Ritorno dopo una ventina d'anni (o forse più...) dalla prima e unica visita, sull'altopiano del Lago d'Avino per un giro panoramico verso la tranquilla cima del Pizzo Valgrande di Vallé, una di quelle montagne che appaiono molto diverse a seconda del punto di osservazione, un dolce pendio se vista da ovest, una imponente e dirupata bastionata rocciosa se vista da est.
Si raggiunge facilmente salendo dalla piana del Lago d'Avino, ma naturalmente il percorso più interessante (e panoramico), è quello che sale da Ponte Campo passando dall'Alpe Vallé e il Passo del Croso.
Con Daniela si parte dal parcheggio sul prato di Ponte Campo 1319 m. (3 Euro), e seguiamo il sentiero per il Veglia che sale alla stradina dove si trova il bivio, e in questa occasione si va a sinistra salendo lungo la stradina che porta alla zona dell'Alpe Vallé ca. 1780 m. dove si prosegue lungo il sentiero segnalato che traversa verso nord andando a incrociare il percorso che sale dalla stradina per il Veglia (un'altra possibilità è quella di seguire, dall'Alpe
Vallé, il sentiero dei Balmit).
Scavalcata la dorsale che scende dalla Punta del Lago delle Streghe (la Punta d'la Scéenzgia), ci si porta sul versante della Drozina (dove si trova appunto l'incrocio col sentiero che traversa a mezzacosta il versante verso la stradina per il Veglia);
si sale per un buon tratto tra gli ontanelli per poi raggiungere la dorsale dove arriva anche il sentiero dei Balmit.
Il percorso diventa molto panoramico e piacevole (vale la pena di salire qui in una giornata limpida), il sentiero segue la dorsale (in alto
si nota una traccia che invece fa un giro largo sulla destra, che pare corrispondere al sentiero riportato sulla carta IGM che appunto non saliva sulla dorsale).
Dopo un tratto più "roccioso" si giunge al Passo del Croso 2357 m. (la Buchèta Granda) dove, seguendo i segni di vernice e i paletti segnaletici (caratteristici di questa zona), si sale tra le rocce giungendo sull'altopiano della Piana d'Avino; si traversa verso nord passando presso la zona con dei caratteristici sassi bianchi (ul Crup di Scéencc Biéencc) e il bel laghetto di
Valgrande (Lai ad Val Graant), un altro laghetto è presente più in basso (ul Lai di Pasctür) però asciutto in questa occasione.
Saliamo alla cima con percorso libero (al solito, il sentierino lo troviamo poi in discesa...), e si arriva sulla panoramica cima del Pizzo Valgrande di Vallé 2535 m. (inutile sottolineare che il massiccio Monte Leone domina questa zona...).
Torniamo al laghetto sottostante che è in parte coperto da un sottile strato di ghiaccio (ormai a queste quote l'inverno è già alle porte...), e seguendo i paletti scendiamo verso il Lago d'Avino 2246 m. (ul Lai 'd Vign) dove si nota che il livello dell'acqua è molto basso, e dopo lo sbarramento della diga si risale verso nord e in seguito ci sono due possibilità per scendere al Veglia, in questa occasione seguiamo il percorso più "lungo" che traversa lungamente sotto il versante ovest del Monte Leone e degli Amonciei (i Munscei).
Superata la zona del Torrente Ciamciàvero (che scende dal Ghiacciaio del Leone), inizia la discesa verso la piana del Veglia tra i larici che mostravano i caratteristici colori autunnali che però in questa occasione, non si sono potuti ammirare al meglio a causa del cielo velato (dopo una prima parte di giornata molto bella), in ogni caso è sempre molto piacevole camminare tra i larici in questa stagione...
Si scende così al bel Lago delle Streghe (anch'esso con un sottile velo di ghiaccio, in verità i laghi sono due...), e poi in breve il sentiero porta ad Aione 1752 m. e alla tranquilla piana del Veglia, sempre molto piacevole e rilassante questo luogo...
Ritorno a Ponte Campo lungo la solita stradina panoramica.
Tempo per questo giro, circa 7 ore incluse soste e divagazioni.
Ottobre 2019 - Difficoltà E
immagini ↑→