Visita a una cima relativamente poco frequentata posta tra il rinomato Pizzo Montalto (link), e il Passo della Preja, importante valico tra la Valle Antrona e la Val Bognanco.
Partiamo (con Fiorenzo), da Cheggio in una giornata in cui le cime saranno ben presto nascoste dalle nubi; si rimane sul versante sinistro idrografico del Bacino dei Cavalli 1480 m. per salire lungo il panoramico sentiero segnalato per il Passo della Preja (per la prima parte del percorso il sentiero era stato appena ripulito e "allargato" in occasione della corsa podistica Cheggio - Rifugio Andolla in programma la settimana successiva).
Si transita presso l'Alpe Bisi (Curzel) 1626 m. poi si trova un bivio (a destra sale il sentiero per li Laghi di Pianei e la via usuale al Pizzo Montalto), superato il canale del Riale Valle Pasquale, un (relativamente) lungo traverso porta su un ripiano erboso (ruderi) dove si trova un altro bivio segnalato, a sinistra (sud-ovest) scende verso il lago un sentiero che seguiremo poi al ritorno.
Si sale nel vallone che, passando dai ruderi dell'Alpe Teste di Mezzo, supera il torrente e sale all'Alpe della Preja 2083 m. qui si lascia il sentiero segnalato per salire con percorso libero verso est in direzione della evidente dorsale [foto 19 e 50] che prosegue verso la cima sud del Monte della Preja, separata dalla poco più bassa cima nord, dalle caratteristiche guglie dentellate del "Castello".
Si continua lungo la tranquilla dorsale erbosa che più in alto diventa in parte rocciosa, ma sempre senza difficoltà; all'inizio si vede in basso l'Alpe di Teste superiore 2001 m. (che rimane discosta dal sentiero), in basso si vede il Bacino dei Cavalli e di fronte il Monte Forcolaccia e I Ton.
Si giunge così su una selletta da cui inizia la cresta finale, qui si trova una traccia di passaggio degli animali che sale traversando sul fianco della montagna, e che decidiamo di seguire visto che sulla cresta le nuvole nascondevano il panorama; si giunge così sulla cresta est della montagna dove ci si affaccia sul versante della Val Bognanco, una breve risalita (notando, sul terreno, che questa cima pare sia molto apprezzata dalle capre...), e si giunge sul Monte della Preja 2514 m. che lasciamo subito visto che la visibilità era nulla... ritornando alla selletta precedente.
Dalla selletta una discontinua traccia di animali traversa il ripido versante portandosi prima su un promontorio erboso che si affaccia sul sassoso fornale [foto 38 e 39] in vista del Castello; si traversa la giavina (qualche tratto è instabile, ma non ci sono problemi), comunque è sempre meglio non soffermarsi troppo su questo versante... i sassi sono tutti caduti dalle dirupate pendici del Monte della Preja, questo versante ovest è completamente diverso da quello erboso rivolto a est.
Arriviamo così sotto le rocce del Castello dove si risale sulla sinistra costeggiandole alla base, poi in alto si vedono i segni di vernice del sentiero che traversa il Passo Castello 2366 m. dopo aver dato uno sguardo dall'intaglio sul versante della Val Bognanco, traversiamo in discesa verso ovest raggiungendo il Passo della Preja 2327 m.
Dal Passo della Preja si scende nuovamente all'Alpe omonima, e si ritorna a valle lungo il percorso seguito in salita fino al bivio segnalato per Scanasc e Gabi; questa variante richiede un poco più di tempo per tornare a Cheggio, ma è comunque consigliabile anche per cambiare ambiente, e permette di vedere, dal versante destro idr. del lago, il versante visitato.
Per questo giro, circa 7 ore e mezza incluse le soste.
Difficoltà E/EE- Settembre 2017
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