Con Fiorenzo saliamo in Valle Strona in località Prelo dove sulla destra prosegue la strada asfaltata per i due paesi di Chesio e Loreglia, ma vogliamo salire a piedi seguendo il percorso che si faceva un tempo lungo la mulattiera, però a Prelo non ci sono parcheggi e allora proseguiamo sulla strada della valle e, dopo il caratteristico ponte ad arco (pedonale) che valica il Torrente Strona, si trova sulla sinistra uno slargo della strada con possibilità di
parcheggio.
(Dopo aver terminato il giro, visto lo stato dei due sentieri che salgono dalla strada di fondovalle, e per il fatto che lo slargo a fianco della strada è usato anche per la movimentazione di un container per i rifiuti solitamente presente in loco, per chi volesse salire a piedi alla fine la cosa migliore è parcheggiare al paese di Strona che è poco lontano dal sentiero percorribile...).
A Prelo dove inizia la strada per i due paesi, sulla sinistra si vede una scalinata in cemento che porta a una Cappella dove si trova un cartello indicatore del percorso (poi si troveranno anche vecchi segni di vernice bianco-rossa), ma ci si
rende subito conto che la vecchia mulattiera è ormai abbandonata (come ci hanno confermato poi a Chesio...), e il procedere è a tratti molto disagevole, perciò questo sentiero non si può consigliare se rimane in queste condizioni... Sono comunque visibili a tratti i resti della mulattiera e verso la fine una ripida scalinata porta al paese di Chesio 672 m.
Chesio si è rivelato uno dei paesi più interessanti della Valle Strona (tenere conto anche del fatto che qui, anche in inverno, il sole arriva presto...); con le sue belle case appartenenti in passato alle famiglie "importanti" della zona, i Gianola ma soprattutto i Cane che, con un sistema di parentele e alleanze matrimoniali, si può dire che avessero il controllo economico della zona (ma i Cane erano presenti ad esempio anche in Valle Anzasca (per le miniere), e in altre zone), questo ha permesso loro di dedicarsi anche alla "beneficenza" a favore della popolazione, ad esempio finanziando la costruzione delle scuole (come si nota dalle targhe commemorative poste a ricordo), una disamina approfondita sulla storia di Loreglia e Chesio, e anche sul modo di vita della popolazione di montagna nei secoli passati, si può leggere a questo : Link.
Oltre alle belle case signorili, da segnalare la Chiesa cinquecentesca di San Rocco con un bel campanile, verso nord dove poi prosegue la strada sterrata per Luzzogno, si trova il "Tempio della Vittoria" l'Oratorio della Madonna delle Grazie detto della Cravetta (qui era presente una Cappella già nel 1700), costruito nel 1919 per commemorare la "vittoria" Italiana nella prima guerra mondiale; la somma raccolta per la realizzazione dell'opera (tramite varie sottoscrizioni), fu di Lire 22.894,79 - vedi anche : Questa Pagina.
Anche qui a Chesio come in altri paesi, sono presenti le caratteristiche case aventi un loggiato con archi e colonne, questa modalità costruttiva aveva in realtà uno scopo "pratico", e cioè ottenere un'area riparata ma allo stesso tempo aperta, così da permettere l'essicazione dei raccolti, comunque anche l'aspetto estetico era considerato, guardando col teleobiettivo oltre le colonne di Casa Gianoli, si può ammirare un soffitto in legno piacevolmente decorato...
Salendo alla "Terrazza" intitolata a Ernesto Cane si può ammirare un bel panorama verso il dirimpettaio paese di Loreglia (qui si trova anche un interessante vecchio cartello del Touring Club che pubblicizza un tipo di benzina usata intorno al 1930...), per andare a Loreglia si può anche passare presso il cimitero di Chesio dove si trova un tratto della Vecchia Strada della Valle Strona che scende alla strada asfaltata, seguendola si giunge all'incrocio presso il ponte sul Rio Bagnone dove si trova anche la vecchia centrale elettrica.
Pochi metri in salita sulla strada asfaltata e si trova sulla sinistra (cartello), l'indicazione per la vecchia mulattiera che porta al paese di Loreglia 723 m. che si raggiunge nei pressi dell'Oratorio della Madonna del Rondone.
Loreglia è sede comunale, qui è interessante la visita alla Chiesa Parrocchiale dedicata a San Gottardo (link a due video su Youtube : video 1 - video 2 riguardanti la cerimonia, che avviene ogni 50 anni, del trasporto delle reliquie del Santo; nella Chiesa oltre ai begli affreschi sono presenti numerosi quadretti di ex-voto devozionali.
Dopo una visita al paese, ritorniamo al bivio presso il Rio Bagnone seguendo la (non lunga...) strada asfaltata che passa dalla piccola frazione di Noseglio, e si risale a Chesio (la strada di accesso al paese si chiama Via Roma Imperiale); durante la salita vediamo passare il mezzo che riporta i bambini a casa dopo la scuola, notiamo ci sono solo tre bambini sul pulmino... anche questo un segno del destino (forse irreversibile), che attende questi paesi.
A Chesio proseguiamo oltre l'Oratorio della Cravetta, dove si trova una interessante fontana scavata nella roccia; in seguito, al bivio con la stradina che
sale alla Loccia, si continua in piano lungo la sterrata che traversa verso Luzzogno e che seguiamo per un tratto fino al punto in cui si possono vedere i paesi di Strona (in basso), e Luzzogno (già visitato in precedenza : link, si può anche proseguire a Luzzogno e poi scendere a
Strona... da Chesio a Luzzogno a piedi, meno di un ora), in questa occasione ritorniamo indietro fino all'inizio del sentiero (foto 86) che scende inizialmente ripido.
Il percorso (non riportato sulle mappe attuali) è stato ripulito in tempi recenti, si trova solo un tratto in cui sono cadute alcune piante, altrimenti il percorso è piacevole e senza problemi; si scende così alla strada della Valle Strona poco più a nord dello slargo/parcheggio, ma come scritto all'inizio, visto che questo è il solo sentiero "agibile" al momento, conviene parcheggiare al paese di Strona.
Tempo per questo giro, circa 5 ore. Difficoltà T/E
Febbraio 2019
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