Una piacevole camminata (relativamente lunga) in Val Vogna, una frequentata valle laterale della Valsesia, verso il Colle di Valdobbia, uno storico valico
tra la Valsesia e la Val d'Aosta utilizzato in passato dagli emigranti valsesiani che transitavano da questo alto valico in cerca di lavoro e fortuna verso la Savoia e la Francia.
Una "variante" di percorso molto consigliabile, e solo un poco più lunga, permette di visitare le conche del Lago della Balma e del Lago Plaida, luoghi molto piacevoli e tranquilli.
Con Daniela partiamo da Ca di Janzo 1350 m. e giunti a S. Antonio saliamo lungo la mulattiera che porta a Rabernardo dove traversa il sentiero, che è certamente più piacevole da percorrere rispetto alla strada sottostante, e per questo è consigliabile...
Passando da Seletto e Cambiaveto si scende a Peccia 1449 m. poi saliti all'Oratorio di San Grato si supera il Torrente Sulino sul caratteristico ponte e inizia la salita lunga la
mulattiera scalinata, si passa dall'Alpe Montata preceduta dalla bella Cappella della Madonna della Neve, e proseguendo si arriva al poggio dove si trova la Cappella del Lancone 1739 m.
Continuando nel bosco (con belle vedute sul versante opposto, verso il Vallone del Rissuolo), si giunge a un bivio (a destra il sentiero principale per il Colle di Valdobbia che si percorrerà al ritorno), si va a sinistra seguendo le indicazione per Larecchio e in breve si arriva al piacevole e tranquillo pianoro dell'Alpe Larecchio superiore 1895 m.
Un cartello in legno indica il percorso per il piccolo e appartato Lago di Larecchio 1904 m. nascosto nel bosco, ritornati all'alpeggio si continua lungo il percorso segnalato che risale il ripido versante tra la rigogliosa vegetazione (in alto, qualche bella veduta sul sottostante pianoro di Larecchio), uscendo sui prati abbandonati dell'Alpe Valdobbia 2125 m. (qui un sentiero permette di traversare verso il Torrente Valdobbia raggiungendo il sentiero che scende dal colle omonimo).
Continuando la salita su terreno aperto si raggiungono le pietraie che precedono la conca del bel Lago della Balma 2316 m. (la balma non l'abbiamo trovata...), da segnalare la presenza del Ranuncolo peltato, una pianta acquatica che era fiorita in questa occasione; il percorso segnalato prosegue verso nord-ovest, ma prima naturalmente vale la pena di salire ancora in direzione sud verso il Lago Plaida 2480 m. per raggiungerlo si sale il pendio alla sinistra del torrente dove inizialmente non ci sono segnalazioni, poi in seguito si trovano gli ometti che indicano il percorso migliore.
Ridiscesi al Lago della Balma si seguono i segni di vernice che portano all'evidente colletto superiore dove si traversa verso il Colle di Valdobbia 2480 con il rinomato Ospizio Sottile (Link); una breve pausa mentre le nuvole hanno ormai avvolto definitivamente le cime circostanti, e si scendiamo lungo l'antico percorso che passa a fianco del Torrente Valdobbia.
Passando da Piana Grande, Pian del Celletto e l'Alpe Larecchio inferiore, si supera su un ponticello il torrente e si ritorna al bivio per Larecchio superiore incontrato in salita, lungo il percorso seguito all'andata torniamo a Peccia e a Ca di Janzo (questa volta seguendo la stradina); in questa occasione c'è stata anche l'opportunità di visitare le due Chiesette che erano aperte.
Tempo per questo giro, circa
9 ore incluse soste e divagazioni.
Agosto 2019 -
Difficoltà E
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