In Valle Antrona per salire alla cima del Pizzo del Ton, bella e panoramica montagna ben conosciuta e frequentata oltre che per la via normale dal versante della Val Bianca (Anzasca), anche dalla rinomata cresta est che sale dal Passo del Mottone; raramente seguita invece la più impegnativa cresta ovest-nord-ovest (vedi sul sito di : itinerAlp), infine c'è anche la cresta sud-ovest che raggiunge la cima dal Passo di Valaverta 2532 m. e che è il percorso seguito in questa occasione, in una bella giornata autunnale che ha permesso di ammirare il notevole panorama circostante, dai versanti della Val Troncone ormai ben conosciuti (in parte...) per le varie e interessanti escursioni effettuate in passato, alle cime più elevate che fanno da corona alla Valle Antrona, e anche oltre...
- Passi di Valaverta...
La guida CAI/TCI dell'Armelloni riporta la presenza di ben tre Passi di Valaverta, ma in pratica solo il passo 2558 m. vicino al Pizzo San Martino dove transita il sentiero segnalato, è utilizzato in tal senso; il passo 2532 m. vicino al Pizzo del Ton raggiunto in questa occasione, serve appunto per la salita alla cima lungo la cresta sud-ovest della montagna, mentre il negletto passo centrale a 2572 m. non sembra esser utilizzato.
Da segnalare infine, che sulla Mappa Rabbini di Antronapiana il Pizzo del Ton è chiamato Toon di Trivera...
Con Andrea partiamo dal piccolo parcheggio sulla stradina che dal Lago di Antrona porta a Campliccioli, nei pressi della partenza del sentiero C19 per i Laghi di Trivera nei pressi delle baite di Cima al Fro (Rabbini); ci portiamo verso l'usuale sentiero che da Campliccioli porta agli
alpeggi di Valaverta (per questa zona vedi anche i precedenti giri sulla pagina della : Valle Antrona), da Valaverta di sopra continuiamo lungo il sentiero C21 che si dirige al Passo di Valaverta 2558 m.
A partire dalle baite di Valaverta di sopra il sole inizia a illuminare i bei colori autunnali dell'esteso lariceto presente sul vasto altopiano, mentre il suolo è a tratti gelato e la brina imbianca il terreno; saliamo seguendo il sentiero fin verso i 2200 m. (tornando da qui in avanti, all'ombra), e poi lo lasciamo puntando all'evidente rampa sassosa che, da destra a sinistra sale alla cresta, con terreno in buone condizioni non ci sono difficoltà per raggiungere il Passo di Valaverta 2532 m. fino a qui dalla partenza, circa 4 ore.
Ci si affaccia così sul versante della Valle Anzasca dove era presente della foschia e anche delle nebbie vaganti, tornati al sole la giornata si presentava molto piacevole e mite anche per l'assenza di vento; verso sud-ovest la cresta continua verso il Pizzo San Martino, saliamo naturalmente in direzione opposta il primo facile tratto di cresta che raggiunge la sommità intermedia a 2586 m. ammirando nel contempo il bel panorama circolare (in particolare in direzione ovest e nord, verso le cime più elevate).
Proseguendo, si raggiunge il tratto più impegnativo della cresta che si può seguire più o meno sul filo incontrando passaggi di II grado e tratti esposti, oppure si può anche seguire per un buon tratto una cengia
erbosa utilizzata dagli animali, che con percorso a saliscendi traversa sul versante della Valle Anzasca, un ultimo tratto su blocchi porta sulla sommità del Pizzo del Ton 2675 m. Dal Passo a qui, calcolare perlomeno 1 ora (o più...).
Una sosta su questa panoramica montagna dove lo sguarda era attirato in particolare dalle cime più alte ormai imbiancate dalla prima neve della stagione (ma erano suggestivi anche i sottostanti Laghi di Trivera, e le creste che emergevano dalla foschia guardando in direzione della Valsesia....); la temperatura era pure molto piacevole, ma era infine tempo di tornare...
Scendiamo lungo la via normale sul versante sud-sud-est della montagna verso il sottostante versante che da Lavazzero sale al Passo del Mottone, lungo un canale principalmente erboso piuttosto ripido ma che, in buone condizioni, non presenta particolari difficoltà; in basso si raggiunge una rampa dove un evidente sentierino traversa verso destra (foto 75), permettendo così di raggiungere i tranquilli pendii sottostanti dove, senza scendere ulteriormente, si può traversare direttamente verso il Passo del Mottone 2284 m. dalla cima a qui, circa 1 ora e mezza.
(Da segnalare la presenza di una frana che pare piuttosto recente, visibile guardando in direzione del Pizzo Montalto, frana che è scesa sul versante destro orografico della valle che sale al Passo del Fornalino da Cheggio, vedi foto 83).
Dal Passo del Mottone lasciamo la zona del Pizzo del Ton e anche il piacevole sole di ottobre, ritornando all'ombra (gelida...) dei versanti nord, e subito troviamo diversi tratti in cui i massi erano coperti dall'insidioso verglas, il che ha richiesto una costante attenzione; raggiungiamo i bei Laghi di Trivera per poi salire al passo (non lontano dalla Punta di Trivera), affacciato sul versante dell'Alpe Colmigia (per questa zona, vedi anche : questa pagina relativa a una precedente visita).
La discesa di questo versante ha richiesto più tempo del previsto a causa del terreno gelato e ricoperto per lunghi tratti dalla galaverna (in particolare è forse la prima volta che ho trovato anche i massi ricoperti da uno strato di così notevole spessore...), comunque si cammina spesso tra i cespugli ai quali ci si può anche aggrappare per stare più tranquilli; in compenso è stata l'occasione per raccogliere una interessante immagine dove si possono ammirare le belle e regolari geometrie dei cristalli di ghiaccio... vedi la foto 93.
Più in basso raggiungiamo il bosco che precede la zona dell'Alpe Colmigia dove il gelo è assente (ed è piacevole camminare finalmente sul "morbido"...), poi si scende all'Alpe Crevaloscia e alla stradina (piccolo parcheggio) che dal Lago di Antrona sale a Campliccioli; dal Passo del Mottone a qui, circa 2 ore e venti minuti tenendo conto però dei "rallentamenti" a causa del terreno gelato.
Tempo per questo giro, circa 10 ore.
Ottobre 2021 - Difficoltà EE/F
immagini ↑→
immagini ↑→