Una visita ai paesi posti sul soleggiato versante sinistro orografico della Valle Strona, sulle pendici della montagna che sale alla frequentata cima del Monte Massone : Inuggio e Massiola (che fino ad ora avevo sempre visto da lontano durante i giri sul versante opposto della valle...).
Sono zone dove gli escursionisti solitamente "passano" appunto per salire al Massone o alla Scaravini, e credo che raramente dedichino il tempo adeguato per visitare i paesi e relativi dintorni; infatti salutando la cordiale gente del posto, la domanda rituale è sempre la stessa, se andiamo o siamo stati al Massone...
Naturalmente alle cime ci siamo andati (in altre occasioni), ma vale la pena di tornare per una escursione tranquilla e "curiosa" rivolta ai paesi e ai gruppi di baite nei dintorni, l'interesse riguardo la montagna dovrebbe comprendere anche questo...
In questa occasione, con Fiorenzo, partiamo da Inuggio (piccolo parcheggio prima del paese al termine della strada che traversa da Luzzogno), un'altra possibilità, senz'altro consigliabile, è quella di partire dalla frazione Marmo posta a fianco della strada della Valle Strona (limitate possibilità di parcheggio), e salire a Massiola lungo la ripida ma tranquilla mulattiera (circa 15 minuti di salita).
La partenza è dal parcheggio all'ingresso di Inüi (come riporta il cartello di benvenuto), la strada che giunge qui è stata realizzata intorno al 1970, e più meno in quel periodo, fu installato il telefono pubblico, rendendo così il paese meno isolato; seguiamo la stradina superiore che traversa sopra il paese per poi scendere tra le case; si nota quanto sia ripido il canalino del Rivo della Tensa che scende tra le case, cercando di immaginare come possa essere nel caso di piogge intense...
Anche Inuggio (come Sambughetto, ma in parte anche come Massiola), è un paese "in salita"... dove le case sono state costruite lungo il ripido pendio e sono rare le zone in piano... le vie del paese sono in pratica delle scalinate che salgono e scendono tra le case; si nota che a Inuggio non c'è il cimitero, (allo scopo è utilizzato quello di Luzzogno, ma a volte anche quello di Massiola), questo forse anche per il fatto che lo spazio disponibile qui è limitato...
Molto piacevoli le targhe con i nomi delle vie, realizzate con una sottile lastra di sasso... in questa occasione, prima di scendere verso la Chiesetta, seguiamo Via Nuova che traversa e sale verso il bosco superiore passando presso una Cappella (qui sulla destra, cartelli, sale il percorso segnalato per il Massone), continuiamo invece lungo la traccia sulla sinistra al sole che già illumina questa zona (mentre il paese è ancora in ombra), raggiungendo le baite di Scarpion quelle poste più ad ovest su questo versante.
Qui vediamo un sentiero
"invitante" che traversa entrando nella valle del Rio della Crosa (qui chiamato semplicemente Croso), e naturalmente lo seguiamo... il sentiero, a tratti esposto,
e che è attrezzato con dei corrimano e catene per alcuni passaggi, è in buone
condizioni anche perchè per un primo tratto serve per raggiungere una
presa d'acqua (naturalmente il percorso non è consigliabile in presenza
di neve o ghiaccio).
Si passa da una roccia con incisa una grossa Croce, e si scende al torrente che si può guadare (se l'acqua lo permette), grazie a delle catene ormai arrugginite poste in loco, sul boscoso versante opposto non si notano evidenti tracce di sentiero, invece una lieve traccia traversa entrando nella valle, rimanendo sul versante sinistro idrografico del rio.
Ritornati a Scarpion (e al sole), traversiamo questo piacevole e tranquillo versante
verso al Piaan, queste baite sono in gran parte ancora utilizzate e "vissute", la posizione soleggiata e i prati disponibili (anche se molto ripidi), lo consentono; qui si coglie ancora l'atmosfera "alpigiana" di un tempo... e dopo quattro chiacchere con i gentili e cordiali abitanti del luogo ritorniamo a Inuggio.
Scesi al paese, andiamo alla Chiesetta di S. Antonio Abate e poi cerchiamo il percorso della Vecchia Strada della Valle Strona che collegava i paesi della valle, e che traversa verso Massiola; scendiamo al ponte sul Croso (dopo aver superato un paio di ponticelli minori), e la larga mulattiera porta al dosso panoramico dove si trova la Chiesa Parrocchiale dell'Assunta di Massiola, posta in un luogo "strategico" al centro della valle, e perciò ben visibile da lontano.
Dopo una sosta sul panoramico piazzale, e una visita alla Chiesa, seguiamo la Via Vecchia della Chiesa che traversa sopra il paese consentendo una bella vista panoramica dall'alto, per poi scendere presso la Cappella "azzurra"; ci portiamo poi verso la zona ovest di Massiola (tra le case, si nota su un edificio ormai fatiscente, una vecchia scritta "Caffè"... cosa insolita per il passato, quando erano solitamente presenti solo le osterie...).
Dalla piazza affiancata dalle costruzioni relative al vecchio acquedotto si prosegue sulla strada pianeggiante che traversa verso la località Fontana, gruppo di case in gran parte ristrutturate, preceduta dall'Oratorio dell'Addolorata; la stradina asfaltata termina più avanti dove prosegue il percorso della Vecchia Strada verso Rosarolo (che avevamo seguito al ritorno della salita alla Scaravini, link).
Ritorniamo verso Fontana, e poco prima del lavatoio scende sulla destra (cartelli), Via per Marmo, una ripida mulattiera che in poco tempo conduce al fondovalle della Valle Strona, appunto in località Marmo; qui, sempre all'ombra in inverno, come il paese di Sambughetto che si vede in alto sul versante opposto dello Strona, si trova la Chiesetta di Santa Margherita.
Da Marmo risaliamo a Massiola per continuare la visita al paese passando presso l'interessante costruzione delle vecchie scuole elementari, poi giunti all'Oratorio di Santa Marta si prosegue lungo la stradina che scende sulla destra e conduce all'ingresso del paese dove si trova, su un poggio, l'ultimo edificio religioso di questa zona, l'Oratorio di San Giuseppe; nei pressi si nota una grossa costruzione chiamata "il mulino" che era un vecchio opificio (lattoneria); il nome probabilmente deriva dal precedente mulin ad Carulina che era situato vicino al torrente, utilizzando appunto l'acqua come forza motrice, in seguito con l'avvento della corrente elettrica, l'attività fu trasferita qui in un luogo più comodo.
Ritornati all'Oratorio di S. Marta si traversa salendo alla Chiesa Parrocchiale e poi, lungo il percorso seguito all'andata, si torna a Inuggio.
Tempo per questo giro, circa 6 ore incluse soste e divagazioni.
Gennaio 2019 - Difficoltà T (E per la visita alla zona del Croso).
immagini ↑→
immagini ↑→