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Invorio, Vago, Frazioni di Ameno, Monte Barro...

 Invorio - Cappella del Vago - Sculera - Milanetto - Tabarino - Pecorino - Monte Barro - S. Lucia - Invorio.



 

 Si parte da Invorio Superiore seguendo Via per Colazza, dopo il lavatoio si trova sulla sinistra (cartello) una stradina, raggiunta una Cappelletta si continua a sinistra seguendo il sentiero E1.

 A un successivo bivio, sulla destra si sale in breve all'Alpe Ronco dove si può ammirare una bella meridiana di recente realizzazione, proseguendo si passa dalla "Baita del Carlino" e in alto ci si congiunge con il percorso E1; questo percorso (non segnalato), è più rapido rispetto al sentiero E1 che prima di salire, con un giro più largo, traversa in piano verso Manzasca per poi svoltare a destra dove incrocia il sentiero E8 che giunge da Invorio Inferiore.

 Il percorso E1 raggiunge le pendici del Motto Cassinario 712 m. (chiamato anche Monte della Croce) qui sulla destra si scende a Colazza passando dalla "casetta" del metanodotto.

a Sculera...


 Si raggiunge in seguito la Bocchetta di Borsaga e il percorso E2, poi la località Tre Fontane dove ci sono le sorgenti del torrente Vina che scende verso Invorio (sulla sinistra un sentiero traversa verso Pecorino), e si arriva alla Cappella del Vago 690 m. (il Gisö del Vag) importante incrocio di quattro sentieri.

 Il Gisö del Vag era un luogo di sosta, che forniva anche un riparo, lungo il percorso che un tempo collegava il Vergante con il Lago d'Orta; chiamata anche Gisö di scransc (Chiesetta delle stampelle), perchè contiene tra i vari ex voto, anche stampelle di persone infortunate.

 Da qui si passava per andare in pellegrinaggio al Sacro Monte di Orta, e per portare ai mercati vicini al Lago Maggiore i prodotti della terra.

 Si continua lungo il percorso U7 passando poi in una pineta, a un bivio si va a sinistra (a destra una stradina scende al Rio del Vago dove il sentiero U8 arriva direttamente a Tacchino con un percorso più veloce, ma il sentiero attualmente è disagevole da percorrere per la vegetazione invadente, rovi in particolare; e perciò è sconsigliabile).

 Successivamente si incrocia il sentiero che sulla sinistra scende da Cassano, si continua la discesa e quasi in vista della stradina asfaltata che sale alle frazioni di Ameno, si gira a destra lungo la mulattiera che poi traversa su un ponticello [foto 13] il Rio del Vago; si raggiunge il piccolo nucleo abbandonato di Tacchino 585 m. (le case pericolanti si evitano salendo un sentierino sulla destra).

 Si continua nel bosco passando accanto a una interessante cascina ad archi, la Cà Nova [foto 14] e si arriva a Sculera 650 m. con la piccola Chiesa di S. Eurosia.


 Ritornati a Tacchino si percorre il sentiero fatto all'andata e poi si scende alla stradina asfaltata che sale da Ameno; si sale passando dalle piccole e tranquille frazioni di Ameno : Milanetto, Mirabello, Tabarino e Pecorino da dove si seguono le indicazioni verso il Monte Barro 581 m. quasi un piccolo villaggio, con la Chiesa di S. Maria Annunziata; luogo ben tenuto dal gruppo degli "Amici del Monte Barro" dove ogni anno, il 1° maggio si svolge la tradizionale Festa d'la fiora.


 Per tornare a Invorio si segue la stradina verso sud dove si incontra un sentierino (cartello) sulla sinistra che permette di accorciare il percorso di discesa, si scende rapidamente e ripidamente giungendo a Santa Lucia [foto 45] incrociando il percorso E6 che si segue passando su un ponte il torrente Vina e ritornando ad Invorio Superiore.

Tempo per questo giro 4/5 ore. Difficoltà T/E.

la Chiesetta...
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