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Alpe Garnosa e dintorni...


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 Domodossola > Valle Antigorio > Cadarese (Longia).

 

 Dopo le precedenti escursioni a Il Groppo e dintorni (link), e alla zona di Prei e Pianezza (link), ritorno in zona per proseguire la visita agli alpeggi posti su questo soleggiato versante della Valle Antigorio.

 In questa occasione, salendo più in quota per vedere due degli alpetti situati intorno ai duemila metri; visto anche che per il momento, la neve caduta lo permette senza particolari difficoltà (in alto ne era presente comunque una discreta quantità).

tracce del passato...

 Con Andrea saliamo in Valle Antigorio verso Cadarese, poco prima dell'area delle terme, sulla destra si trova un largo spiazzo dove si può parcheggiare; a piedi si ritorna verso valle per un tratto fino a trovare una stradina sterrata sulla destra che si dirige verso la montagna, la si segue fino alla fine raggiungendo il segnavia iniziale che indica il percorso.

Link alla cartina ↓
mappa

 Si sale verso la parete poggiando sulla sinistra, in breve si giunge a un bivio segnalato (a sinistra per Loro), si continua sul sentiero che sale prima a destra e poi a sinistra verso le bancate rocciose dove sono stati scavati numerosi gradini, in seguito sul percorso si trovano dei corrimano che più in alto sono necessari, vista l'esposizione...

 E si arriva al tratto più "spettacolare" del percorso, costruito in mezzo a enormi lastroni di roccia, permettendo così di superare la altrimenti impercorribile parete (anche se ci sono passato appena due settimane prima, è comunque sempre bello salire qui lungo le "scalette"...).

 Usciti sui falsopiani soprastanti il sentiero diventa più "normale" e sale nel bosco incontrando un primo bivio (a sinistra si sale verso il Bacino, che si vede in alto), si seguono invece le indicazioni per Fiume sulla destra, transitando dalla baita solitaria di Fiume di sotto ca. 1080 m. in questa occasione, prima di superare il rio, traversiamo sulla sinistra (sud) per andare a visitare le altre baite di Fiume di sotto poste fuori dal sentiero.

 Si arriva poi a Fiume 1175 m. con la sua Cappella, bel punto panoramico, verso ovest si vede anche la cima del Monte Gorio (link). A Fiume ci si trova sul bel percorso segnalato che traversa in direzione nord-sud questo versante (vedi la pagina del giro : da Salecchio a Premia).

 Si seguono i segnali verso sud e poco dopo si lascia la traccia principale che prosegue verso Bacino e Loro, per salire sulla destra nel bosco (oltre ai segni di vernice bianco-rossa, sono presenti numerosi tagli), si sale sulla dorsalina posta tra i due rami principali del Rio di Fiume (il Rivo Fium), giungendo a Prei 1407 m. Il sentiero prosegue la salita dove si trovano alcuni tratti ripidi, e sbuca sul pianoro soprastante dove, traversando sulla destra (nord), si giunge a Pianezza (Pianazze) 1616 m.

 Da Pianezza, il sentiero segnalato prosegue in salita verso nord-ovest, supera il ramo nord del Rio di Fiume e in breve giunge a Il Groppo 1727 m. (poco prima, un bivio segnalato per Termine); durante la precedente visita non avevamo vista la stalla inferiore dell'alpe, posta a 1672 m. allora scendiamo al pianoro sottostante, che si può raggiungere poggiando sulla sinistra (per superare un salto di roccia), ma anche sulla destra dove si vede una traccia di sentiero.

in Antigorio...

 Ritornati a Il Groppo 1727 m. e al bivio nel bosco, seguiamo il sentiero che traversa lungamente tutto questo versante in direzione di Termine (come fatto nella precedente visita, link); (durante la traversata si nota che si potrebbe salire direttamente il pendio verso Garnosa in alcuni punti, con percorso libero, ma naturalmente uno degli scopi del giro è anche vedere i sentieri...).

 Dopo un buon tratto in direzione opposta a quella della nostra meta, raggiungiamo il bivio segnalato (cartello per Garnosa e Passo del Muretto), il sentiero sale e poi inizia a traversare verso nord, a un certo punto i segni di vernice scompaiono (probabilmente i lavori di pulizia e segnalazione del sentiero proseguiranno nel 2017), allora si seguono alcuni vecchi tagli traversando in piano per un tratto e poi si intuisce la presenza del vecchio sentiero che sale e poi traversa sempre verso nord più o meno alla quota di Garnosa (si trova anche un vecchio cartello in legno con l'indicazione per Termine).

 Si giunge infine ai prati dell'Alpe Garnosa 1998 m. posta al riparo di una parete rocciosa, bella vista verso il versante opposto della Valle Antigorio e verso il Monte Gorio.

 Da Garnosa si segue il sentiero che porta a una bella balma (dove era stata ricavata anche una sorta di "stanzetta" con relativa porticina...), qui saliamo direttamente il ripido pendio tra i rododendri e la neve che rende un po' disagevole la salita (il sentiero invece dovrebbe salire con un giro più largo sulla sinistra).

 Salendo in direzione del soprastante Passo Tòpera 2254 m. si giunge su un pianoro dove si trova il baitello solitario del Curt di Döss (toponimo di uso locale) ca. 2140 m.

 Dal baitello traversiamo in leggera salita per raggiungere il passo a 2282 m. posto a ovest della quota 2381 m. (la Loccia Lunga, toponimo riportato solo sulle carte più antiche); rimanendo alti sul versante ovest per cercare di evitare l'insidiosa zona con grossi massi più in basso (insidiosa per la presenza della neve sui massi che nascondeva possibili buchi), raggiungiamo il Pass di Döss 2282 m. (che sulla antica Carta degli Stati Sardi, si chiama Bocchetta della Troja...), qui bella vista verso il dirimpettaio Pizzo Pojala.

 Dal Passo proseguiamo in direzione nord traversando sul ripido versante destro (est), su neve molto variabile, a tratti portante, a tratti crostosa e con zone dove si sprofondava (non avevamo portato le racchette da neve, ma in questo tratto sarebbero state utili...).


 Usciti dal tratto con i grossi massi, scendiamo su terreno più agevole e traversiamo verso il baitello a 2023 m. dell'Alpe Casarola di sopra che raggiungiamo più in basso a 1992 m. proseguendo la discesa si arriva a Casarola di sotto 1837 m. già raggiunta in un giro precedente (vedi altre immagini del percorso che scende a valle, a questo link).

 La discesa di questo versante è abbastanza rapida, e passando da Cortina 1728 m. Altiaccio 1473 m. si raggiunge La Pioda 1001 m. dove il sentiero scalinato porta a valle vicino a San Rocco; seguendo la strada asfaltata, in breve si torna a Cadarese quando il sole è ormai tramontato da qualche tempo.


 Tempo per questo giro, circa 8 ore e mezza, incluse soste e divagazioni.


 Difficoltà EE - Dicembre 2016

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