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Passo di Capia per la cengia - tra Antrona e Anzasca...

 Tra Antrona e Anzasca : Campliccioli, Val Troncone, Alpe Laugera, cengia per il Passo di Capia, Vallone di Capia, Laghetto della Colla...


 

 Un mese fa durante l'escursione nel Vallone di Capia da Mondelli in Valle Anzasca quando abbiamo raggiunto la bocchetta a 2810 m. : Link, una breve divagazione sul versante della Valle Antrona ha permesso di scoprire una interessante cengia discendente che forse poteva essere utilizzata come collegamento tra i due versanti (vedi la prima foto della galleria), e questo bastava per iniziare una ricerca finalizzata a un possibile giro.

la cengia...
la cengia...

 Inizialmente si guardava tra le immagini raccolte durante i giri precedenti in zona, ed ecco che su alcune foto si notava appunto una cengia ascendente che traversava sul fianco la cresta che scende dalla quota 2829 m. come a esempio l'immagine in fondo a questa pagina con la neve... poi successivamente, durante altre escursioni, l'obiettivo della macchina fotografica è stato spesso puntato in quella direzione, e non poteva mancare l'osservazione delle foto aeree svizzere.

 Alla fine, pur con qualche incertezza, sembrava possibile una traversata tra Antrona e Anzasca tramite quella cengia... una ulteriore conferma è arrivata da contatti con persone del luogo (in particolare grazie a Giovanna Fracei di Mondelli), che confermavano la presenza di un percorso che valicava la bocchetta 2810 m. (che pare essere stato utilizzato in passato anche dai contrabbandieri) e per loro era quello il "vero" Passo di Capia, non quello quotato 2795 m. posto più a est, e che in effetti non pare essere utilizzato come passo, ma solo come accesso alpinistico per la cresta est della Punta Laugera.

il versante da traversare...
il versante da traversare...

 Con Andrea partiamo come al solito di buon ora da Campliccioli nel periodo forse più caldo dell'estate 2023 (alle sei di mattina qui c'erano venti gradi...), e seguiamo il sentiero segnalato che sale in Val Troncone fino all'Alpe Laugera a circa 2300 m. (per questo tratto non servono ulteriori descrizioni, vedi le varie escursioni fatte in passato in Val Troncone sulla pagina della Valle Antrona : Link), da Campliccioli a qui circa 3 ore e mezza con passo lento; oltre che per il caldo, anche per lo zaino pesante e pensando alla lunghezza dell'escursione, bisognava cercare di risparmiare le energie...

 Dopo una salutare pausa rinfrescante e rigenerante con l'acqua del Rio Troncone (a queste quote si stava già comunque meglio per la minore umidità nell'aria), iniziamo la traversata verso l'obiettivo principale del giro, la cengia verso il Passo di Capia; inizialmente si sale traversando sotto le alte pareti seguendo una vaga traccia di animali, traccia che si era notata guardando le foto aeree, dopo un primo tratto su erba continuiamo sulle giavine e arriviamo in vista di una costa (foto 34) che raggiungiamo salendo prima sulla destra lungo un versante dove scende acqua, cercando il percorso migliore.

traverso alla base della parete della Laugera...
traverso alla base della parete della Laugera...

 Salendo ci si rendo conto che siamo sopra ad alti dirupi che precipitano alla nostra sinistra, e arriviamo in vista del relativamente lungo traverso che ci aspetta sotto le alte pareti della cresta nord della Punta Laugera; dopo un primo tratto erboso si continua su terreno misto seguito, dove il cengione si restringe, da un tratto su roccette che richiede attenzione poi gradualmente il terreno cambia salendo verso le giavine superiori.

 In seguito l'ambiente diventa più severo ma anche affascinante (sembra quasi di essere a quote ben più elevate...), sulla destra la variegata parete rocciosa dove inizialmente, si può ammirare il caratteristico "occhio" che ricorda le estrazioni della pietra ollare... si trovano anche nevai residui che, nelle stagioni diciamo "normali", persistono a lungo su questo cengione; più avanti si vede sulla sinistra il pendio da risalire (sulla destra oltre che apparentemente più impegnativo, è meglio non andarci perchè ogni tanto cadono sassi).

bell'ambiente...
bell'ambiente...

 Salita la ripida rampa raggiungiamo le giavine superiori, qui bisogna traversare inizialmente in discesa sulla sinistra per raggiungere la cresta soprastante la cengia, con percorso poco comodo sui massi a volte instabili ci portiamo verso la striscia di roccia liscia della cresta visibile sulla foto 63; intanto sulla destra in alto si vedeva il Passo di Capia "alpinistico" che in verità non era molto attraente... oltretutto anche da quella zona a tratti si ascoltavano cadute di sassi, non a caso sembra essere raggiunto solo dal più "pulito" versante del vallone di Capia.

 Arrivati alla cresta (che scende dalla quota 2829), si vedeva la cengia da vicino, però non era raggiungibile da quel punto (foto 65), allora scendiamo lungo la crestina raggiungendo il punto più basso individuato studiando le varie foto raccolte e le immagini aeree, e infatti troviamo un versante "agibile" dove si può scendere (in questa zona ora sono presenti due ometti, quota circa 2600 m.); scendiamo per poi traversare la nervatura visibile al centro nella foto 69, e finalmente siamo sulla agognata cengia.

inizio della cengia...
inizio della cengia...
 La cengia è quasi sempre relativamente larga, a parte alcuni tratti dove si restringe, e la si percorre senza problemi, naturalmente con terreno in buone condizioni e tenendo conto di dove ci si trova, sulla sinistra il versante precipita con un salto notevole; più avanti troviamo il tratto più "impegnativo" del percorso ed era proprio in uno dei due punti che sulle foto rimaneva un po' "nascosto" e dove la cengia sembrava restringersi (infatti con la neve qui si vedeva solo una sottile striscia bianca...).

 Giunti sotto la paretina si vedeva però che sono presenti molti appigli e appoggi, si sale abbastanza agevolmente tenendo presente che la qualità della roccia non è buona e bisogna sempre tastarne la solidità... più in alto si arriva sul filo di una crestina esposta che richiede attenzione e si esce sul prossimo tratto della cengia (un'altra possibilità una volta arrivati alla crestina, potrebbe essere quella di traversare sulla sinistra dove, oltre una piodata, si vedeva un tratto erboso che proseguiva verso la cengia, questo passaggio potrebbe essere preferibile però in senso contrario).
il tratto più "impegnativo" della cengia...
il tratto più "impegnativo" della cengia...
 In seguito si raggiunge un altro tratto roccioso più agevole, superato il quale si arriva a un singolare grosso "ometto" che dovrebbe essere "naturale" viste le dimensioni e il peso delle rocce, ma rimane l'interrogativo di come sia stato possibile... guardando avanti vediamo il tratto successivo che si intuisce come più che altro fastidioso per il terreno franoso, ma si sale senza troppe difficoltà tenendosi sulla sinistra, uscendo così a un colletto dove ero arrivato il mese precedente dopo la salita dal vallone di Capia proprio per vedere come fosse il seguito di questa accattivante cengia.
in salita sulla cengia...
in salita sulla cengia...
 Ancora un tratto e arriviamo finalmente alla bocchetta 2810 m. del Passo di Capia mentre le nuvole erano già arrivate poco più in alto di noi portando anche una frescura in quel momento poco gradevole, per cui scendiamo subito per arrivare in una zona più riparata che troviamo in una zona erbosa oltre il ripido e instabile versante che scende dalla bocchetta. Proseguiamo la discesa come fatto nella precedente visita su questo versante (Link), questa volta però raggiungiamo il versante a monte della Colla traversando più in alto seguendo una vaga traccia, una volta scollinato (foto 107) traversiamo il versante con percorso libero incrociando un gruppo di mucche con relativa figliolanza (che poi ritroveremo alla sera al laghetto...).
relax al Laghetto della Colla...
relax al Laghetto della Colla...
 Infine raggiungiamo il Laghetto della Colla circa 2340 m. dove l'acqua in verità è scarsa, ma un minimo di ruscellamento è presente e permette così di fare rifornimento e agevola la decisione di fermarsi per il pernottamento in questo ameno luogo; più in alto sotto una lunga parete si trova un muretto che fornisce un minimo di riparo, si stratta del Casal ad Silio 2370 m. (la cascina di Silio) dal nome del pastore che lo aveva costruito come ricovero per le mucche (grazie a Giovanna Fracei di Mondelli per questa preziosa informazione).

alla sera, arrivano le mucche al Laghetto della Colla...
clicca per vedere il video...
Clicca sull'immagine per vedere il video su Vimeo...
(si aprirà una nuova finestra)

 (L'escursione è poi proseguita il giorno successivo traversando il soprastante Passo delle Lonze : Link).

 Per il giro descritto, circa 10 ore.

 Agosto 2023 - Difficoltà EE/F
immagini ↑→  



nel Vallone di Capia, la cresta scavalcata...

nel Vallone di Capia, la cresta scavalcata...

la neve disegna il percorso della cengia...
si vede la striscia nevosa della cengia...
in Valgrande...  ← in Valgrande

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