La Cima Strighet è la prima sommità (in compagnia del dirimpettaio Pizzo Castello), che si incontra entrando in Valle Anzasca; nonostante la sua quota non elevata è un bel punto panoramico sulla piana Ossolana e le cime circostanti, il suo accesso è relativamente lungo, in particolare dalla Valle Anzasca.
Questa escursione si svolge (in parte), lungo le sue dorsali nord e nord-ovest con percorso vario e piacevole, in particolare se si trova (come in questa occasione), una giornata molto limpida.
La partenza e l'arrivo di questo giro sono lontane tra loro, e se si giunge in zona in auto, se ne lascia una al parcheggio di Colombetti (Castiglione), e con l'altra si sale da Molini lungo la stretta stradina della Val Segnara, poche possibilità di parcheggio prima del ponte a 545 m. sul torrente (oltre non si può proseguire in auto), si può partire anche da Molini lungo il sentiero che passa dalla Madonna della Gurva; arrivando con una sola auto, si può utilizzare il servizio di autobus che per la Valle Anzasca offre una prima corsa "comoda" di buon ora (link : Autoservizi Comazzi).
Con Andrea, Corrado, Fabrizio e Francesco saliamo lungo il percorso che porta alla dorsale presso l'Alpe Broint (vedi anche : questo giro); seguiamo il sentiero che entra nella Val Segnara, percorso frequentato dagli escursionisti (in particolare stranieri), che fanno la traversata da e per Campello Monti, si raggiunge un bivio (cartelli indicatori del percorso "ufficiale") e si lascia il sentiero principale per
seguire la traccia non segnalata che sale sulla sinistra e porta alle baite dell'Alpe Cresta 743 m. proseguendo si giunge all'esteso alpeggio di Segnara 944 m.
Poco prima di giungere alla baite dell'Alpe Segnara sulla sinistra vicino a un albero sale un sentiero, all'inizio poco visibile che però successivamente diventa più evidente, e si risale il versante con piacevole percorso per poi traversare nel punto più favorevole il Rio Scolatore e si giunge in ambiente aperto all'Alpe Corbazolo (Curbasul) 1265 m. l'alpeggio (l'unico ancora parzialmente
utilizzato su questo versante), è posto in bella posizione panoramica sulla Val Segnara (qui, e anche alla sottostante Alpe Segnara, si può trovare acqua).
Il sentiero prosegue la salita sopra le baite (in qualche tratto diventa meno evidente), e continua verso la dorsale, raggiunta la quale la traccia si perde (per trovare l'inizio del percorso, seguendolo in senso contrario, il riferimento è il "muro" di sassi della foto 19 che bisogna lasciare alcuni metri più in alto). Traversando i prati si giunge all'Alpe Broint (Brent, come è chiamata localmente...) 1494 m. posta sulla dorsale panoramica che sale verso la Cima Strighet.
Si risale la dorsale con percorso libero giungendo presso un tratto più "roccioso" e qui ci sono due possibilità per proseguire, sulla destra (versante Segnara) si trova un sentiero che permette di aggirare la crestina più impegnativo e raggiungere la dorsale erbosa superiore, altrimenti si può proseguire direttamente sulla crestina che presenta alcuni passaggi impegnativi (in salita), dove si sale aggrappandosi ai ciuffi d'erba e ai radi arbusti (sulla Mappa Rabbini, questo tratto è chiamato la Barca... in verità, guardando dalla dorsale di discesa, questa crestina appare
come una sorta di "vela" ma non credo che a quei tempi i curatori del Catasto Rabbini avessero questo tipo di licenze poetiche...).
Giunti sulla sommità di questa crestina intermedia a 1716 m. si scende alla dorsale erbosa successiva che si risale senza problemi fino alla sommità della Cima Strighet 1899 m. notevole il panorama in questa limpida giornata autunnale...
Dopo una sosta proseguiamo per la dorsale che scende verso Pograsso e Colombetti; come per quella seguita in salita, anche per questa dorsale ci sono due possibili percorsi, il primo segue il sentiero che scende traversando lungo il versante sopra Fomarco, altrimenti si può scendere direttamente lungo il filo della dorsale dove si trovano alcuni tratti ripidi, in
entrambi i casi si arriva poco prima di un'ultima sommità sulla quale si vede un grosso ometto (foto 62), qui si trova un sentiero che scende all'Alpe La Rocca 1550 m.
Dalla Rocca si prosegue la discesa lungo il sentiero che porta ai ruderi di Marmazzuolo 1471 m. poco prima si trova un bivio, sulla destra (est) prosegue il sentiero che poi traversa sul versante di Fomarco, continuiamo invece sulla sinistra e dopo Marmazzuolo si scende cercando i tagli e i radi segni di vernice (alcuni tratti di sentiero non sono molto evidenti, e questo sentiero appare poco frequentato...); più in basso si entra nella bella faggeta e aggirando sulla destra un tratto roccioso, si giunge all'Alpe Pograsso 724 m.
Da Pograsso si continua scendendo a Pianezzo 680 m. e poi bisogna perdere quota fin quasi al livello dell'Anza che si supera sul ponte (sempre bello questo tratto), e poi un'ultima risalita porta al villaggio di Colombetti 460 m.
Tempo per questo giro, circa 8 ore incluse le soste; tempo per la salita, circa 4 ore. difficoltà EE (F per la crestina intermedia in salita).
Ottobre 2018
immagini ↑→