Una visita sul versante sinistro orografico del tratto iniziale della Val Formazza, in un ambiente molto diverso da quello che normalmente viene in mente pensando alla Formazza, e anche per questo riservato ai pochi che riescono ad apprezzare questo genere di percorsi, seguendo sentierini incerti e a tratti complicati, in un ambiente (per noi) affascinante...
Con Andrea partiamo da Fondovalle 1220 m. il primo paese che si incontra uscendo dalla galleria elicoidale (parcheggio sulla destra della strada prima del ponte); alle spalle del paese verso nord, si vede il versante da risalire (ultima foto della galleria), l'inizio del percorso non è immediato da trovare, si entra nel bosco traversando poi verso nord, come riferimenti ci sono il ponticello e la sorgente delle foto 119 e 118, comunque si continua verso nord portandosi verso le pareti rocciose trovando resti del vecchio sentiero, giunti nel poco accentuato canalino che divide il versante si sale trovando il primo segno di vernice (foto 3) e ignorando l'invitante traccia che traversa sulla destra si risale su tracce intermittenti per continuare salendo ripidamente un poco sulla sinistra fino al passaggio chiave delle "scalette" che permette di superare una paretina.
In seguito si risale seguendo tracce intermittenti e segni di vernice che portano (foto 14) a un bivio, sulla destra una freccia su albero indica il "percorso principale" che risale (lo seguiremo in discesa al ritorno), ma siamo incuriositi dalla traccia (non prevista) che traversa in piano sulla destra entrando nella valle del Rio Steib, e continuiamo attirati anche da quello che si intravedeva oltre gli alberi...
Il traverso sul ripido versante richiede attenzione, in particolare se il terreno è bagnato o umido, uscendo dal bosco ecco che appare il sinuoso scivolo roccioso dove scende il Rio Steib, uno spettacolo notevole... procedendo verso il canale il panorama si apre verso la Val Formazza, valeva la pena venire fin qui solo per godere di questo spettacolo...
Arrivati al canale lo si traversa senza particolari difficoltà e saliamo sul versante opposto cercando il percorso migliore sbucando presso un inaspettato baitello a circa 1665 m. ancora in discrete condizioni, continuiamo la salita tenendoci non troppo lontani dal canale del Rio Steib per andare a cercare il rudere superiore riportato sulla Catastale, i cui miseri resti troviamo più in alto e a questo punto puntiamo verso la soprastante Alpe Ella incontrando però lungo il percorso una zona di piodate bagnate che hanno complicato la salita (alla fine, col senno di poi conviene salire
tenendosi più sulla sinistra in modo da cercare di arrivare alla zona delle Alpi Hireli...).
Aggirate le piodate e districandosi tra la vegetazione arriviamo infine alle baite dell'Alpe Ella 1867 m. poste in bella posizione di fronte al versante del dirimpettaio Corno Creil, proseguiamo lungo il sentierino che traversa in salita verso est arrivando a una pietraia dove si vede un grosso sasso bianco che fa da segnavia (e dove ritorneremo in seguito), continuando in direzione della soprastante parete rocciosa di foto 62 raggiungiamo il sentierino segnalato che traversa in direzione dell'Alpe Bedriola (grossa scritta sulla parete).
Seguiamo il sentierino (qualche tratto poco evidente perchè nascosto dalla vegetazione, rododendri in particolare che in questa occasione
offrono una bella fioritura) che porta a un rudere isolato a 1973 m. poi saliamo ancora per un tratto e poco prima che il sentierino inizi un tratto in discesa lo abbandoniamo per scendere direttamente il versante con percorso libero per andare a visitare la sottostante Alpe Hireli.
Arriviamo al nucleo superiore delle Alpi Hireli a 1953 m. un alpeggio raramente visitato anche perchè non raggiunto da un sentiero evidente, proseguiamo la discesa sempre con percorso libero fino al nucleo inferiore a 1876 m. e a questo punto manca ancora un rudere riportato sempre sulla (quasi sempre) accurata Mappa Catastale, rudere che troviamo traversando in leggera salita verso est; una breve pausa e continuiamo
decidendo di traversare il versante per ritornare alla non lontana Alpe Ella, dopo un tratto su erba troviamo una traccia di animali che con percorso piacevole (il sentierino a tratti è più evidente rispetto a quello segnalato soprastante...) porta velocemente all'Alpe Ella.
Ripetendo il percorso seguito in mattinata torniamo al segnavia del sasso bianco, e casualmente, guardando in basso sulla pietraia, vediamo un ometto... naturalmente scendiamo per vedere dove portano queste indicazioni; inizialmente non si trova una traccia evidente causa i rododendri che coprono il terreno, si scende al pianoro inferiore (altro ometto) e poi entrando nella boscaglia troviamo una traccia che porta a un piano dove si vede un albero caduto (foto 97) e più avanti una sorta di bivio, continuiamo diritti seguendo la traccia (tagli) che scende il versante che in questo tratto è particolarmente imboscato, si passa presso un pino che può fare da riferimento mentre più in basso di vede un bel scivolo roccioso (la zona chiamata Rampa sulla catastale) che poi raggiungeremo.
Scendiamo passando da una piccola placca e con percorso tortuoso
arriviamo al bel poggio panoramico con lo scivolo roccioso (che poi individueremo guardando dal basso una volta tornati a Fondovalle), una breve pausa fotografica e continuiamo la discesa lungo il ripido versante trovando alcuni passaggi interessanti, una roccia con alcune tacche poggiapiedi, un breve traverso costruito che supera una piodata (in questa zona il percorso non è del tutto evidente), e una bella scalinata, infine si scende al bivio con freccia su albero incontrato in salita.
Lungo il percorso dell'andata torniamo alle scalette e scendiamo verso il piano cercando le tracce del vecchio percorso che non avevamo subito trovato all'inizio di questa interessante escursione.
Per questo giro, circa 8 ore.
Luglio 2023 - Percorso impegnativo.
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