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Cima delle Croci, dal Passo della Cricca e il Colle del Vallè...


 Cima delle Croci 2501 m. da Boccorio per il Passo della Cricca, l'Alpe Valpiana e il Colle del Vallè - discesa a Casere di sopra, Motteso e Caseruolo...

 Sentieri 280 - 280a - 212a



 Più che per la facile salita alla panoramica Cima delle Croci, questa frequentata escursione è consigliabile e meritevole per la presenza dell'ardito ma anche tranquillo sentiero che sale l'impervio versante del canale del Croso del Curgo con a fianco i suggestivi versanti rocciosi del Cengio Alto e della Punta Parete, poi una volta superato il Passo della Cricca l'ambiente cambia aspetto e ci si porta sugli estesi pendii prativi dei pascoli dell'Alpe Valpiana.

 Dall'alpe si può proseguire verso la cresta Cima Tirette - Cima dei Caretti, ma anche, come in questa occasione, salire al Colle del Vallè per poi compiere un giro ad anello con discesa sul versante di Riva Valdobbia, una escursione panoramica e piacevole grazie anche a una particolarmente limpida giornata di fine settembre.
salendo alla Cima delle Croci...
salendo alla Cima delle Croci...
 Con Daniela partiamo da Boccorio, piccolo abitato posto a circa metà strada tra Mollia e Riva Valdobbia (parcheggio a lato delle strada della Valsesia), scendiamo lungo la strada asfaltata fino all'Oratorio della Santa Croce posto di fronte all'abitato di Buzzo 1016 m. sul retro dell'edificio religioso inizia (cartello) il percorso segnalato del sentiero 280 che sale ripidamente (e perciò guadagna velocemente quota) l'impervio versante dove scende il canale del Croso del Curgo.
Cengio Alto e Punta Parete...
Cengio Alto e Punta Parete...
 Il sentiero sale con numerosi tornanti con tratti costruiti che permettono di salire agevolmente l'impervio versante, si traversa alcune volte il Croso del Curgo dove normalmente si trova poca acqua, guardando a ritroso verso il versante opposto della valle si nota la bella e selvatica cresta che dalla Cona continua verso la Cima di Alzarella (più in alto spunta anche il Corno Bianco), si passa dall'Alpe Giacetto 1538 m. e proseguendo la salita si può ammirare il suggestivo e caratteristico versante roccioso del Cengio Alto e della Punta Parete.
al Passo della Cricca...
al Passo della Cricca...
 Si arriva così a un dosso panoramico dove il percorso continua sulla sinistra verso alcuni spuntoni rocciosi che si superano con un bel tratto di sentiero costruito, siamo al Passo della Cricca 1892 m. e ci si affaccia sulla conca prativa del Vallone di Valpiana, e qui ben si comprende la ragione per cui è stato realizzato questo sentiero che ha certamente richiesto un notevole impegno, permettendo il passaggio del bestiame data la presenza di questi estesi e tranquilli pascoli in quota (un ambiente che contrasta con il selvaggio versante risalito).
Alpe Valpiana...
Alpe Valpiana...
 Continuiamo traversando il versante giungendo su un poggio dove si trovano delle incisioni su una roccia (foto 59) e poco più avanti si arriva alle costruzioni dell'Alpe Valpiana 1966 m. (fino a qui da Boccorio, circa 2 ore e mezza); qui si trovano alcune incisioni di epoca recente che magari tra diversi decenni potranno suscitare curiosità per gli escursionisti che arriveranno qui (sempre se ci sarà ancora qualcuno interessato a queste cose...).
salendo al Colle del Vallè...
salendo al Colle del Vallè...
 Dall'Alpe Valpiana il sentiero 280 prosegue per il dirimpettaio Colle dei Caretti, ma in questa occasione prevedendo di fare la traversata sul versante sopra Riva Valdobbia, seguiamo invece i segni di vernice del sentiero 280a che sale con percorso piuttosto diretto al soprastante Colle del Vallè 2343 m. che raggiungiamo in poco meno di un ora dall'alpe, qui se non si è in ritardo coi tempi e il meteo è favorevole, conviene naturalmente salire alla sommità più elevata di questa zona, la Cima delle Croci 2501 m. (circa 1 ora A/R con sosta sulla cima).
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video panoramico sulla Cima delle Croci...
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 - Discesa dal Colle del Vallè a Casera di sopra, Motteso, Caseruolo...

 Dopo una doverosa "sosta panoramica" sulla Cima delle Croci, in una giornata notevole di fine settembre con ottima visibilità e temperature gradevoli osservando le cime circostanti, alcune delle quali visitate in passato (a esempio, dietro la cresta Tirette - Caretti si vede spuntare il crestone di El Mil, una delle cime valsesiane più trascurate ma che si è rivelata una delle escursioni più interessanti e gratificanti fatte in Valsesia... : Link), scendiamo al Colle del Vallè (dove la cresta prosegue in direzione opposta salendo alla Cima Bassa che naturalmente, essendo a quota più bassa, è trascurata in favore della Cima delle Croci... in questa occasione anche noi non l'abbiamo salita, più che altro a causa del limitato tempo disponibile).

dalla cima, vista sul Corno Bianco e in basso la cresta della Cima Mutta, Corni d'Otro, Punta e Costa Balmone...
dalla cima, vista sul Corno Bianco e in basso la cresta della Cima Mutta, Corni d'Otro, Punta e Costa Balmone...
 Dal Colle del Vallè seguiamo i segnavia del sentiero 212a che inizialmente scende traversando su terreno accidentato ma interessante, si trova anche inizialmente un breve tratto franato che richiede attenzione, poi si continua su pratoni raggiungendo una vasta area con larici e rododendri dove la traccia, pur spesso presente, rimane nascosta dalla vegetazione, ed è facile allontanarsi dal giusto percorso... cercando i radi segni di vernice sugli alberi si scende dove la traccia diventa più marcata, e in basso si vedono i prati di Casere di sopra che bisogna raggiungere.

 E arriviamo nella bella conca prativa dell'Alpe Casere di sopra a circa 2000 m. con una baita riattata in alto e alcuni ruderi in basso dove troviamo anche i tre cavalli che contribuiscono a mantenere pulito il terreno; una breve sosta e continuiamo la discesa lungo il marcato sentiero che poi entra nel bosco, passiamo presso la baita costruita interamente in legno (ma purtroppo in parte crollata) di Motteso di sopra circa 1525 m. in seguito si passa dalla lunga baita dell'Alpe Motteso 1489 m. ancora in ottime condizioni.
i prati di Casere di sopra...
i prati di Casere di sopra...
 Continuando la discesa e traversando nel contempo verso ovest, si passa da una zona aperta sulla sottostante Riva Valdobbia e poi si raggiunge il Caseruolo 1108 m. infine si arriva sulla stradina sterrata e a tratti inerbita che sulla destra porta al ponte di Gabbio e poi a Riva Valdobbia, ma dovendo tornare a Boccorio continuiamo invece sulla sinistra raggiungendo la pista ciclopedonabile (comoda per chi vuole fare una passeggiata tranquilla in zona, da Riva Valdobbia).

 Seguendo la stradina verso sud-est ci avviciniamo al ponte che permette di raggiungere Isolello da dove si può proseguire per Buzzo, ma decidiamo per il percorso più sbrigativo entrando nella Galleria Rio Cengio (quella corta) della strada 299 della Valsesia (galleria provvista di marciapiedi) che in breve consente di raggiungere Boccorio concludendo così questa piacevole escursione.

 Per questo giro, circa 8 ore incluse le soste.

 Settembre 2023 - Difficoltà E/EE

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Oratorio della Visitazione a Boccorio...

Oratorio della Visitazione a Boccorio...
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