Un giro lungo il soleggiato versante della montagna alle spalle di Masera (vicino a Domodossola), camminando sulle belle mulattiere che transitano tra le frazioni ed i nuclei di baite in parte abbandonati, i boschi e i vigneti ben curati; un percorso piacevole e rilassante (anche se relativamente lungo...), dove si respira ancora l'atmosfera degli antichi borghi rurali.
Una descrizione dettagliata del percorso sul sito del Comune di Masera, link : percorso verde.
Tra i quattro itinerari presentati, il "percorso verde" è il più lungo e completo, sul sito è disponibile anche una cartina della zona. Il percorso è ben indicato da classici segnavia bianco-rossi e da bollini di diverso colore, tra cui il verde che è quello da individuare e seguire per l'itinerario percorso in questa occasione.
Dal Campanile di Masera (parcheggio nelle vicinanze), località posta all'imbocco della Val Vigezzo si imbocca Via Carale e poi si seguono i segnavia presenti lungo tutto il percorso [foto 8], che così è descritto sul sito del Comune di Masera :
"passando sotto un portico in sasso, dove sulla destra si trova la prima delle numerose fontanelle d'acqua fresca che si incontrano lungo il percorso.
Dopo aver camminato su mulattiera, ed attraversato la strada asfaltata, incontriamo il sentiero che costeggia il Rio Fasciol e attraverso un ponticello in sasso arriviamo all'oratorio di S.Elisabetta (mt 380). Continuiamo la salita tra vigneti molto belli e ben curati e secolari castagni. Giungiamo così prima in frazione Merro, con i suoi caseggiati in sasso, poi in Frazione Quartavolo dove nella piazzetta troviamo un lavatoio e una fontana in sasso. Proseguendo si giunge all'oratorio di
S. Antonio (mt 480).
Si continua fino ad incontrare un bel tratto pianeggiante che conduce a Case Bevilacqua, purtroppo abbandonate. Questo tratto permette di ammirare sotto di noi un suggestivo scorcio di panorama su Masera e su Trontano. Più avanti, attraversato un ridente ruscello, troviamo Case Ariola, dove regna un silenzio assoluto. Su un edificio è affrescata un'immagine della Madonna di Re.
Proseguiamo e ci troviamo in un tranquillissimo bosco di secolari castagni. Quindi in un'atmosfera di pace irreale attraversiamo Loraccio. Attraverso un ponticello di fortuna in legno sul Rio Fasciol giungiamo alla strada asfaltata e continuiamo fino ad arrivare a Ranco Sopra. Continuando a camminare sul sentiero per 20 min. circa si arriva a Case Filippini. Poco dopo appare il laghetto di Avonso (mt 640).
Costeggiando il laghetto su strada asfaltata, dove si trova una fontana scavata in un tronco con acqua di sorgente, ecco la
Cappelletta di S. Antonio (mt 707) che si erge su una roccia. Questo è il punto più alto del percorso. Ci immettiamo nel sentiero che scende e si snoda tra boschi silenziosi e baite in sasso per arrivare a Pozzone e quindi all'Oratorio della Madonna delle Grazie (mt 460), con una piccola zona adibita per una piacevole sosta.
Raggiungiamo poi Fr.Rogna e Fr. Cresta (mt 380), dove tra le case spicca l'oratorio di
S. Bernardo. Da qui iniziamo a scendere per la mulattiera tra i vigneti e raggiungiamo Menogno Sotto, con il suo forno in sasso del 1890 e la suggestiva piazzetta. Riprendiamo la mulattiera per arrivare a Menogno Sopra. Salendo passiamo sotto al "Casone" con la sua chiesetta di
S. Carlo ed arriviamo alla Fr. Rivoria (mt 400).
Costeggiando Villa Cioia imbocchiamo il viale che conduce a Villa Caselli, e scendendo raggiungiamo il Municipio. Camminando per 200 mt circa raggiungiamo frazione Casa del Secco. Attraversandola ci immettiamo in un vicolo e raggiungiamo una bella
Cappelletta davanti al vecchio teatro, dove a pochi metri il campanile della chiesa di S. Martino indica il punto d'arrivo".
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