Cima della Freghera (Fergeilihorn)
2726 m.
Dalla Bocchetta del Gallo - Difficoltà EE/F (E per la Bocchetta del Gallo)
Val d'Ossola > Valle Antigorio > Val Formazza > Canza.
Visita alla poco frequentata Cima della Freghera che si trova a est della più "trafficata" Bocchetta del Gallo dove passa un percorso escursionistico frequentato che solitamente permette di compiere un giro ad anello dalla Frua al Vannino e ritorno per il Passo di Nefelgiù; la salita alla cima richiede attenzione in particolare per il terreno a tratti instabile.
Un giro in una giornata dal tempo incerto, partendo con la speranza di trovare una "finestra" di tempo accettabile tra i previsti rovesci di pioggia e le inevitabili nebbie spesso presenti in quota in questo periodo estivo...
Con Fiorenzo partiamo da
Canza 1419 m. seguendo inizialmente il percorso segnalato che, rimanendo sulla destra idrografica del
Toce, porta nei pressi di
Sottofrua, dai prati si individuano sulla sinistra gli alberi con i segni di vernice che indicano il sentiero
G35a che sale il ripido versante passando dall'
Alpe Freghera di sotto e poi continua in ambiente interessante
raggiungendo l'incrocio col sentiero
G35 che arriva dalla
Frua nella zona dell'
Alpe Freghera di mezzo 1995 m.
Si continua su pendenze più tranquille giungendo in vista della
Cima della Freghera e poi della
Bocchetta del Gallo si passa dai prati di
Freghera di sopra e si prosegue in direzione dell'evidente passaggio con il caratteristico spuntone roccioso in mezzo; intanto il tempo peggiora rapidamente e inizia a piovere... dopo i prati si prosegue tra le giavine e al termine dell'acquazzone arriva la nebbia che impedisce la visuale ma fortunatamente si diraderà gradualmente prima di giungere alla Bocchetta.
Tra enormi massi si arriva al pendio finale che porta alla
Bocchetta del Gallo 2498 m. e ci affacciamo sul versante opposto (dove il tempo sembra migliore), vista sull'
Arbola, la
Punta Clogstafel e il
Monte Giove (montagne salite ormai parecchi anni fa). Fino a qui da Canza, poco più di due ore e mezza.
Per salire alla cima si scende brevemente sul versante
Vannino per aggirare il versante roccioso sulla sinistra e poi si
prosegue per i pendii prativi piuttosto ripidi, in questa occasione ho raggiunto la cresta salendo un canale (foto
33,
34,
35), che in alto presenta un fondo di detrito instabile, poi un tratto ancora su erba e inizia la cresta rocciosa (foto
36).
In verità ho raggiunto la cresta un po' troppo presto... conviene arrivarci più avanti (oltre il tratto visibile nella foto
39), evitando questa prima parte che è più impegnativa, si può comunque aggirare qualche passaggio traversando sul versante Vannino (sud) su terreno a volte non gradevole per le rocce e gli sfasciumi instabili, la roccia solida la si trova solo sul filo di cresta.
In seguito si giunge al tratto finale che porta sulla sommità (ometto) della
Cima della Freghera 2726 m. dove il panorama era comunque piacevole nonostante i minacciosi banchi di nubi.
Per il ritorno decido di scendere direttamente il ripido pendio sud-ovest (foto
48) dove i tratti erbosi non sono molti e spesso si deve camminare su detrito instabile, più in basso poggiando sulla sinistra, si scende lungo un poco marcato costone dove si trova anche un ometto, in seguito si cerca il punto migliore per scendere nel canalino sulla destra che sbuca sui più tranquilli pendii erbosi che riportano al sentiero nel pianoro a valle della
Bocchetta del Gallo. Dalla Bocchetta del Gallo alla Cima della Freghera, circa 45 minuti.
Il versante disceso è anche la via più facile per raggiungere la cima senza seguire la cresta, però oltre ad essere meno interessante, è anche poco piacevole appunto per il terreno instabile.
Raggiunto il sentiero
G35 lo si segue in discesa con percorso molto gradevole tra i verdi prati fioriti e le belle rocce circostanti, un'ultima ripida discesa porta alla stradina (sentiero
G99) che sale al
Vannino; ripassando in questa zona dopo diversi anni, notiamo che la stradina è stata ulteriormente allargata, e il percorso a piedi sulla stessa rimane sempre poco piacevole...
Scesi a
Sagersboden 1772 m. seguiamo il percorso che traversa verso nord scendendo a Canza (oltre alla strada sterrata c'è anche il sentiero, che naturalmente è preferibile), con percorso vario nel bosco scendiamo mentre ricomincia a piovere... pioggia che ci accompagnerà fino a
Canza.
Tempo per questo giro, circa 6 ore.
Luglio 2020
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