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Balmaccia, Buculer, Buca della Valle... tra Anzola e Migiandone


 Visita ad alcuni alpeggi situati sulle dorsali che salgono sui fianchi della valletta che separa i territori di Anzola e Migiandone; la parte inferiore del canale (e il rio che vi scorre), sono menzionati sulle mappe con il curioso toponimo di Buca della Valle... (la zona sulla piana Ossolana all'uscita del canale, è chiamata Bocca della Valle...).

 


 Anzola - Cappella di Loreto - Cà da Svong - Balmaccia - Balmaccia di sopra - Buculer - Pianezza Grande - Alpe Crota - valletta del Rio Buca della Valle - Alpe Grefa - Alpe Curtet - (Stalla Portea) - Anzola.

 

 Si parte (con Valerio e Laky), da Anzola d'Ossola seguendo inizialmente il classico percorso che, passando dalla Chiesa della Beata Vergine del Carmine, prosegue poi verso Pianezza Grande (vedi anche questa pagina).

 Superata la Cappelletta della Madonna di Loreto e giunti nella zona di Balmone, bisogna cercare il sentiero riportato sulla mappa IGM (foglio Ornavasso) che traversa in direzione est, la presenza della strada realizzata anni or sono ha reso un po' incerta l'individuazione del sentiero, e infatti in questa occasione abbiamo traversato qualche decina di metri più in alto e poi, giunti sulla dorsalina a monte del primo nucleo di baite, siamo scesi raggiungendolo senza particolari difficoltà...

 L'alpetto posto a 520 m. di quota è chiamato localmente Cà da Svong (non sono certo che il toponimo sia scritto esattamente, a volte non è facile fare la traslazione da quello che si ascolta allo scritto...), dalle "tracce del passato" viste in loco, l'alpeggio è stato probabilmente utilizzato fin verso il 1960.

 Si continua lungo il sentiero (che è chiamato localmente strà di poursc = strada dei porci...), abbastanza ben visibile che traversa in leggera salita (il sentiero è correttamente rappresentato sulla IGM), e si giunge al pianoro panoramico di Balmaccia 573 m. (sulle mappe Balmaccia è invece riportata erroneamente più in alto dove si trova l'Alpe Buculer...).

 Da Balmaccia si sale lungo la dorsalina raggiungendo dopo pochi minuti i ruderi di Balmaccia di sopra ca. 600 m. (questo alpetto non è riportato sulla IGM).

diorite 

 In questa zona si trova un cippo di confine (simile a quelli usati per i confini comunali), realizzato però in cemento e con impressi i classici simboli relativi al lavoro dei minatori (foto 23).

 Si tratta certamente della zona dove in passato era in funzione una importante cava di Diorite, comunemente chiamato anche granito nero, che in natura presenta una superfice grezza e opaca, che man mano che si usura diventa sempre più lucida.

link : Diorite


 Da Balmaccia di sopra continuando la salita del versante si giunge al pianoro dell'Alpe Buculer (Bocolor) ca. 780 m. dove si nota una insolita baita il cui tetto scende fino a toccare il terreno...

 A Buculer arriva un evidente sentiero che traversa dai Casali, e c'è anche la possibilità di traversare verso est a Curtet per un percorso a tratti poco evidente e impegnativo, vedi questa pagina, in questa occasione invece continuiamo a salire il versante seguendo una vaga traccia che in breve porta alla panoramica Croce di Pianezza Grande a 916 m. (chiamata anche Piazza Grande, Piangrande sulla Rabbini...).

 Dopo una breve sosta "panoramica" ammirando il sempre affascinante profilo della cresta dei dirimpettai Corni di Nibbio, dal campo di bocce di Pianezza saliamo lungo la dorsale per poi seguire il sentiero che porta nei pressi dell'Alpe Crota ca. 1000 m. qui si nota una traccia che traversa verso la valle del Rio Buca della Valle, traccia che naturalmente seguiamo.

 Il sentierino è per la gran parte sempre abbastanza evidente, sono comunque presenti segni di vernice arancione e soprattutto tagli che aiutano nell'orientamento nei tratti in cui la traccia diventa incerta, si traversa in discesa con percorso vario e interessante, poi si supera una giavina (con massi scivolosi a causa dell'umidità presente dopo un lungo periodo di pioggia, e anche per il fatto che in questa zona il sole non si vedrà più fino alla primavera successiva...).

 Dopo la giavina si supera il Rio Buca della Valle (in questa occasione con parecchia acqua), si risale il versante opposto e in seguito la traccia diventa gradualmente più larga ed evidente conducendo alle baite inferiori dell'Alpe Grefa 826 m. (con una baita ben visibile da lontano per il suo tetto colorato di blu...).

 Da Grefa si scende lungo la dorsale seguendo il sentiero che porta all'Alpe Curtet 682 m. continuando la discesa sempre sulla dorsale, si passa da un traverso panoramico dove si trova una vecchia "ringhiera" in legno, poi un tratto su roccette attrezzato con un cavo metallico; giunti sulla piana Ossolana si incrocia una stradina sterrata (proveniente da Migiandone), che si segue sulla sinistra (ovest), poi giunti presso l'azienda agricola Portea (alla Bocca della Valle), si continua lungo la tranquilla stradina asfaltata che riporta ad Anzola.

 Tempo per questo giro, circa 6 ore.

   Novembre 2018 - Difficoltà EE

vista verso il Proman e il Lesino...
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ricordo dei minatori...

versante selvatico...

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