Ritorno (con Andrea), in Valle Strona per continuare la visita ai vari alpeggi sul versante della montagna sopra Sambughetto, le previsioni per la giornata non sono gran che, ma anche in occasione di altri giri nella bella Valle Strona il meteo spesso non è stato favorevole, per cui siamo ormai abituati...
L'obiettivo principale di questo giro è la visita dell'alpeggio posto sullo sperone roccioso del Sasso Briè, in una bella posizione panoramica (se la visibilità lo consente), tra la Valle del Rivo Maggiore e quella dell'Alpe Campo; una escursione in buona parte fuori sentiero, perchè i vecchi sentieri della zona sono ormai scomparsi, fagocitati dalla rigogliosa vegetazione di questi versanti.
La visita a Sambughetto è sempre piacevole... personalmente è il paese che preferisco di tutta la Valle Strona, un luogo dove si respira ancora una atmosfera di altri tempi; un paese "in salita" dove non è certo comodo vivere, specialmente per gli anziani, ma alla fine sono loro che tengono ancora in vita il villaggio; le prospettive per il futuro non sono certo ottimistiche, proprio alla partenza di questo giro, vediamo giungere il pulmino dello scuolabus sul quale sale una bambina, forse l'unico scolaro di Sambughetto...
Dal parcheggio sottostante Sambughetto 765 m. si sale nel paese e seguiamo all'inizio il sentiero segnalato per l'Alpe Cipollina, dopo la Cappella a 778 m. si trova un bivio e si prosegue sulla destra, sempre sulla destra si vede una casa recintata, proseguendo la salita si trova un altro bivio non segnalato, e si segue la traccia sulla destra che traversa sopra la casa ed entra nella valle passando dalle case della Piana Ferrera.
Proseguendo si supera il Rivo del Campo e poi il sentierino sale lungo una dorsale che porta alla Porchera 1054 m. un gruppo di baite recintate ancora in buone condizioni, anche se appaiono ormai trascurate; qui termina il sentiero.
Si sale traversando il versante su terreno abbastanza "disagevole" tra felci, rovi e rododendri, traversando alcuni piccoli canalini, ma il disagio maggiore è a causa della vegetazione bagnata... fa da contraltare il versante opposto su cui si vede un buon sentiero (percorso in un giro precedente : link); si passa presso una cascata del Rivo Maggiore e si prosegue puntando a un colletto su una dorsale dove si trovano i ruderi de Il Curto 1310 m. (nominato solo sulla Mappa Rabbini).
Guardando in alto verso sud (profittando delle schiarite), vediamo su un colletto della cresta un ben visibile faggio che fa da riferimento; da Il Curto si traversa prima alla base delle rocce e poi si sale sul pendio, ripido ma senza particolari difficoltà (a parte, in questa occasione, la vegetazione bagnata...), e si giunge sulla crestina a ca. 1420 m. si sale ancora brevemente e poi si traversa senza perdere quota verso la dorsale successiva (visibile sulle mappe, ma nascosta nella nebbia in questa occasione), più avanti una schiarita permette di individuare il Sasso Briè in basso che si raggiunge senza problemi (si trova anche qualche traccia del vecchio sentiero).
Arriviamo così all'Alpe Briè 1354 m. la cui posizione, e la presenza del grosso e slanciato masso lo rende tra i più suggestivi alpeggi di Sambughetto; qui un tempo passava il confine tra i Comuni di Sambughetto e di Quarna sotto (l'alpeggio era nel territorio di Sambughetto), come ci ha detto una gentile signora incontrata a Sambughetto al ritorno, l'alpe è stata utilizzata fin verso gli anni intorno al 1980.
Una breve pausa e risaliamo la dorsale fin verso i 1450 m. per poi traversare verso la zona dell'Alpe Campo (anche qui le mappe riportano un sentiero, ma non ne abbiamo trovato traccia), il traverso è un poco più comodo rispetto a quello iniziale dalla Porchera, e ci si dirige verso un ultima dorsale caratterizzata dalla presenza di numerose piante di sorbo evidenziate dal colore rossastro autunnale del fogliame, su questa dorsale troviamo una traccia di passaggio del bestiame che conduce tranquillamente all'Alpe Campo 1487 m. questo traverso era seguito dagli animali che andavano all'Alpe Briè, mentre il percorso a pedui degli alpigiani era più o meno quello da noi seguito in salita.
Dall'Alpe Campo torniamo a valle lungo il sentiero segnalato che passa dagli alpeggi di Cipollina (da segnalare, tra i due alpeggi di Cipollina, un masso con un interessante grosso cruciforme).
Tempo per questo giro, circa 5 ore e mezza.
Ottobre 2017 - Difficoltà EE
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