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Monte Loccia di Peve e dintorni...


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 Un giro sulla cresta tra la Val Vigezzo e la Val Cortino/Valle Isorno visitando alcune facili cime panoramiche piuttosto frequentate, oltre che dagli escursionisti, anche dalle capre e dalle pecore...

 Il giro descritto è solo un esempio delle varie possibilità di percorsi che la zona può offrire, con un po' di fantasia e una occhiata alla cartina...

disegni nel cielo...

 Con Fiorenzo saliamo da Druogno ad Albogno 1020 m. parcheggio nei pressi dell'Oratorio di San Michele Arcangelo dove, verso ovest, traversa il sentiero che seguiremo al ritorno, mentre all'andata ci incamminiamo in direzione opposta raggiungendo il sentiero/mulattiera che in quindici minuti, traversando il Rivo di Sasseglio, conduce a Sagrogno.

 A monte del villaggio si segue il viottolo lastricato (foto 8) che sale nel bosco e poi proseguendo sulla destra raggiunge una stradina sterrata dove si trovano i segni di vernice del sentiero M09, percorso che, dopo il prato dell'Alpe Braghi 1096 m. inizia una lunga e sempre ripida ascesa lungo la dorsale sud del Monte Mater.

 Si sale nel bosco interrotto brevemente dai prati dell'Alpe Gora 1468 m. continuando la salita la faggeta gradualmente lascia il posto ai larici che in seguito si fanno sempre più radi, e si arriva sulla cresta da dove, sulla destra (est) in breve si raggiunge la cima erbosa del Monte Mater 2026m. da dove si può ammirare (grazie anche alla limpida giornata), un bel panorama circolare dove naturalmente spicca verso nord, l'inconfondibile Scheggia, più ad est la Pioda di Crana e il Pizzo Ruggia, cime visitate durante precedenti escursioni. (fino a qui, da Albogno, circa 2 ore e mezza)

 Verso sud si vedono alcune note cime della Valgrande, Tignolino, Togano, Pizzo Nona, Pizzo Ragno... e in basso la verde piana della Val Vigezzo.

 Verso est si vede l'accidentata cresta da percorrere per raggiungere il lontano Monte Loccia di Peve, si prosegue sul filo oppure, a tratti, poggiando sul versante Vigezzino seguendo una delle numerose tracce di animali che solcano il versante; dopo il primo tratto variegato un ultimo strappo porta al Monte Margineta 2017 m. (Marghinetta sulla Rabbini), mentre più a nord gli svizzeri si divertono con i loro usuali cerchi nel cielo (in questa occasione ottenendo un effetto, una sorta di "nodo" che rende più interessante il risultato finale). (Dal Mater a qui, circa 45 minuti).

 Dal Margineta si scende (lungo la Costa delle Corone di Laggia), e poi si raggiunge il Passo della Margina 1979 m. (Marghina sulla Rabbini) dove un'ultima risalita porta sulla tondeggiante sommità del Monte Loccia di Peve 2127 m. (chiamato Locciabella sulla Rabbini), dal Margineta a qui, poco più di mezz'ora, una breve pausa e si continua in discesa verso sud-est lungo la Costa della Bassa di Plone che porta al Monte Alom 1989 m.

 Il toponimo Alom non pare essere stato usato ai tempi, la Rabbini riporta invece Trivello... da segnalare che qualche mappa lo posiziona erroneamente alla quota 2011 m. (anche la lapide posta vicino alla vecchia Croce di legno che ormai ha ceduto al trascorrere del tempo ed è appoggiata sul fianco...).

capretto...

 La dorsale prosegue la discesa verso la Croce di Rovareccio (da dove si può scendere a Coimo e poi tornare ad Albogno), ma in questa occasione, per fare qualcosa di nuovo, scendiamo invece la dorsale sud dell'Alom che porta al poggio del Monte Corgiolo 1768 m. (Sotto Trivello sulla Rabbini), a sinistra (est) si scende al Pra dul Bunard dove ci sono i ruderi dell'Alpe Corgiolo circa 1720 m.

 Dall'Alpe Corgiolo si scende sempre verso est con percorso libero il versante a tratti molto ripido che poi raggiunge il sentiero M05 che arriva dall'Alpe Buriale (il percorso dei sentieri M07 e M05 costituisce l'itinerario "normale" per il Monte Loccia di Peve); il largo sentiero scende lungamente nel bosco passando da un paio di carbonere (si trovano anche pochi brevi tratti in cui è ancora presente la pavimentazione della vecchia mulattiera), e si arriva a un bivio, sulla destra il sentiero per Coimo, mentre sulla sinistra si traversa raggiungendo l'Alpe Foppiano 1220 m. e più avanti l'Alpe In tul Rii 1066 m. (che, come dice il nome, si trova nei pressi del torrente).

 Proseguendo si raggiunge il "belvedere" con la vicina Cappella (qui sale il percorso M07), e infine si torna al piacevole borgo di Albogno.

 Tempo per questo giro, circa 7 ore. Difficoltà E/EE

   Maggio 2020

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sulla cresta...

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