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Alpe Olmi, Ragozza, La Colma...


   Visita all'Alpe Olmi, Alpe Ragozza, La Colma...

Villadossola > Valle Antrona > Prato (Ai Mondà).

   Difficoltà EE

 

 Dopo il precedente giro sul versante dell'Alpe Ciotter (link), ritorno in zona per salire alla Colma passando da un altro alpeggio poco visitato, l'Alpe Olmi (visto che le previsioni meteo davano un fine settimana nuvoloso con possibili precipitazioni, allora valeva la pena scegliere un giro come questo, che si svolge in buona parte nel bosco...).

Alpe Olmi...

 In questa occasione, con Andrea Francesco e Stella, partiamo da Prato, poco più di 600 m. frazione di Viganella (così riporta il cartello attualmente presente arrivando al villaggio, ma dal 2016 Viganella e Seppiana sono unite nel nuovo comune di Borgomezzavalle...); prevedendo di ritornare a valle lungo il sentiero segnalato che scende dalla Colma dei Prei, conviene lasciare l'auto a Mondà, poco dopo il ponte sull'Ovesca nei pressi dell'area adibita per le feste campestri, di fianco al campo da calcio.

Link alla cartina ↓
mappa



 A Prato si sale tra le case del paese (naturalmente non ci sono indicazioni per questo percorso, almeno attualmente...), sopra le case si traversa salendo sulla destra (nord), portandosi sulla dorsale di fianco al canale del Vallone Frizza, lungo il percorso sono presenti radi segni di vernice gialla, e anche, più in alto, di vernice rossa.

 Il percorso sale su terreno sempre ripido e con pendenza costante lungo la dorsale, poi un breve traverso sulla sinistra (est), e si raggiunge la baita dell'Alpe Olmi 1168 m. da qui le vecchie mappe riportano un sentiero che sale e poi traversa verso Ragozza, però di questo sentiero non abbiamo trovato tracce evidenti...

 Poco sopra Olmi una traccia traversa verso il canale verso est, ma il versante opposto appare un po' troppo "ostico"... questo sentiero certamente era usato per andare a prendere l'acqua, da qui si vede la parte superiore del canale, e più in alto si nota una possibilità di traversare, sopra a un salto.

sculture della natura....


 Risaliamo il sempre ripido versante (è preferibile tenersi piuttosto verso ovest), e verso i 1300 m. avvicinandosi al canale, si trova una traccia [foto 14], che permette di accedere al Rial da Caval Maiasca; il versante opposto è molto ripido e con poche piante a cui aggrapparsi, comunque, cercando il percorso migliore si sale raggiungendo il bosco dove il terreno è più favorevole e si continua la salita del versante, nel contempo si traversa anche un poco verso est.

 Oltre i 1500. all'incirca alla quota di Ragozza, si incrocia una buona traccia che traversa il versante (sentiero probabilmente usato ai tempi per portare il bestiame ai pascoli più alti), seguendo il sentiero verso est si raggiunge l'Alpe Ragozza ca. 1540 m. (riportata sulle mappe, ma nominata solo sulla Mappa Rabbini...).

 A Ragozza si può anche traversare verso la dirimpettaia Alpe Prei, ma visto che il meteo rimaneva discreto, decidiamo di salire verso la Colma in modo da dare una occhiata al panorama circostante; la mappe riportano un sentiero che sale traversando verso la selletta a 1726 m. a ovest della Colma 1747 m. ma salendo incontriamo la neve, bagnata e "sfondosa", per cui il percorso migliore diventa la salita diretta verso La Colma...

 Con percorso faticoso e un po' disagevole (a tratti la neve arrivava al ginocchio, almeno per chi ha le gambe corte...), sbuchiamo finalmente sulla dorsale della Colma, bel punto panoramico anche in questa occasione, nonostante le nuvole presenti sulle cime più alte.

 Una "meritata" pausa ammirando il panorama, e scendiamo lungo la tranquilla dorsale che porta alle baite dell'Alpe della Colma dei Prei 1570 m. dove si trovano le indicazioni e i segni di vernice bianco-rossa per il percorso di discesa.

 Si scende giungendo ai prati dell'Alpe Prei 1413 m. posta in bella posizione panoramica, continuando la discesa si passa dalla Cà di Sciuri... e più in basso dalla baita di Ai Saler dopo un bel tratto nella faggeta; continuando la discesa si passa dai ruderi dell'Alpe Lamporiggia 1148 m. poi il sentiero continua con diversi tornanti e traversi per aggirare i tratti più impervi di questo ripido versante.

 A 706 m. si passa dal Baitone (nome adatto a questa grossa costruzione...), a tratti si cammina su una mulattiera ancora in discreto stato, che porta a valle nella zona di Mondà 596 m. a poche decine di metri dal "parcheggio" di fianco alla strada.


 Tempo per questo giro, circa 6 ore e mezza.

     Immagini del 1 aprile 2017. Difficoltà EE

chiodi del passato...
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in salita...

nel bosco...

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