Una visita alla rinomata dorsale della Colma di Campertogno e alla vicina sommità della Cima delle Balme, luoghi frequentati anche per il fatto che essendo situati in posizione "centrale", da qui si può ammirare notevole panorama circolare.
La Colma di Campertogno si può raggiungere lungo due percorsi segnalati (sentieri 286 e 287, vedi sul sito del CAI Varallo : Link), che naturalmente si possono combinare (come abitualmente si fa) compiendo così un anello, preferibilmente seguendo in discesa il percorso 287 che si svolge su una ripida stradina sterrata a tratti sconnessa e un poco monotona.
Con Daniela partiamo dal lungo parcheggio situato sulla sinistra della SP299 della Valsesia presso le prime case di Campertogno, di fronte in alto, si vede l'Oratorio di San Rocco e la sottostante stradina dove scenderemo al ritorno; percorriamo per un tratto la Provinciale e subito dopo il passaggio del Croso del Basaletto saliamo lungo la stradina sulla destra che conduce a Pianella (Oria) dove si trovano i segnali del sentiero 286 che inizialmente sale tra i prati.
Entrati nel bosco il sentiero diventa ben evidente e inizia la salita che nel primo lungo tratto si svolge su terreno ripido nel bosco dove il sentiero compie numerosi tornanti, dopo
una zona più "rocciosa" traversa il Croso dell'Eva e continua lungo una bella faggeta che conduce al bel pianoro panoramico dell'Alpe Piano dell'Erba 1493 m. con alle spalle in alto, alcuni spuntoni dei
contrafforti delle Quattro Bricche, mentre il panorama si apre in particolare verso sud-ovest, giungiamo qui proprio mentre il sole fa capolino sopra la crestina della nostra meta, la Cima delle Balme.
Proseguiamo con percorso meno ripido traversando sulla destra e
raggiungendo così l'erbosa dorsale a 1687 m. poi procedendo verso sud-sud-est e superando alcuni dossi erbosi, si giunge in discesa alla Colma di Campertogno 1723 m. (fino a qui dalla partenza, 2 ore e 15 minuti); questo luogo è un crocevia di sentieri (5 quelli ufficiali...), come testimoniano i vari cartelli segnaletici visti in loco.
Verso sud sale la dorsale che si presenta innevata (la neve è poca, ma risulta in gran parte gelata e per questo è l'ideale per l'uso dei ramponi), dopo un primo tratto raggiungiamo una sommità intermedia, la Cima Voccani 1920 m. di fronte si staglia la nostra meta, mentre durante la salita il procedere era distratto dalla vista delle numerose cime apparse all'orizzonte più o meno lontano, alcune già visitate (poche...), e altre che un giorno si spera di poter salire...
Una breve discesa e si risale verso la sommità della Cima delle Balme 1930 m. dove si trova anche la classica Croce confinale (in questo caso tra i Comuni di Campertogno e Scopello) Dalla Colma a qui, circa 40 minuti; una pausa al tiepido sole ammirando il panorama e torniamo alla Colma di Campertogno dove l'escursione prosegue lungo il sentiero che traversa in discesa il versante della valletta del Croso del Basaletto, una zona in gran parte in ombra dove si può trovare anche del ghiaccio sul sentiero, durante il percorso e guardando verso nord si vede la dorsale con i due nuclei dell'Alpe Voccano, sopra e sotto.
Tornati al sole una volta raggiunta la dorsale successiva, scendiamo all'Alpe Ambrogione 1565 m. con la baite riattate quasi certamente a uso dei cacciatori della zona, ne avevamo visti (e poi anche sentiti..) alcuni dirigersi verso le Quattro Bricche mentre salivamo alla dorsale; scendiamo per un tratto lungo la dorsale fino a un piccolo pianoro dove si trova un rudere, luogo adatto per la "pausa pranzo", poi traversiamo verso sud entrando nel versante del Rio Pichera in direzione del piccolo pianoro innevato dell'Alpe Selva che si vedeva più in basso.
Con bel percorso nel luminoso bosco giungiamo all'Alpe Selva 1395 m. dove inizia il percorso (un po' monotono) lungo la ripida stradina sterrata, che passando nella zona delle Bonde raggiunge l'isolato Oratorio di San Lorenzo, la presenza di questo Oratorio fa capire che un tempo questo era un percorso "importante"; più in basso si passa dalla Cappella di Santa Catlina e finalmente al termine della sterrata si raggiunge la Frazione Piana ormai all'ombra; qui si potrebbe anche scendere subito alla sottostante Provinciale lungo la stradina sulla sinistra, ma naturalmente vale la pena di traversare tra le viuzze dell'abitato
cercando come al solito qualche spunto interessante; da segnalare in particolare la notevole fontana realizzata da un unico blocco di sasso che porta le date 1706 e 1882, caratteristico il "regolamento" del vicino lavatoio dove, pena sanzione di ben 5 lire, si vieta ai non residenti alla Piana di lavare in questo luogo, e ai residenti "anche per conto estranei"...
Traversiamo l'abitato scendendo presso l'Oratorio di San Rocco dal curioso e interessante stile architettonico, di fronte una bella casa ottocentesca ora riciclata a hotel di lusso, e infine torniamo alla SP299 nei pressi del parcheggio.
Per questo giro, quasi 7 ore incluse le soste.
Gennaio 2022 - Difficoltà E (EE con neve/ghiaccio)
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