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Ca' l'Idan, Colletta, Sogno, Varchignoli e dintorni...


 Villadossola - Gaggio - Crotto - Ronco - Mongiardino - Suler - Ca' l'Idan - Colletta - Ca' d'Pera - Sogno - Varchignoli - Boschetto - Ca' du Negar - Villadossola.

 

 Ritorno nella zona posta "all'ingresso" della Valle Antrona per cercare di completare la visita di questi versanti; zona già percorsa in passato però in modo forse un poco superficiale... mentre vale la pena di fare escursioni di questo genere solo se si dedica il tempo necessario per visitare al meglio possibile gli alpeggi e i piccoli nuclei presenti, che riservano sempre piacevoli sorprese...

 

 Con Fiorenzo partiamo da Villadossola (parcheggiando l'auto come al solito, in Via Marino), poi si sale al Gaggio dove traversiamo verso sud-ovest lungo Via Riale per poi continuare passando da Crotto 348 m. e da Ronco 363 m. quindi si giunge a Mongiardino 440 m. e infine traversiamo a Suler, località praticamente collegata a Daronzo dove eravamo passati la settimana precedente.

 Il versante di Suler e dintorni è posto in bella posizione soleggiata, lo si nota anche dalla presenza di alcune piante più adatte ad altre latitudini, come ulivi e fichi d'india... si sale seguendo la mulattiera che passa a fianco di uno dei numerosi muri dei terrazzamenti, e si nota in questa occasione (foto 23), la presenza di alcuni vecchi pali di legno ancora alloggiati nei caratteristici supporti di pietra...

 Si arriva a un bivio e solitamente si prosegue sulla destra lungo il percorso che sale vicino alla stradina, in questa occasione seguiamo invece il sentiero poco frequentato che dopo un traverso verso sud-ovest sale un versante ormai imboscato che nasconde in parte una notevole scalinata intagliata nella roccia che porta alla prima baita di Ca' l'Idan 505 m. più in alto le altre baite ormai inghiottite dalla vegetazione (i rovi rendono disagevole avvicinarsi), dove si vede anche un affresco; è un peccato che questo bel percorso sia ormai in cattive condizioni, ma naturalmente non è possibile provvedere a rendere agibili tutti i numerosi sentieri presenti sul territorio.

tracce del passato...

 Si sale ancora tra i terrazzamenti lungo la mulattiera che porta alla Colletta che si è rivelato il luogo più interessante di questa escursione; un piccolo e antico borgo ora abbandonato (anche se è in corso un tentativo di parziale recupero), che si trova in pessime condizioni, infatti sono presenti avvisi di pericolo di crolli e tutto appare molto instabile (è chiaro che chi decide di entrare tra le case pericolanti lo fa a proprio rischio e pericolo...).

 Un compatto nucleo di abitazioni addossate le une alle altre, quasi a formare un corpo abitativo unico, dove si notano i tipici (e notevoli) architravi e stipiti in sasso; interessante una imponente casa a tre piani (foto da 44 a 48 e foto 52), era presente anche un torchio e naturalmente il forno, da segnalare una curiosa e per certi versi "misteriosa" incisione su un architrave a mezzaluna (foto 55 e 56), che a prima vista appare incomprensibile, si tratta della data 1528 scritta in numeri romani, però al contrario... come fosse riflessa in uno specchio, naturalmente non si conoscono le ragioni per cui l'incisione sia stata fatta in questo modo, e le ipotesi vanno da uno "scherzo" fatto dall'autore, oppure un esempio di "scrittura ieratica" (Link), anche Leonardo da Vinci scriveva in modo speculare...

i classici architravi in sasso...

 Usciti indenni dalla visita al borgo della Colletta cerchiamo il sentiero che sale a Sogno, il cui inizio appare incerto (nonostante alcune vecchie indicazioni), traversiamo in piano verso nord-est fino alle baite della Colletta (foto da 62 a 65) situate poco lontano, e poi raggiungiamo la vecchia mulattiera che passa presso la caratteristica roccia di foto 66 e 67 dove inizia una lunga e bella scalinata (credo una delle più lunghe percorse fino ad ora...) che sale ai terrazzamenti sottostanti l'abitato di Sogno 736 m. (il quale viene normalmente raggiunto da Varchignoli o da Tappia-Maianco, mentre il percorso che sale dalla Colletta appare meno frequentato).

 A nord di Sogno poco oltre le case della frazione, a fianco del sentiero per Tappia, si trovano i ruderi di Ca' d'Pera dove si può ammirare un muro (foto 76), dove le pietre (i "conci") messe quasi a lisca di pesce (cosa vista anche in altri luoghi), anche per avere una certa aerazione, conferiscono un che di "artistico" a questo muro...

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 Dopo una pausa al tiepido sole di dicembre al riparo dal piccolo Oratorio di San Giovanni Evangelista (lo stesso Santo a cui è dedicato l'Oratorio di Valpiana visto la settimana precedente : Link), andiamo tra le case di Sogno alla ricerca di qualche particolare interessante (si nota che, stranamente, non è presente il Cimitero in questa frazione...); numerose la case ristrutturate, naturalmente grazie alla presenza della stradina di accesso, sul muro di una casa (foto 14) si nota l'incisione di una svastica, una Croce uncinata che un tempo aveva un significato ben diverso da quello odierno... legata al culto del Dio Sole e con origini antecedenti l'avvento del cristianesimo.

balma...

 Da Sogno seguiamo poi la mulattiera che raggiunge la stradina asfaltata che scende a Varchignoli 584 m. area "megalitica" ben nota, dove sono presenti imponenti muraglioni costruiti per ottenere i terrazzamenti, e in questi muri si trovano delle nicchie (o camere a "cista"), che si ipotizza avessero una funzione sepolcrale o rituale, sono presenti anche due balme (interessanti, ma comunque simili a molte altre viste nel corso di questi anni, basti pensare a quelle nel territorio di Migiandone...).

 Da Varchignoli scendiamo a Boschetto e quindi, con un breve tratto sulla strada asfaltata della Valle Antrona, raggiungiamo la mulattiera poco prima della frazione Daronzo, mulattiera che scende sulla destra passando da Ca' du Negar dove, sullo stipite interno di una porta, si vede inciso una sorta di "Giglio", quale stemma di famiglia; poi si arriva a Noga dove, seguendo le indicazioni, scendiamo passando su ul stradunèll dul Cùnt (la stretta via che passa appunto accanto alla casa del Conte), poi sulla sinistra si può ammirare la bella Funtana 'd Girun, infine si arriva a Villadossola nei pressi del ponte sull'Ovesca.

 Tempo per il giro descritto, circa 5 ore.

 Difficoltà E - Dicembre 2019.

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sulla mulattiera...

vista sul torrente...

in Valgrande...  ← in Valgrande

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