Il Pizzo Castello è la prima elevazione della cresta che divide la Valle Anzasca e la Valle Antrona; cima frequentata, si può salire da Villadossola e da Pallanzeno verso la Testa di Basciumo, seguendo la dorsale dalla Colma di Castiglione, oppure da Piedimulera.
Si sale sempre su terreno ripido ma su buoni sentieri segnalati, in questa occasione con alcune deviazioni che rendono più vario ed interessante il percorso.
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Una visita più recente (quasi 4 anni dopo, in versione "invernale"), su : questa pagina.
Dalla stazione FS di Piedimulera si entra in paese verso la piazza del mercato, si segue Via Protasi dove si trovano le indicazioni del percorso, la mulattiera passa proprio sotto la Torre Ferrerio costruita tra il 1594 e il 1597 su commissione della famiglia Ferrari, posta in un punto strategico lungo la strada principale (fino al 1800), per la Valle Anzasca, qui un tempo si pagava il dazio per le merci in transito...
Si segue la Mulera, la bella mulattiera sale ripida passando dai nuclei di Croppala e Mezzamulera per uscire sulla stradina asfaltata a una Cappella dove si trovano le indicazioni per la Cappella della Pace; si traversa sulla destra passando dalla località Pairazzi con il suo bel forno, e poi la mulattiera prosegue per il poggio panoramico di Castigiasco, dove si trova la Cappella della Pace e l'obelisco in memoria dei caduti della Valle Anzasca.
- L'obelisco di Castigiasco :
Dopo quasi un secolo, il 27 aprile 2014 è stato inaugurato ufficialmente l'obelisco di Castigiasco, un monumento a ricordo dei caduti della Valle Anzasca durante le due guerre.
Un'idea che Don Giuseppe Salina parroco di Cimamulera, ebbe nel 1919; furono preparati i blocchi di pietra per questa realizzazione, ma poi, a causa di varie vicissitudini, il progetto non ebbe seguito e i "pezzi" componenti l'opera furono "dimenticati" per decenni...
Nel 2007 il progetto riprese vita, e grazie al contributo di molti, in particolare il Gruppo Alpini di Cimamulera, sono stati recuperati e catalogati i blocchi di pietra.
Sul sito del Comune di Piedimulera si possono vedere immagini dei lavori :
Link :
Comune di Piedimulera - Gruppo Alpini Cimamulera
Documenti storici dell'epoca
Da Castigiasco si ritorna verso la piazza della Chiesa di S. Antonio Abate di Cimamulera dove si trovano le indicazioni del percorso che poi segue la strada asfaltata che termina nella località Madonna (chi arriva in auto, solitamente parte da qui), sulla destra sale una ripida stradina asfaltata al cui termine inizia il sentiero per il Pizzo Castello.
Giunti alla Cappella dul Travain si trova un bivio, sulla destra si continua verso l'Alpe La Balma (costruita a ridosso di una parete rocciosa), e poi il sentiero recentemente ripulito prosegue, passando da un bivio segnalato, verso il dosso dell'Alpe Crovalino (Croppalino) 921 m. il cui prato è ormai scomparso, l'erba è stata rimpiazzata dalle felci, e le piante ostacolano la visione del panorama circostante. Alle spalle dell'alpe, si vede in alto la Croce di Propiano.
Al ritorno, non conviene raggiungere la Cappella, ma arrivati al bivio (cartello), si segue la traccia sulla destra che traversando nel bosco raggiunge i prati di Sarcera; si passa dalle baite di Cascinaccia 854 m. e poco dopo si arriva all'Alpe Sarcera 886 m.
Il sentiero sale poi ai prati dell'Alpe Ceresola 954 m. bel punto panoramico; continuando la salita si arriva a un bivio, si lascia il sentiero principale e sulla destra si segue la traccia che porta verso la Croce di Propiano 1129 m. (si incontra un tratto dove ci sono delle vecchie catene, che richiede attenzione perchè recentemente franato...), dalla Croce, altro bel punto panoramico, si sale direttamente la dorsale lungo un sentierino che sbuca sui prati di Propiano inferiore 1134 m. più in alto si trovano le baite di Propiano superiore 1185 m. qui si devia verso destra per salire alla Testa del Frate 1258 m. proseguendo verso nord si scende ritornando al sentiero che poco dopo raggiunge le baite dell'Alpe Piana 1245 m.
Continuando la salita (sulle sinistra si vede la dorsale di Camugher che, in questa occasione, si percorrerà in discesa al ritorno) si giunge all'Alpe Castello 1320 m. lasciato quest'ultimo alpeggio si prosegue seguendo i segni di vernice che, salendo il ripido pendio, portano in cima al Pizzo Castello 1607 m.
Ritornati all'Alpe Castello, si segue la traccia che traversa sulla destra (ovest), il sentiero è ben evidente solo fino alla presa dell'acqua, poi si trovano solo tracce discontinue e qualche segno di vernice rossa (percorso consigliabile a inizio stagione prima della ripresa vegetativa...); raggiunta la dorsale, si scende per poi risalire brevemente il dosso soprastante Camugher.
[In questa occasione, c'era un capriolo che pascolava tranquillamente vicino ai ruderi, una rara occasione di scattare qualche foto di questo animale sempre molto "sfuggente"...].
Dai prati dell'Alpe Camugher 1099 m. si scende nel bosco verso Selvavecchia da dove si rientra a Cimamulera seguendo l'antica mulattiera della Valle Anzasca; ripreso il percorso che ritorna a Piedimulera, si trova una deviazione per Cà d'Arnal (Catarnal) che vale la pena di seguire, questo percorso è poco frequentato e la mulattiera non è sempre in buone condizioni; si giunge all'interessante nucleo di Cà d'Arnal, in stato di abbandono e circondato dal bosco dove si trovano alcune incisioni e si possono ammirare i massicci architravi che sormontano alcune porte.
Da Catarnal si scende lungo la vecchia mulattiera che riporta a Piedimulera in località Croppo.
Da Piedimulera al Pizzo Castello (con le deviazioni descritte), circa 4 ore e mezza.
Per il giro completo 7/8 ore.
Immagini del 5 maggio 2014
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