Una breve e tranquilla escursione in Val Mastallone verso una cima secondaria che però, per la sua posizione centrale (una situazione già incontrata durante precedenti escursioni), permette una buona visione panoramica delle zone circostanti più o meno lontane; ed è anche l'occasione per visitare il il rimboschimento artificiale di conifere chiamato "Bosco dell'Impero".
Con Daniela partiamo da Sabbia 728 m. e salendo nella parte alta del paese troviamo le indicazioni del sentiero 564 che seguiremo fino alla Sella dell'Oca; dopo un primo tratto lungo il sentiero iniziale si segue la sterrata sulla sinistra che porta a un ponticello in legno oltre il quale inizia la salita (in questa zona sale anche sulla sinistra, il sentiero per la Madonna del Tizzone e la Sella del Nico, vedi : questa pagina).
La salita si svolge nel caratteristico bosco di conifere conosciuto come il "Bosco dell'Impero" un rimboschimento artificiale che fu eseguito (come ricorda il nome...) nel periodo fascista, il percorso sale con tornanti regolari (sembra quasi la pendenza di una stradina militare...), e arriviamo al colletto (tavolo e panchine per una eventuale sosta) dove scende sul versante opposto il sentiero 564a che seguiremo poi al ritorno.
Continuiamo la salita sul versante ovest passando dalla sorgente chiamata la "Fontana d'la Bocia" 1100 m. e in seguito lungo un sentiero meno "largo" rispetto a quello seguito si arriva sulla crestina alla Sella dell'Oca 1374 m. fino a qui, meno di due ore (dove il sentiero prosegue verso il Colmetto di Cevia); qui lasciamo il percorso segnalato per seguire la crestina sulla destra (a tratti bisogna districarsi tra la vegetazione arborea, ma non ci sono particolari difficoltà col terreno in buone condizioni), e con qualche saliscendi arriviamo sulla Cima della Gavosa 1384 m.
Una sosta su questa cima che, a dispetto della relativamente bassa quota, per la sua posizione centrale su una crestina che si protende verso sud, risulta piuttosto panoramica, si notano in particolare la dirimpettaia Massa del Turlo, la cresta del Monte Capio, la cresta che sale alla Cima di Locce percorsa in un giro precedente, le cime innevate verso nord e infine le nebbie presenti sulla lontana pianura.
Ritorniamo alla Sella dell'Oca (per la Cima della Gavosa, circa 30 minuti andata e ritorno con varie pause) e scendiamo lungo il percorso di salita fino alla selletta del bivio del sentiero con il tavolo e panchine (naturalmente il posto giusto per la "pausa pranzo"), e scendiamo lungo il percorso del sentiero 564a che percorre
un altro versante del Bosco dell'Impero, sentiero che qui si presenta attualmente a tratti in cattive condizioni causa gli alberi caduti (ma non ci sono comunque particolari problemi), il bosco di conifere si presenta invece più suggestivo rispetto al versante visto all'andata.
Usciti dal Bosco dell'Impero raggiungiamo la caratteristica e interessante costruzione di Santina circa 940 m. una grande casa (chiamarla Alpe forse non è proprio corretto) a tre piani con il tetto in piode (così almeno pare di capire, il tetto era ricoperto di foglie...), sulla facciata si nota la data 1879.
Ripresa la discesa "sfioriamo" il gruppo di baite di Pradeloro e infine
arriviamo sulla mulattiera del percorso 561 che entra nella valle verso Montata, noi andiamo invece in direzione opposta passando dal nucleo di Cortaccio, poi dalla Chiesetta della Madonna del Rovaccio e infine si torna a Sabbia concludendo questa piacevole e tranquilla escursione.
Per questo giro, poco più di 4 ore incluse le soste.
Gennaio 2023 - Difficoltà E (EE per la Gavosa)
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