Dopo le ormai numerose visite nella affascinante Valbella, era tempo di salire alla cima forse più rappresentativa e dominante di questa selvatica valle (non che le altre sommità siano da meno come interesse...) Il Castello o Chastal, che mentre dal versante nord appare come solamente una poco evidente elevazione della cresta che sale alla Cima di Rondo, dal versante sud cambia aspetto e lo si può ammirare in tutta la sua imponenza (fino ad ora, la migliore visione della montagna è avvenuta durante la precedente visita da questi parti il mese precedente : Link).
Nonostante questa montagna sia ben conosciuta, apparentemente sembra invece quasi completamente trascurata come meta da raggiungere (almeno tra quelli che "divulgano" le proprie escursioni su internet...), questo forse a causa della mancanza di un percorso di salita chiaro e senza troppe difficoltà.
Dopo aver osservato in varie occasioni (grazie anche alle sempre utili foto scattate col teleobiettivo) il versante sud del Castello, decidiamo di salire alla cima appunto dalla Valbella, questo anche per il fatto che essendo la sommità dominante era giusto e logico raggiungerla dalla valle di nostro interesse.
Questa era anche l'occasione per aggiungere all'escursione due ulteriori motivi di interesse, la discesa del canale del Rio della Crosaccia (che scende dal versante sotto la Bocchetta d'Emra) che da informazioni raccolte da Andrea era possibile percorrere, cosa confermata anche in questo caso da una foto raccolta in un giro precedente dalla quale pareva di intuire i
possibili passaggi; il secondo motivo di interesse era la visita di alcuni alpeggi che ancora mancavano (Paiarelli, Bunda, e Piano del Riale), in questo modo è risultato un giro veramente "completo" dei vari e diversi motivi di interesse che motivano ad andare in montagna...
Da segnalare che in questa occasione il tempo necessario per la discesa è stato ben più lungo rispetto a quello della salita... a causa del complicato e accidentato percorso seguito; alla fine la discesa del canale del Rio della Crosaccia non è molto consigliabile, anche per il fatto che in condizioni "normali" e cioè non in un periodo di scarse precipitazioni come in questo inverno 2021/2022, il canale
risulterebbe più "bagnato" rendendo così il percorso maggiormente insidioso.
Per chi fosse interessato a questa montagna la via più diretta è proprio quella che sale dalla Valbella e si può consigliare per la salita il percorso da Caizoo e il Piano delle Betulle come descritto in : questo giro, mentre per la discesa il percorso (un poco meno diretto ma forse più lineare) descritto in questa occasione; naturalmente sono escursioni adatte a chi è abituato a muoversi fuori sentiero su terreni ripidi con passaggi esposti, da evitare in condizioni di scarsa visibilità.
Con Andrea partiamo da Valbella superiore salendo come al solito lungo il percorso che già conosciamo, del sentiero 580 che da La Rivaccia continua verso I Selletti e poi a Pissole; dall'Alpe Pissole continuiamo lungo il sentiero segnalato che conduce all'alpeggio panoramico di Ca' d'Curaa 1350 m. una zona piuttosto frequentata dai cervi, come abbiamo modo di constatare...
Lasciamo il sentiero 580 che traversa in direzione di Cevia bassa per salire direttamente la dorsale a monte di Ca' d'Curaa su terreno a tratti ripido ma senza particolari difficoltà, il percorso si fa via via più panoramico uscendo poi dal rado bosco dove avvistiamo in alto un bel gruppo di camosci con ancora la loro livrea invernale (loro naturalmente ci avevano già notati da tempo...) questa zona è chiamata Brusuccia; verso ovest vediamo la dorsale del Piano delle Betulle percorsa durante l'ultimo giro da queste parti ( : Link), mentre verso est gli estesi pascoli utilizzati nei tempi passati; notiamo che siamo proprio al "confine" tra i due ambienti (quasi due "mondi" diversi...) della Valbella, a ovest (di nostro maggior interesse) quello più selvatico e accidentato, mentre a est quello più tranquillo con i vasti pendii in ambiente aperto.
Saliamo cercando il percorso migliore in un ambiente via via più interessante, a tratti i pendii erbosi sono molto ripidi ma l'erba non era scivolosa in questa occasione, superiamo la zona della selletta di foto 48 (che raggiungeremo poi in discesa al ritorno), sella che mette in comunicazione questo versante con quello raggiunto nel giro precedente salendo da Caizoo, questo versante roccioso a sud del Castello è contornato da una larga fascia erbosa inclinata che ben si nota guardando da lontano mentre ci si trova sulle cime circostanti più o meno lontane.
Giunti nelle vicinanze della bella cresta che verso est prosegue verso la Cima di Rondo (con in mezzo una bella e caratteristica montagna turrita), proseguiamo sulla sinistra su terreno ripido che richiede attenzione, e vediamo uno stretto e corto canalino con un poco di neve che è
risultato l'accesso più sicuro alla cima, nel canalino all'ombra il terreno era in parte gelato comunque la presenza di alcuni cespugli di ontanelli è stata provvidenziale per la
presenza dei rametti a cui era possibili aggrapparsi, usciti su terreno sempre ripido ma più agibile in breve siamo finalmente sulla sommità del Castello 1943 m.
Per la salita da Valbella sup. al Castello quasi 3 ore e mezza.
Percorso impegnativo.
La giornata non era molto limpida ma comunque si poteva gustare un discreto panorama in particolare su alcune zone della sottostante Valbella che ormai conosciamo abbastanza bene...
Dal Castello scendiamo lungo il percorso seguito in salita per poi traversare verso la selletta di foto 81 e ci affacciamo sul largo pendio inclinato che porta alla sella successiva, raggiunta la quale facciamo un breve sosta prima dell'impegnativa discesa.
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Marzo 2022
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