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Monte Galerno di Saliceto e la Gallina...


 Val Mastallone : (Nosuggio), Molino, Casarolo, Ca' della Colma, Moiane, Ca‘ dal Cruseti, Ca’ del Sass del Luluc, Alpe Carrù, La Tureggia, Galerno di Saliceto, la Boccaccia, la Gallina, Alpe Gallina, Alpe Piana, Nosuggio.

 

 Ritorno in Val Mastallone per una visita al Monte Galerno (conosciuto anche come Galerno di Cravagliana o Galerno di Saliceto, quest'ultimo è forse il toponimo più adatto e corretto... "l'altro" Galerno è quello conosciuto come Galerno di Vocca, il quale in verità si presterebbe anche a essere chiamato più correttamente Galerno di Cravagliana essendo posto proprio di fronte al paese...); saliamo per la "via normale" lungo il versante sud che è un percorso relativamente frequentato senza particolari difficoltà, salvo l'assenza di un vero e proprio sentiero lungo buona parte del percorso, mentre per la discesa abbiamo seguito la dorsale sud-ovest che passa dalla costa della Gallina.

 Vista l'esposizione, è una relativamente breve escursione panoramica adatta al periodo invernale in assenza (o quasi) della neve, che solitamente non rimane a lungo. Come riferimento per il tratto iniziale e la zona dell'ALpe Gallina, vedi anche la mappa catastale, lungo parte del percorso sono presenti radi segni di vernice rossa.

la Cresta della Valbella vista dalla cima del Galerno...
la Cresta della Valbella vista dalla cima del Galerno...

 Con Andrea partiamo da Nosuggio (qualche possibilità di parcheggio) e scendiamo lungo la strada asfaltata fino a Molino dove (foto 2) saliamo lungo una traccia non segnalata che poco più in alto traversa verso valle passando accanto a una rete paramassi e poi saliamo il versante passando dall'Alpe Casarolo e dopo una zona di terrazzamenti arriviamo alla Cappella della Sacra Famiglia, a monte della quale si trovano alcuni nuclei di baite, Ca' della Colma, Moiane e ruderi isolati.

 Proseguendo la salita troviamo la Ca‘ dal Cruseti e la Ca’ del Sass del Luluc, traversando sulla destra superiamo il Rio Carrù e giungiamo alla riattata Alpe omonima posta in posizione panoramica con vista sul versante opposto (la zona di Meula e la cresta della Cima Sion); continuando la salita arriviamo a una giavina dove si trova un piccolo rudere dall'aspetto piuttosto "datato" poi saliamo poggiando sulla destra in direzione della costa che sale alla Tureggia.

sulla panoramica dorsale che sale alla Tureggia...
sulla panoramica dorsale che sale alla Tureggia...

 Proseguiamo la salita lungo la panoramica e piacevole costa raggiungendo la sommità della Tureggia di Cravagliana 1005 m. di fronte si vede il caratteristico tratto di cresta, roccioso e precipite a est, e più tranquillo a ovest, che sale al Galerno, e cercando di salire rimanendo sulle roccette (cosa solitamente più piacevole), raggiungiamo la cima del Galerno di Saliceto 1248 m.

 Dalla sommità si possono ammirare l'interessante Cresta della Valbella che continua verso nord-est e l'affascinante e dirupato ambiente sottostante nella zona della Cima Colora; una pausa ammirando anche le montagne più o meno lontane e più o meno innevate, e per il ritorno a valle scendiamo lungo la tranquilla dorsale sud-ovest in direzione della sottostante gobba della Gallina 1013 m.

 Avvicinandoci alla Gallina si notava una sorta di cengia che suggeriva di poter raggiungere la gobba più direttamente, foto 61, ma una volta in loco la cosa si presentava piuttosto ostica, e allora abbiamo traversato sulla sinistra oltre una carbonera per poi risalire il versante boscoso, ma prima, raggiunto l'intaglio della Boccaccia diamo una occhiata al repulsivo versante dove scende il canale del Rio Scaravina, versante dove la discesa è poco consigliabile (vedi su : itinerAlp).

salendo al Galerno di Saliceto...
salendo al Galerno di Saliceto...

 Dalla costa della Gallina dopo un ultimo sguardo al suggestivo versante sottostante, verso nord-est. scendiamo lungo il tranquillo pendio boscoso in direzione ovest passando dalle sorgenti del Rio della Gallina, e giungiamo alla grande costruzione dell'Alpe Gallina 873 m. poco più in basso la traccia di sentiero traversa sulla sinistra superando i due rami del rio (che si congiungono poco più in basso), e arriviamo alla baita inferiore dell'alpe.

 Proseguiamo la discesa seguendo una traccia abbastanza evidente (qualche segno rosso è sempre presente) passando dai ruderi dell'Alpe Piana scendiamo verso la strada della Val Mastallone presso Nosuggio che raggiungiamo dopo un tratto in traverso verso valle, superando un tratto infestato dai rovi e uscendo nella zona dove sono presenti i contenitori per i rifiuti urbani (foto 87, i cassonetti possono fare da riferimento, cosa che vale anche per la partenza di questo giro...).

 Per questo giro, circa 6 ore.

 Marzo 2024 - Difficoltà EE.

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Alpe Gallina...

Alpe Gallina...

scendendo verso la costa della Gallina...
scendendo verso la costa della Gallina...
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