove si vedono alcuni larici di grosse
dimensioni e raggiunge il pianoro prativo dove si trovano le numerose baite dell'Alpe Valaverta di sotto a 1797 m. dove si nota una baita con un muro che presenta una sorta di "estensione" semicircolare, guardando all'interno si può ipotizzare che fosse un camino, ma non è certo... il percorso continua salendo sul ripido versante e infine sbuca sul panoramico poggio dell'Alpe Valaverta di sopra a 1974 m. fino a qui dalla partenza, circa due ore e mezza.
Anche a Valaverta di sopra erano presenti diverse baite, e anche piccole costruzioni utilizzate probabilmente per conservare il latte e per i piccoli animali (capretti, forse anche maiali...); mentre le nuvole nascondono alcune cime si può comunque ammirare un esteso panorama circolare, le grandi distese di larici della Val Troncone : la cresta Pizzo del Ton - Pizzo San Martino alle spalla dell'alpeggio, mentre sul versante opposto l'impegnativo e interessante versante che sale alla Punta della Rossa visitato durante gli anni precedenti.
Da Valaverta di sopra guardando verso nord, si vede il tratto inferiore della bella cresta nord-ovest del Pizzo del Ton, tratto su cui sono presenti due giavine, e lungo quella inferiore più piccola, traversa il sentiero per Larticcio (sulla palina segnaletica di Valaverta di sopra attualmente non è presente il relativo cartello indicatore), si
seguono i segni di vernice bianco-rossa che dalle baite, traversando il bosco (dove la traccia è poco evidente), poi salgono lungo la panoramica giavina superando la cresta a circa 2000 m. di quota e in seguito il sentiero continua nel bosco dove la traccia è spesso seminascosta dalla bassa vegetazione, questo sentiero ricorda in parte quello percorso l'anno precedente durante la visita all'Alpe delle Lonze : Link.
(In fondo alla pagina, una foto scattata dal versante opposto dove si vedono i due prati di Valaverta e il versante dove traversa il sentiero per l'Alpe Larticcio).
Questo versante che traversa verso Larticcio, e ancora più il successivo, è piuttosto complicato e per questo il percorso dell'interessante sentiero risulta spesso tortuoso... si scende in ambiente interessante tra rocce e i larici che iniziano a mostrare i colori autunnali, si scende a un falsopiano dove in alto il Pizzo del Ton e la bella crestina che separa questo versante da quello dei Laghi di Trivera, poi scendendo si arriva alla zona dell'interessante Alpe Larticcio 1896 m.
Si supera un primo nucleo di baite dove, sui prati a valle, si notano i tipici mucchi di pietre così accumulate per fare spazio all'erba per il pascolo degli animali, poi si scende passando dal rudere di una grossa baita e sulla destra, il nucleo inferiore dove si trova anche una bella balma; qui ci
troviamo su un pianoro il cui bordo precipita sul dirupato versante, per questo il sentiero compie un traverso verso est prima di scendere a superare il Riale Larticcio.
Il tratto successivo è risultato piuttosto "scomodo", per il fatto che il terreno era bagnato per la pioggia del giorno precedente (qui ormai già a fine
settembre il sole non arriva più), e camminare sulle rocce era veramente rischioso... più in basso la traccia è a volte poco evidente
a causa della rigogliosa bassa vegetazione, infine scesi nel più tranquillo bosco sottostante raggiungiamo l'incrocio
col sentiero C19 che sale ai Laghi di Trivera.
Continuando la discesa e passando dall'Alpe Crevaloscia 1369 m. si arriva infine
alla stradina asfaltata che sale a Campliccioli; in questa occasione, per cambiare, decidiamo di scendere a piedi lungo la stradina, e in effetti è risultata conveniente e più veloce rispetto al sentiero che scendeva più a monte.
Tempo per questo giro, circa 5 ore incluse le soste.
Settembre 2021 - Difficoltà E/EE
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