Una visita in Val Sermenza (o forse sarebbe più corretto dire Val d'Egua, visto che siamo anche se di poco, oltre il punto in cui si uniscono i torrenti Sermenza ed Egua...) per la vista all'interessante villaggio di Dorca e la salita alla cresta soprastante dove si trova la panoramica Cima Castello.
Una escursione che permette di coniugare due aspetti ugualmente piacevoli e interessanti riguardanti la montagna (in particolare in Valsesia), la visita ai piccoli villaggi o frazioni di media e bassa quota, e la salita a una cima; un modo di andare in montagna che personalmente prediligo, quando le cime non sono troppo impegnative e comunque in caso di giri non troppo lunghi, così da avere il tempo necessario per cercare di apprezzare come si deve i luoghi che si stanno visitando.
La partenza del sentiero segnalato 367 si trova in località Resiga a circa 1 km dopo Rimasco, poco dopo il ponte sul torrente sulla destra si trova uno spiazzo dove in verità ci sono poche possibilità di parcheggio (e la zona appare utilizzata dai proprietari della soprastante fattoria), per queste ragioni è preferibile partire dallo slargo che si trova sulla sinistra, poco dopo l'abitato di Rimasco.
Con Daniela saliamo dalla località Resiga 953 m. sulla mulattiera iniziale che si presenta a tratti ripida, e arriviamo al pianoro di Sotto il Montòo 1030 m. dove sono presenti diverse baite (sulla sinistra si vede lontano una Cappella a cui daremo una occhiata al ritorno); in seguito inizia la salita della bella e rinomata mulattiera per Dorca (è forse la mulattiera più "ripida" percorsa fino ad ora...) a un bivio seguiamo i segnali del sentiero 367 che prosegue sulla destra, mentre a sinistra c'è il percorso della "Strada Vecchia" che seguiremo in discesa al ritorno.
E dopo circa 30 minuti da Resiga giungiamo sul pianoro di Dorca 1253 m. un interessante villaggio con vari spunti di interesse a cui però preferiamo dedicare del tempo al ritorno (sperando in una luce migliore, fotograficamente parlando...).
il percorso segnalato sale alle baite superiori di Dorca dove si trova un bell'affresco e salendo ripidamente nel bosco di conifere si raggiunge il primo di una serie di alpeggi che si trovano lungo il percorso per la Cima Castello, l'Alpe sui Prati 1344 m. in seguito si raggiungono l'Alpe sull'Oro 1452 m. e i due nuclei di Selletto : di sotto 1576 m. e di sopra 1646 m. proseguendo si passa presso l'Alpe Pianone 1723 m. intanto si inizia anche a traversare in salita in direzione della soprastante dorsale.
Saliti vicino al limite della vegetazione arborea, mentre il panorama si apre sempre più in
questa mattinata limpida (poi al pomeriggio come previsto, aumenteranno le velature ad alta quota), traversiamo sui ripidi prati raggiungendo l'Alpe Casarolo 1783 m. dove per maggiore tranquillità mettiamo i ramponi, proseguiamo salendo sul versante in buona parte innevato fino al pianoro dove si intravedono sotto la neve dei ruderi azzerati, siamo al Pianon Zabetta dove il percorso del sentiero estivo (non visibile perchè nascosto dalla neve,) continua salendo sulla sinistra ma decidiamo invece di continuare salendo in diagonale direttamente verso la dorsale
soprastante, viste anche le buone condizioni della neve, in gran parte gelata (salvo poi pentirci di questa scelta più avanti dove incontriamo diversi tratti con neve "sfondosa"...).
Arriviamo comunque (finalmente al sole) alla dorsale. la poco evidente sommità della Cima Castello si trova sulla sinistra (nord-est), però prima andiamo in direzione opposta verso la panoramica dorsalina dove si trovano i due ripetitori che raggiungiamo con piacevole
percorso; e mentre le prime velature del cielo si stavano avvicinando si poteva ammirare un notevole panorama, naturalmente sulle cime circostanti e in particolare verso il Tagliaferro e il
Monte Rosa, e il versante sopra Rima San Giuseppe visitato in un paio di occasioni, salendo alla Cima di Faut (Link) ma soprattutto per la visita a El Mil (Link, che è stata certamente una delle escursioni più significative fatte fino ad ora in Valsesia), ma anche verso il fondovalle delle Val Sermenza e Val d'Egua.
Ritorniamo alla dorsale raggiungendo poi in breve la sommità della Cima Castello 1985 m. (punto trigonometrico dove si trova il caratteristico "contrassegno" dell'IGM) fino a qui dalla partenza, poco più di 3 ore e mezza incluse naturalmente le divagazioni; guardando in basso sulla destra (est) vengono alla mente le due piacevoli escursioni in Val Cavaione (Link1 e Link2); una breve sosta e procediamo lungo la dorsale verso nord-est scendendo alla Colma Drosei 1937 m. da dove scendiamo ritornando sulla neve e all'ombra, e poggiando un poco sulla sinistra ritorniamo al Pianon Zabetta da dove scendiamo lungo il percorso seguito all'andata.
Scesi a Dorca dedichiamo naturalmente un po' di tempo per cercare di vedere le cose più interessanti di questo caratteristico borgo (Link : su Wikipedia - CAI Varallo sentiero 367); per la discesa è disponibile una consigliabile variante seguendo la "Strada Vecchia", una mulattiera che da Dorca traversa verso la Cappella posta a nord e poi scede a tornanti affiancata da una recente cremagliera... il nome strada vecchia fa capire che questo era il percorso usato ai tempi per salire al bel pianoro di Dorca, poi agli inizi del 1900 fu realizzata la più "ardita" mulattiera seguita all'andata.
Per questo giro, circa 7 ore incluse soste e divagazioni.
Febbraio 2022 - difficoltà E/EE
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