La Cima di Ravinella è una sommità erbosa che risulta un po' decentrata rispetto alla cresta di confine con l'Ossola; è frequentata per la facilità di accesso e anche per il poco dislivello (questo se si segue il comodo percorso che sale da Campello Monti); un altro percorso, anch'esso frequentato, più vario e interessante, sale poco dopo Forno.
In questa occasione, dopo la salita da Forno, per il ritorno a valle siamo usciti dal sentiero che scende a Campello Monti per traversare verso la zona dell'Alpe Foscalina; percorso in gran parte senza tracce evidenti, e perciò consigliabile solo in condizioni di buona visibilità.
Saliamo (con Fiorenzo) in Valle Strona, e poco più di un km dopo Forno, si trova la Cappella di S. Lucia (poche possibilità di parcheggio), dove inizia il sentiero segnalato (cartelli e segni di vernice).
Il sentiero sale ripidamente nel bosco lungo il versante destro orografico del Rio Ravinella, passa dal dosso a 1238 m. dove si trova il rudere de Il Colletto, in zona si vede una vecchia fornace [foto 8 e 9], e dopo alcuni tratti nella bella faggeta si esce sui prati dove si trovano i primi ruderi dell'Alpe Ravinella di sotto (un sentierino sulla destra porta a una piccola Chiesetta nascosta nel bosco).
Proseguendo si giunge su terreno più aperto al nucleo principale dell'Alpe Ravinella di sotto 1351 m. fino a qui la traccia è sempre molto evidente, perchè il percorso è in comune con quello che sale alla frequentata Mazza dell'Inferno (bivio segnalato); proseguendo invece per la Ravinella, la traccia in alcuni tratti è poco evidente, specialmente in estate la rigogliosa vegetazione può nasconderla, ma sono sempre presenti i segni di vernice.
Proseguendo, e superato un rio, il percorso si fa via via più panoramico, e in questa occasione, in questo ambiente esposto al sole e ricco di acqua, si poteva ammirare una bella e abbondante fioritura... in particolare di
Pinguicola leptoceras e di Cerastium arvensis...
Più in alto si traversa sotto alcune interessanti formazioni rocciose dove è presente del minerale ferroso, e si risale lungo un tratto dove è rimasta la vecchia mulattiera, al pianoro dell'Alpe Ravinella di sopra 1892 m. con un giro sulla destra (est), il sentiero sale al pianoro del Lago di Ravinella 1974 m. dove solitamente si prosegue verso la Bocchetta dell'Usciolo da cui parte il sentiero per la cima, in questa occasione siamo invece saliti direttamente lungo il versante est della montagna (percorso più sbrigativo), ricoperto da una notevole estensione di Soldanella alpina giungendo sulla Cima di Ravinella 2117 m.
Scesi alla Bocchetta dell'Usciolo 2037 m. percorriamo per un tratto il sentiero segnalato che scende sul versante dell'Alpe Cunetta, poi appena si trova un punto comodo per traversare il canalino sulla sinistra (sud), si abbandona il sentiero per traversare lungamente in discesa (a tratti si possono seguire i sentierini degli animali), verso la dorsale erbosa del Colle di Foscalina, e in particolare verso il colletto al centro della foto 44 a ca. 1770 m. (non bisogna scendere alla dorsale visibile in basso sulla destra...).
Dal colletto si traversa sulla sinistra (est) giungendo sul crestone che scende dalla Cima di Ravinella, qui si vede il sottostante versante che scende all'Alpe Foscalina, per accedervi bisogna scendere lungo la ripida dorsale fino a trovare il passaggio che permette di traversare senza particolari difficoltà (in basso si può ammirare il dirupato versante che scende nelle vicinanze di Campello Monti).
Si scende con percorso libero su quelli che un tempo erano i pascoli dell'alpe, ora invasi dalla bassa vegetazione, poi poggiando un poco sulla destra si giunge nei pressi del bosco e a una prima baita ristrutturata [foto 55] dell'Alpe Foscalina ca. 1375 m. (In questa zona eravamo già passati durante un precedente giro, vedi questa pagina).
Si continua traversando in discesa verso est in direzione della dorsale sul versante destro idrografico del canale del Rio Tapone, sotto la baita di foto 58 si vedono gli ultimi ruderi [foto 60], presso i quali si ritrova il sentiero (all'inizio una vera e propria mulattiera), che scende velocemente sulla strada della Valle Strona in località Tapone, nei pressi della Piana di Forno, poi lungo la poco trafficata strada asfaltata si ritorna alla Cappella di S. Lucia.
Per il giro descritto, circa 5 ore e mezza.
Giugno 2017 - Difficoltà E/EE.
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